Íñigo I Íñiguez Arista

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Inigo Arista)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Íñigo I
Statua d'Íñigo Arista, che si trova nel Parco del Retiro[1], a Madrid (scolpita da J. Oñate, tra il 1750 ed il 1753)
Re di Pamplona
In carica824 - 852
PredecessoreCarica istituita
SuccessoreGarcía I con Jimeno I
Nome completoÍñigo I Íñiguez Arista
Altri titoliconte di Bigorre e di Sobrarbe
Nascita790 circa
Morte852 circa[2]
SepolturaMonastero di Leire
Casa realeÍñiguez
PadreÍñigo Jiménez Arista
ConsorteOnneca Velázquez
FigliGarcía Íñiguez
Galindo Íñiguez
Assona Íñiguez
Nunila Íñiguez
ReligioneCristianesimo

Íñigo Íñiguez Arista (nome usato in spagnolo, Eneko Enekoitz Aritza in basco, Enneco in aragonese, Ènnec in catalano; 790 circa – 852 circa), fu il primo re di Pamplona dall'824 all'852, conte di Bigorre e di Sobrarbe. È considerato il fondatore della dinastia Íñiga, primo re dei Baschi di Navarra[3][4][5].

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Íñigo era figlio di Íñigo Jiménez Arista. Lo storico arabo Ibn Hayyân suggerisce che il padre di Íñigo si chiamasse anche lui Íñigo; altre fonti ipotizzano che fosse figlio di Semen o Jimeno[6], mentre altre ancora ipotizzano che Íñigo Íñiguez e Íñigo Jiménez fossero due persone distinte che si succedettero sul trono di Pamplona († dopo il 790, figlio di Semen che in tarda età, dall'812 all'816, divenne duca di Guascogna) e della moglie Oneca (o forse Leodegundia delle Asturie) che era stata la seconda moglie del capo dei Banu Qasi (Musá ibn Fortún di Tudela, signore con possedimenti nella valle dell'Ebro) ed era rimasta vedova nel 788.
Secondo il codice di Roda[7] era figlio di Jimeno ed era fratello di García II Jiménez[8]; anche En los albores del reino¿dinastía Iñiga?,¿dinastía Jimena? tratta la questione accettando che Íñigo e Garcia furono fratelli[9].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Alla nascita di Íñigo tutto il Paese dei baschi, incluso la zona di Pamplona, era stata invasa dai Franchi, e da loro organizzata come marca di Spagna, da almeno un decennio; infatti la battaglia di Roncisvalle, vinta dai Baschi sulla retroguardia dell'esercito di Carlo Magno, avvenne il 15 agosto 778[10].

Statua di Íñigo I a Pamplona

Alla morte del padre si trovò a essere uno dei nobili più importanti di Pamplona e di tutto il territorio che dalla città arrivava agli alti Pirenei alla valle del fiume Irati.
La madre era la vedova di Musá ibn Fortún di Tudela dei Banu Qasi, signore con possedimenti nella valle dell'Ebro, da cui aveva avuto un figlio, Musa ibn Musa, che succeduto al padre aiutò il fratellastro uterino sia a liberarsi dal giogo dei Franchi[11], sia a difendersi dalle incursioni delle truppe di al-Andalus[12], che secondo lo storico Rafael Altamira, aveva conquistato Saragozza e la valle dell'Ebro[13].

Nel primo decennio del IX secolo Íñigo sposò Onneca Velázquez, figlia di Velasco, nobile di Pamplona, come riportato nel Libro de Regla del Monastero di Leire (non consultato)[14]; il Diccionario de antigüedades del reino de Navarra la cita con il nome di Eximina[15], mentre il codice di Roda non riporta il nome della moglie di Inigo[16].

Ludovico il Pio, nell'812, aveva organizzato una spedizione contro Pamplona, per poterla assoggettare, ma non avendo ottenuto il risultato sperato, prese molti ostaggi (donne e bambini) e, con questa protezione, riattraversò i Pirenei, a Roncisvalle.

Regno di Navarra
Íñiguez

Iñigo I
Figli
Jimeno I
Figli
Garcia I
Figli
Garcia II
Fortunato
Figli
  • Íñigo
  • Aznar
  • Blasco
  • Lupo
  • Oneca
Íñigo II
Figli
  • Toda
  • García
  • Jimeno
  • Fortunato
  • Sancho
Modifica

Dopo questo successo Íñigo ottenne il controllo assoluto di Pamplona.
L'alleanza con i Banu Qasi della valle dell'Ebro, allora fu necessaria per potersi affermare su tutto il territorio che dalla città di Pamplona arrivava agli alti Pirenei alla valle del fiume Irati. Il regno di Pamplona o dei Baschi o di Navarra[17] nacque da un'alleanza tra cristiani e musulmani, che si aiutarono a vicenda, imparentandosi tra loro: l'alleanza tra gli Arista e i Banu Qasi durò circa centocinquant'anni.

Nell'824, come conferma lo storico del IX secolo Eginardo, i Franchi condotti dal duca di Guascogna Aznar I Sánchez organizzarono un'altra spedizione contro Pamplona[18]; anche questa spedizione non produsse il risultato sperato (anche perché Musa ibn Musa dei Banu Qasi, fratellastro di Íñigo e il conte d'Aragona, García Galíndez il Malvagio, corsero in aiuto di Pamplona) e, sulla via del ritorno, l'armata franca fu sconfitta per la seconda volta a Roncisvalle, dove Aznar I di Guascogna fu fatto prigioniero[19].
Dopo questa vittoria Íñigo Arista fu incoronato re di Pamplona; anche Rafael Altamira riporta che Íñigo Arista era a capo di un centro indipendente di resistenza[20].

