Ingresso libero

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Ingresso libero
album in studio
ArtistaRino Gaetano
Pubblicazioneluglio 1974
Durata30:00
Dischi1
Tracce9
GenerePop
Rock
EtichettaIT
Velocità di rotazione33 giri
FormatiLP
Rino Gaetano - cronologia
Album precedente
Singoli

Ingresso libero è il primo album in studio del cantautore italiano Rino Gaetano, pubblicato nel 1974.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album seguì di un anno la pubblicazione del primo singolo del cantautore, I love you Marianna, inciso con lo pseudonimo di Kammamuri's. È perciò il primo lavoro firmato col suo vero nome. È anche l'unico dei suoi album a non prendere il titolo dalla traccia d'apertura, né da altre.

La copertina originale del disco era apribile e riportava un breve racconto scritto dall'autore, i testi delle canzoni ma non la lista dei musicisti.

I brani[modifica | modifica wikitesto]

  • Tu, forse non essenzialmente tu parla della relazione tra Rino Gaetano e il suo amico Bruno Franceschelli e fu pubblicato anche come singolo.
  • Ad esempio a me piace...il sud fu incisa inizialmente da Nicola Di Bari per Canzonissima.
  • A.D. 4000 d.C. ha un testo nonsense vagamente incentrato sul trascorrere del tempo, a partire dalla datazione ridondante del titolo, contenente sia A.D. (Anno Domini), sia d.C. (dopo Cristo), che hanno ovviamente lo stesso significato.
  • A Khatmandu allude all'uso di droghe leggere.
  • Supponiamo un amore immagina l'intero svolgimento di una relazione sentimentale, fino a prevederne la triste conclusione.
  • E la vecchia salta con l'asta è una favola di ambientazione medievale in cui un cavaliere parte alla ricerca dell'amore vero, non pago di quello «di tre cortigiane» e «del nettare di tre damigiane».
  • Agapito Malteni il ferroviere è liberamente ispirata alla canzone La locomotiva di Francesco Guccini, di cui riprende l'idea di un macchinista che decide di dirottare un treno per protesta: a differenza del brano di Guccini, la storia si interrompe prima che il protagonista attui il suo proposito. La musica riprende il discorso de Il bombarolo di Fabrizio De André.
  • I tuoi occhi sono pieni di sale si compone, eccetto l'introduzione, di strofe tutte simili tra loro: cambiano solamente il soggetto della frase del titolo ("occhi", "bocca", "corpo" e "mente"), e il verbo che conclude ciascuna strofa: «...di quel sale che a pensarci ti vien voglia di guardare/baciare/sognare/pensare».
  • L'operaio della FIAT «la 1100» richiama le vicende dell'autunno caldo del 1969-70 e racconta di un dipendente dell'azienda torinese il quale, pronto per un fine settimana di svago, trova la sua autovettura Fiat 1100 bruciata da ignoti.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Rino Gaetano.

Lato A
  1. Tu, forse non essenzialmente tu – 3:35
  2. Ad esempio a me piace ...il sud – 4:12
  3. A.D. 4000 d.C. – 3:40
  4. A Khatmandu – 2:52
Lato B
  1. Supponiamo un amore – 3:40
  2. E la vecchia salta con l'asta – 3:31
  3. Agapito Malteni il ferroviere – 2:49
  4. I tuoi occhi sono pieni di sale – 2:52
  5. L'operaio della FIAT «la 1100» – 2:49

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