Congresso internazionale dei matematici

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Foto di gruppo del Congresso ICM del 1932 a Zurigo.

Il Congresso internazionale dei matematici (in inglese International Congress of Mathematicians, in acronimo ICM) è la più importante conferenza internazionale sulla matematica.

Si tiene ogni quattro anni, organizzata dall'Unione matematica internazionale (IMU). Durante il congresso vengono assegnate la medaglia Fields, il premio Nevanlinna, il premio Gauss e la medaglia Chern.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Felix Klein e Georg Cantor avanzarono l'idea di un congresso internazionale dei matematici a partire dal 1890.[1][2] Al Congresso mondiale del 1893 a Chicago, Klein tenne un discorso nel quale pronunciò la chiamata alle armi con la frase "Matematici di tutto il mondo, unitevi!"[2] Il primo Congresso internazionale dei matematici si tenne a Zurigo, nell'agosto del 1897. Tra gli organizzatori vi furono alcuni eminenti matematici, come Luigi Cremona, Felix Klein, Gösta Mittag-Leffler, Andrey Markov e altri. Parteciparono al congresso 208 matematici provenienti da 16 paesi diversi, e tra di essi vi erano 12 matematici russi e 7 statunitensi.[2]

Durante il congresso del 1900 a Parigi, David Hilbert annunciò la sua famosa lista dei 23 problemi matematici irrisolti, conosciuti ora con il nome di problemi di Hilbert.

All'ICM del 1904, tenutosi a Heidelberg, Gyula Kőnig tenne una lezione in cui affermava la falsità della famosa ipotesi del continuo formulata da Georg Cantor. L'annuncio aveva generato notevole clamore, tanto da causare l'annullamento di tutte le sessioni contemporanee per permettere a tutti di seguire l'esposizione. Lo stesso Klein dovette spiegare di persona al granduca di Baden (che era uno dei finanziatori che avevano promosso il congresso) la causa di tanta agitazione fra i matematici[3]. Tuttavia, la dimostrazione di Kőnig si sarebbe rivelata fallace: in seguito, infatti, e in breve tempo, un errore sarebbe stato scovato da Ernst Zermelo.

Durante il congresso del 1912, a Cambridge, Edmund Landau elencò quattro problemi di base riguardanti i numeri primi, in seguito chiamati problemi di Landau. Il congresso del 1924 a Toronto fu organizzato da John Charles Fields, l'iniziatore della medaglia Fields; il programma dei lavori comprendeva anche un'escursione in ferrovia, andata e ritorno, a Vancouver, e un viaggio in traghetto per Victoria. Le prime due medaglie Fields vennero assegnate all'ICM del 1936, tenutosi a Oslo.[3]

Durante i postumi della prima guerra mondiale, a causa dell'insistenza degli Alleati, l'ICM del 1920 (Strasburgo) e l'ICM del 1924 (Toronto) impedì la partecipazione ai matematici dei paesi appartenuti precedentemente agli Imperi centrali. Ciò portò ad una controversia ancora irrisolta sul contare o meno i congressi di Strasburgo e Toronto come veri ed effettivi ICM. All'apertura del congresso del 1932 a Zurigo, Hermann Weyl disse:"Ci troviamo qui in un improbabile e straordinario evento. Per il numero n, corrispondente ai congressi internazionali dei matematici finora aperti, abbiamo la disuguaglianza 7 ≤ n ≤ 9; sfortunatamente i nostri fondamenti assiomatici non sono sufficienti per dare un'affermazione più precisa".[3] Come conseguenza di questa controversia, a partire dal congresso del 1932 di Zurigo, gli ICM non vengono più numerati.[3]

Per l'ICM del 1950 tenutosi a Cambridge, Laurent Schwartz, uno dei vincitori della medaglia Fields di quell'anno, e Jacques Hadamard, entrambi visti dagli Stati Uniti come dei filocomunisti, poterono ottenere il visto degli Stati Uniti soltanto grazie ad un intervento personale del presidente Harry Truman.[4]

La prima donna ad aver tenuto una lezione completa ad un ICM fu Emmy Noether, in occasione del congresso del 1932 a Zurigo.[5] La seconda donna fu, 58 anni dopo, all'ICM del 1990 di Kyoto, Karen Uhlenbeck.[6]

Al congresso del 1998 parteciparono 3.346 matematici. L'American Mathematical Society riferì che più di 4.500 partecipanti presero parte alla conferenza del 2006. Il re di Spagna presiedette la cerimonia di apertura della conferenza del 2006. La conferenza del 2010 si è svolta a Hyderabad, dal 19 al 27 agosto.

Lista dei Congressi[modifica | modifica wikitesto]

Anno Città Paese
2026 Filadelfia Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America
2022 online, Helsinki [7] Bandiera della Finlandia Finlandia
2018 Rio de Janeiro Bandiera del Brasile Brasile
2014 Seul Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud
2010 Hyderabad Bandiera dell'India India
2006 Madrid Bandiera della Spagna Spagna
2002 Pechino Bandiera della Cina Cina
1998 Berlino Bandiera della Germania Germania
1994 Zurigo Bandiera della Svizzera Svizzera
1990 Kyōto Bandiera del Giappone Giappone
1986 Berkeley Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America
1982 (1983) Varsavia Bandiera della Polonia Polonia
1978 Helsinki Bandiera della Finlandia Finlandia
1974 Vancouver Bandiera del Canada Canada
1970 Nizza Bandiera della Francia Francia
1966 Mosca Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
1962 Stoccolma Bandiera della Svezia Svezia
1958 Edimburgo Bandiera del Regno Unito Regno Unito
1954 Amsterdam Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
1950 Cambridge Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti d'America
1936 Oslo Bandiera della Norvegia Norvegia
1932 Zurigo Bandiera della Svizzera Svizzera
1928 Bologna Bandiera dell'Italia Italia
1924 Toronto Bandiera del Canada Canada
1920 Strasburgo Bandiera della Francia Francia
1912 Cambridge Bandiera del Regno Unito Regno Unito
1908 Roma Bandiera dell'Italia Italia
1904 Heidelberg Bandiera della Germania Impero di Germania
1900 Parigi Bandiera della Francia Francia
1897 Zurigo Bandiera della Svizzera Svizzera

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ THE INTERNATIONAL MATHEMATICAL UNION AND THE ICM CONGRESSES. Archiviato il 23 febbraio 2021 in Internet Archive. www.icm2006.org. Accesso effettuato il 23 dicembre 2009.
  2. ^ a b c A. John Coleman. "Mathematics without borders": a book review Archiviato il 16 gennaio 2010 in Internet Archive.. Note CMS, vol 31, no. 3, Aprile 1999, pp. 3-5
  3. ^ a b c d G. Curbera [1]. Newsletter dell'European Mathematical Society, no. 63, Marzo 2007, pp.16-21. Accesso effettuato il 23 dicembre 2009.
  4. ^ Vladimir Maz'ya, Tatyana Shaposhnikova. Jacques Hadamard: a universal mathematician. American Mathematical Society, 1999. ISBN 0-8218-1923-2; p. 271
  5. ^ Guillermo Curbera
  6. ^ Sylvia Wiegand. Report on the Berlin ICM. Archiviato il 12 giugno 2010 in Internet Archive. AWM Newsletter, 28(6), Novembre-Dicembre 1998, pp. 3-8
  7. ^ Inizialmente previsto a San Pietroburgo, Russia. Alcune sessioni tenute in presenza ad Helsinki, Finlandia.

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