Il tempo si è fermato (film 1958)

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Il tempo si è fermato
Una scena del film
Titolo originaleIl tempo si è fermato
Paese di produzioneItalia
Anno1958
Durata83 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 2,35:1
Generecommedia
RegiaErmanno Olmi
SoggettoErmanno Olmi
SceneggiaturaErmanno Olmi
Casa di produzioneSezione cinema Edisonvolta
Distribuzione in italianoLux Film
FotografiaCarlo Bellero
MontaggioCarla Colombo
MusichePier Emilio Bassi
Interpreti e personaggi
  • Natale Rossi: Natale
  • Roberto Seveso: Roberto Seveso
  • Paolo Quadrubbi: Salvetti

Il tempo si è fermato è un film del 1958 scritto e diretto da Ermanno Olmi.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Roberto Seveso, un giovane studente universitario, trova lavoro come guardiano invernale di una diga nei pressi del monte Adamello, in sostituzione di Pedranzini, un operaio rimasto a casa perché la moglie ha partorito.

Nella baracca, immersa nel silenzio e nell'isolamento della montagna, il giovane dovrà convivere con un collega anziano, un taciturno padre di famiglia di nome Natale. La iniziale reciproca diffidenza si trasformerà col tempo in simpatia reciproca.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Concepito come documentario per l'Edison-Volta, crebbe tra le mani del giovane Olmi, divenendo il suo primo lungometraggio, girato con attori non professionisti e con suono in presa diretta[1] in piena aderenza ai canoni del neorealismo[2].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Il giovane protagonista del film, Roberto Seveso, sarà poi aiuto-operatore e operatore di Olmi rispettivamente nel cortometraggio "Il grande paese d'acciaio" del 1960 e nel lungometraggio I fidanzati del 1963.

Ermanno Olmi aveva lavorato come fattorino alla Edison-Volta, per mantenersi agli studi quando frequentava l'Accademia di Arte Drammatica a Milano. Successivamente realizzò per la stessa azienda una serie di documentari.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il Morandini commenta: «Racconto di comportamenti più e prima ancora che di psicologie, non fa concessioni allo spettacolo o al romanzo: nessun incidente, nemmeno una piccola slavina, tutto concentrato sui gesti, gli oggetti, i piccoli particolari quotidiani con un filo di bonaria ironia. Una piccola musica, un film di grazia»[1].

Per Il Mereghetti: «Il rigore stilistico e la partecipe aderenza agli eventi sono alla base di un'intensa ed emozionante parabola sul rapporto fra gli uomini e la natura, sul valore di un mondo impermeabile ai sussulti della modernità»[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Laura, Luisa e Morando Morandini, Il Morandini: dizionario dei film 2001, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 1323. ISBN 88-08-03105-5.
  2. ^ a b Paolo Mereghetti, Il Mereghetti: dizionario dei film 2004, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2003, p. 2320. ISBN 88-8490-419-6.

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