Io la difendo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Io la difendo
Brian Donlevy in una scena del film
Titolo originaleA Gentleman After Dark
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1942
Durata74 min
Generedrammatico
RegiaEdwin L. Marin
SoggettoRichard Washburn Child (racconto)
SceneggiaturaPatterson McNut, George Bruce
ProduttoreEdward Small
Casa di produzioneEdward Small Productions
Distribuzione in italianoUnited Artists
FotografiaMilton R. Krasner
MontaggioArthur Roberts
MusicheDimitri Tiomkin
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Io la difendo (A Gentleman After Dark) è un film del 1942 diretto da Edwin L. Marin.

La pellicola, di genere drammatico, è tratta da un racconto di Richard Washburn Child, Il soffio dell'eliotropio (A Whiff of Heliotrope, 1919), già alla base di altri tre film: Eliotropio (Heliotrope, 1920), Eliotropio (Forgotten Faces, 1928) e Forgotten Faces (1936).[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Harry Melton, un ladro di gioielli che usa l'eliotropio come pianta portafortuna, decide di abbandonare il crimine e di intraprendere una vita onesta dopo la nascita di sua figlia Diana. Tuttavia Flo, socia di Harry e madre della bambina, non è d'accordo con la decisione del compagno e perciò si associa con un altro ladro della stessa banda, Eddie, combuttando con lui per far arrestare Harry e toglierselo così di torno. Harry però intuisce che qualcosa non va e nasconde la refurtiva prima di essere perquisito dalla polizia, poi si reca da Eddie e lo uccide per vendetta. A quel punto, mentre si prepara a scappare, capisce che non può portare Diana con sé, allora per il bene della bambina decide di affidarla a Tommy, il poliziotto che voleva arrestarlo, e di costituirsi. Passano gli anni e Diana diventa una ragazza adulta, convinta che suo padre sia Tommy, mentre Harry sconta la sua pena in prigione. Quando Flo viene a sapere che Diana sta per sposare un milionario, si rifà viva per ricattare Tommy, allora Harry evade di prigione per aiutare sua figlia.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Laura, Luisa e Morando Morandini, il Morandini. Dizionario dei film 2001, Zanichelli, 2000, p. 655, ISBN 88-08-03105-5.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema