Ileo biliare

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L'ileo biliare è un'ostruzione meccanica del tratto digerente, da parte di un calcolo biliare che normalmente si inserisce nella valvola ileocecale.

Descritto per la prima volta da Bartolini nel 1654, l'ileo biliare è una forma rara di ostruzione dell'intestino tenue. La pietra calcarea entra nell'intestino attraverso una fistola colecisto-enterica (solitamente bilico-duodenale). Si ritiene che la presenza di grosse pietre di diametro> 2,5 cm all'interno della cistifellea predisponga alla formazione di fistole mediante erosione graduale del fondo della stessa.[1]

Tale ileo meccanico è causato da un grosso calcolo colecistico, passato in intestino attraverso una fistola colecistico-enterica, formatasi per erosione da parte del calcolo stesso.

L'ileo biliare è più comune negli anziani, superati i 70 anni.

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

Si individua aria nell'albero biliare (pneumobilia o aerobilia), ostruzione completa o parziale dell'intestino, calcoli biliari ectopici: è la cosiddetta triade di Rigler.

Nella maggior parte dei pazienti il calcolo colecistico passa nell'intestino senza causare ileo ostruttivo, ma il rischio aumenta con calcoli di diametro maggiore di 2,5 cm. Il punto di ostruzione generalmente è la valvola ileociecale (76%), seguono il duodeno (21%) e il colon sigmoideo (2%). L'ostruzione si verifica più comunemente vicino all'ileo distale, entro 60 cm prossimalmente alla valvola ileo-cecale.[2]

La fistola è più spesso colecisto-duodenale o colecisto-colica, ma può essere anche colecisto-gastrica. In causa son chiamate anche la diverticolosi e le anastomosi chirurgiche.
La sindrome di Bouveret è dovuta all'occlusione da parte del calcolo colecistico a livello pilorico o del bulbo duodenale.

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Si esegue una laparotomia precoce con enterolitotomia. Successivamente, quando il soggetto è più stabile, si può eseguire una colecistectomia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Zeman RK. Cholelithiasis and cholecystitis. Textbook of Gastrointestinal Radiology, WB Saunders 2000:1335-1336.
  • Lobo DN, Jobling JC, Balfour TW. Gallstone ileus: diagnostic pitfalls and therapeutic successes. J Clin Gastroenterol 2000; 30:72-76.
  • Day EA, Mark C. Gallstone ileus: a review of the literature and presentation of 34 new cases. Am J Surg 1975; 129:552-558.
  • Delabrousse E, Bartholomot B, Sohm O, Gallstone ileus: CT findings. Eur Radiol 2000; 10:938-940.
  • Loren I, Lasson A, Nilsson A, et al. Gallstone ileus demonstrated by CT. J Comput Assist Tomogr 1994; 18:262-265.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Longo, DL; Fauci, AS; Kasper, DL; Hauser, SL; Jameson, JL; Loscalzo, J (2015). Harrison's Principles of Internal Medicine (19 ed.). New York: McGraw-Hill. pp. 2081–2082..
  2. ^ Gaillard, Frank. "Gallstone Ileus". Radiopaedia. Retrieved 17 December 2013., su radiopaedia.org.
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