Il pupazzo di neve (libro)
Il pupazzo di neve | |
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fumetto | |
Titolo orig. | The Snowman |
Lingua orig. | inglese |
Paese | Regno Unito |
Autore | Raymond Briggs |
Il pupazzo di neve (The Snowman) è un libro illustrato per bambini dell'autore inglese Raymond Briggs del 1978. Manca completamente di parole, e le illustrazioni (ripartite in vignette che scandiscono la narrazione come in un romanzo grafico) sono state realizzate esclusivamente con matite colorate.[1]
Storia editoriale
[modifica | modifica wikitesto]Il libro fu pubblicato dalla Hamish Hamilton nel Regno Unito, e dalla Random House negli Stati Uniti nel novembre dello stesso anno 1978. Vinse diversi premi e fu adattato in un film televisivo d'animazione nel 1982. In Italia è stato pubblicato a partire dal 1979 dalle Edizioni Elle di Trieste, e nel 2019 è stato riedito dalla Rizzoli.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]In un nevoso giorno d'inverno, un ragazzino costruisce un pupazzo di neve che si anima allo scoccare della mezzanotte. Esso e il ragazzo si mettono a giocare in casa con elettrodomestici, giocattoli e altre cianfrusaglie, evitando però di fare troppo rumore per non svegliare i genitori.
Dopo aver giocato con le luci dell'auto di famiglia, il ragazzo prepara uno spuntino che i due mangiano al lume di candela. Il pupazzo porta il suo creatore all'aperto e con lui vola sopra le South Downs per andare a vedere l'alba dal molo grande di Brighton prima di tornare a casa. La mattina il ragazzo, quando si sveglia, scopre che il pupazzo non c'è più.
In un'intervista del 2012 a Radio Times, Briggs dichiarò "Non faccio happy endings. Realizzo ciò che mi sembra naturale ed inevitabile. Il pupazzo di neve si scioglie, i miei genitori sono morti, gli animali muoiono, i fiori muoiono. Succede per tutto. Non si tratta di una cosa particolarmente cupa. È un fatto della vita." Egli rigetta l'idea che si tratti di un libro natalizio, facendo presente che è stato soltanto l'adattamento animato a introdurre questo elemento.[2]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel Regno Unito, fu in concorso per la Kate Greenaway Medal della Library Association, che premia il miglior libro illustrato per bambini dell'anno realizzato da un autore britannico.[3] Negli Stati Uniti fu nella lista dei candidati al Lewis Carroll Shelf Award del 1979.
Opere derivate
[modifica | modifica wikitesto]Il libro fu adattato nel 1982 in un cortometraggio animato, che nel Regno Unito fu trasmesso da Channel 4 il 26 dicembre. Il pupazzo di neve fu candidato per l'Oscar al miglior cortometraggio d'animazione ed è divenuto nei paesi anglofoni un evento festivo annuale, ispirando vari spin-off come un concerto, uno spettacolo teatrale,[4] il videogioco The Snowman e il seguito animato The Snowman and the Snowdog.[5]
Edizioni italiane
[modifica | modifica wikitesto]- Raymond Briggs, Il pupazzo di neve, Trieste, Edizioni Elle, 1979.
- Raymond Briggs, Il pupazzo di neve, Milano, Euroclub, 1993.
- Raymond Briggs, Il pupazzo di neve, San Dorligo della Valle, Edizioni EL, 2001, ISBN 88-477-0792-7.
- Raymond Briggs, Il pupazzo di neve, San Dorligo della Valle, Edizioni EL, 2002, ISBN 978-88-477-0989-8.
- Raymond Briggs, Il pupazzo di neve, San Dorligo della Valle, Edizioni EL, 2003, ISBN 88-477-1217-3.
- Raymond Briggs, Il pupazzo di neve, Milano, Rizzoli, 2019, ISBN 978-88-17-14315-8.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Why I'd like to be a proper author: Strip cartoons are a botheration for Raymond Briggs, in The Guardian, 1º novembre 2002. URL consultato il 21 luglio 2020.
- ^ (EN) Snowman creator Raymond Briggs – grumpy old man or great big softie?, su Radio Times, 24 dicembre 2012. URL consultato il 21 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2017).
- ^ (EN) Kate Greenaway Medal, su Curriculum Lab. Elihu Burritt Library. Central Connecticut State University. URL consultato il 18 luglio 2012.
- ^ (EN) The Snowman @ The Lowry. News and Reviews, su City Life.
- ^ (EN) The Snowman and The Snowdog animator revisits classic, su BBC News, 24 dicembre 2012. URL consultato il 21 luglio 2020.