İlqar Mirzəyev

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İlqar Mirzəyev
NascitaGardabani, 8 maggio 1973
MorteDistretto di Tovuz, 14 luglio 2020
Luogo di sepolturaSecondo vicolo d'onore, Baku
EtniaAzero
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian
Forza armataForze terrestri azere
Corpo3º Corpo d'Armata
SpecialitàCapo dell'Artiglieria
Anni di servizio1995 – 2020
GuerreGuerra dei quattro giorni
Scontri armeno-azerbaigiano del luglio 2020
DecorazioniEroe nazionale dell'Azerbaigian
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İlqar Mirzəyev (Gardabani, 8 maggio 1973[1]Distretto di Tovuz, 14 luglio 2020) è stato un militare azero.

Colonnello in servizio nelle forze armate dell'Azerbaigian, ha preso parte alla guerra dei quattro giorni in Nagorno Karabakh. Ha ricevuto il titolo di Eroe nazionale dell'Azerbaigian dopo la sua morte, avvenuta durante gli scontri armeno-azeri del luglio 2020.

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

İlqar Mirzəyev nacque l'8 maggio 1973 a Gardabani, RSS Georgiana, che a quel tempo faceva parte dell'Unione Sovietica[1]. Venne ammesso alla scuola secondaria di Gardabani nel 1980 e si laureò nel 1990. Mirzəyev fu poi ammesso all'Accademia militare superiore dell'Azerbaigian nel 1991, laureandosi 1995.[2]

Servizio militare[modifica | modifica wikitesto]

İlqar Mirzəyev entrò nelle forze armate dell'Azerbaigian nel 1995 con il grado di tenente, prestando servizio negli anni successivi a Baku, Gəncə, Naxçıvan, Beyləqan, Goranboy e Şəmkir. Nel 2016 partecipò in prima linea alla guerra dei quattro giorni in Nagorno Karabakh. Promosso al grado di colonnello nel 2018,[3] il 23 febbraio 2019 fu nominato comandante di artiglieria del 3º Corpo d'Armata.[3]

Mirzəyev prese parte agli scontri di confine tra Armenia e Azerbaigian nel luglio 2020 e fu ucciso il 14 luglio 2020, nel territorio del distretto di Tovuz.[4] Venne sepolto il 15 luglio a Baku, insieme a Polad Həşimov.[5] Al funerale parteciparono tra gli altri il ministro della difesa dell'Azerbaigian Zakir Hasanov, il capo di stato maggiore Najmaddin Sadigov e il sindaco di Baku, Eldar Azizov.[6]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

İlqar Mirzəyev era sposato e aveva un figlio e una figlia.[3] Il 17 luglio il presidente dell'Azerbaigian, İlham Əliyev, ha donato un appartamento alla famiglia di Mirzəyev.[7]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Nazir müavini: General-mayor Polad Həşimov həlak olub (yenilənib), su Meydan TV, 14 luglio 2020. URL consultato il 19 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2020).
  2. ^ (EN) The personal belongings of the martyred colonel Ilgar Mirzayev were presented to the History Museum, su Agenzia di stampa statale dell'Azerbaigian, 14 ottobre 2020. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2020).
  3. ^ a b c d e (EN) İlqar Anzor Oğlu Mirzəyev [Ilqar Anzor oglu Mirzayev], su Qehremen.az, 11 novembre 2020. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2021).
  4. ^ (EN) Azerbaijan's MoD: Fierce fighting in the direction of Tovuz region is continuing, su Azeri Press Agency, 14 luglio 2020. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2020).
  5. ^ (AZ) General Polad Həşimov və polkovnik İlqar Mirzəyev II Fəxri Xiyabanda dəfn olunub [General Polad Hashimov and Colonel Ilgar Mirzayev were buried in the 2nd Alley of Honors], su ONA News Agency, Azeri Press Agency, 15 luglio 2020. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2020).
  6. ^ (EN) A farewell ceremony was held with our martyred officers VIDEO, su Azerbaijan State News Agency, 15 luglio 2020. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2020).
  7. ^ (EN) Azerbaijani President presents apartments to families of the martyr General Polad Hashimov and martyr Colonel Ilgar Mirzayev, su Ann.az, 17 luglio 2020. URL consultato il 22 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2021).
  8. ^ (EN) Polad Hashiomov, Ilgar Mirzayev and Ibad Huseynov named National Hero of Azerbaijan, su Azeri Press Agency, 9 dicembre 2020. URL consultato il 9 dicembre 2020 (archiviato il 9 dicembre 2020).