Íñigo difese Pamplona da un attacco di al-Andalus, nell'843, e durante tale attacco fu ferito assieme al figlio Galindo.

Secondo il Chronicon Fontanellensis Fragmentum, nell'851 Íñigo e il fratello García, citati come duchi di Navarra inviarono a Carlo il Calvo, ambasciatori con doni di pace[21].

Negli ultimi anni di regno fu colpito da paralisi[5], e fu affiancato, oltre che dal fratello, García, anche dal figlio García.

Quando morì nell'852 gli succedette il figlio García[3][4][5], con la co-reggenza prima dello zio García e poi del cugino Íñigo II Garcés.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Inigo e la moglie, Onneca, ebbero quattro figli[14][22]:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Semen di Guascogna Adelrico di Guascogna  
 
 
Garcia I di Guascogna  
Onneca  
 
 
Jimeno I Garcés  
 
 
 
 
 
 
 
Íñigo I Íñiguez Arista  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La statua d'Íñigo Arista, che si trova nel viale dell'Argentina, popolarmente detto Paseo de las estatuas, nel Parco del Retiro di Madrid; è una delle statue di monarchi spagnoli commissionate per la decorazione del Palazzo reale di Madrid durante il regno di Ferdinando VI. L'idea iniziale era di usarle per adornare la cornice del palazzo; scolpite da Giovanni Domenico Olivieri (1706–1762) e Felipe de Castro (1711–1775), non furono mai collocate nelle posizioni per cui erano state scolpite, ma furono piazzate in altri luoghi della città: Plaza de Oriente, parco del Retiro, porta di Toledo. Alcune furono posizionate in altre città.
  2. ^ Lo storico arabo Ibn Hayyân (importante funzionario di Almanzor) riporta che morì nell'anno 237 dell'era musulmana (5 luglio 851/22 giugno 852).
  3. ^ a b (CA) #ES Gran enciclopedia catalana - Ènnec I de Pamplona
  4. ^ a b (ES) #ES La web de las biografias - Íñigo Arista. Rey de Navarra (770-852)
  5. ^ a b c (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Íñigo Arista
  6. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: ORIGINS of KINGS of PAMPLONA - ÍÑIGO [II Iñíguez]
  7. ^ Il codice di Roda, compilato nel X secolo con qualche aggiunta dell'XI secolo, si occupa della storia e delle genealogie del periodo alto-medioevale della zona a cavallo dei Pirenei, quindi soprattutto regno di Navarra e Marca di Spagna.
  8. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 42
  9. ^ (ES) #ES En los albores del reino¿dinastía Iñiga?,¿dinastía Jimena?, pagg. 1 - 4
  10. ^ Secondo la Chanson de Roland Íñigo, bambino, assieme al padre, sarebbe stato presente alla battaglia di Roncisvalle, vinta dai Baschi sulla retroguardia dell'esercito di Carlo Magno, il 15 agosto 778. Era senz'altro un altro Íñigo o una leggenda.
  11. ^ I Franchi controllavano la marca di Spagna, sia direttamente, con l'imperatore Carlo Magno che era già intervenuto nel 778 sia indirettamente con il nuovo re di Aquitania, Ludovico il Pio, che divenuto imperatore, alla morte del padre, nell'814, continuò a intervenire.
  12. ^ Non molti anni prima, nel 781, l'emiro di Cordova ʿAbd al-Raḥmān I ibn Muʿāwiya aveva occupato Pamplona.
  13. ^ Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 482
  14. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of PAMPLONA 822-[905 (IÑIGA DYNASTY) - ÍÑIGO [II] (Iñíguez/Jiménez)]
  15. ^ (LA) #ES Diccionario de antigüedades del reino de Navarra, pag. 259
  16. ^ (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 37
  17. ^ Il regno di Pamplona in breve tempo si allargò su tutta la regione, che a cavallo dei Pirenei, era chiamata Navarra; però i suoi re continuarono a titolarsi ufficialmente, re di Pamplona. Solo nel corso del XII secolo il titolo di re di Navarra si impose definitivamente.
  18. ^ (LA) #ES MGH SS 2: Vita Hludovici imperatoris, Pag 628, item 37
  19. ^ (LA) #ES MGH SS 1: Einhardi Annales, Pag 213, anno 824
  20. ^ Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pag. 478
  21. ^ (LA) #ES Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 7: Chronicon Fontanellensis Fragmentum, Pag 42, anno DCCCI, nota d
  22. ^ (EN) #ES Genealogy: Iberia 6 - King Íñigo Arista of Pamplona
  23. ^ a b c d (LA) #ES Textos navarros del Códice de Roda, pag. 37
  24. ^ (LA) #ES CRONICA DE SAN JUAN DE LA PEÑA, pag. 432

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re di Pamplona Successore
primo re di Navarra 824–852 Jimeno I Garcés e García I
Controllo di autoritàVIAF (EN30857695 · LCCN (ENn81049081 · WorldCat Identities (ENlccn-n81049081