Il naufragio del Titan
Il naufragio del Titan | |
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Titolo originale | Futility |
Altri titoli | Futility, or The Wreck of the Titan |
Morgan Robertson, autore del libro | |
Autore | Morgan Robertson |
1ª ed. originale | 1898 |
1ª ed. italiana | 2013 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | drammatico |
Lingua originale | inglese |
Il naufragio del Titan (nell'originale in inglese della prima edizione, Futility, rinominato Futility, or The Wreck of the Titan nel 1912) è una novella del 1898 di Morgan Robertson. Il racconto, che narra le vicende di un transatlantico di grosse dimensioni che si scontra con un iceberg e si inabissa nell'oceano Atlantico, sembra profetizzare il naufragio del Titanic, avvenuto quattordici anni dopo la pubblicazione del libro.[1]
Trama[modifica | modifica wikitesto]
John Rowland è un ex ufficiale della Marina degli Stati Uniti d'America, alcolizzato e caduto in disgrazia, che lavora come marinaio sul Titan. In una notte di aprile la nave colpisce un iceberg e naufraga. Dopo essere salito sull'iceberg insieme a una ragazza e dopo aver superato una serie di avventure, fra le quali un combattimento con un orso polare, Rowland ritrova una lancia di salvataggio e viene tratto in salvo da una nave. In seguito, il protagonista supera la sua dipendenza dagli alcolici, trova un lavoro e riacquista una posizione sociale dignitosa.[2]
Similitudini con il Titanic[modifica | modifica wikitesto]
Benché il romanzo sia stato pubblicato nel 1898 ci sono diverse analogie fra il racconto e il naufragio del Titanic, avvenuto nel 1912:[3][4]
- entrambe le navi erano a tripla elica e avevano due alberi;
- entrambe erano definite "inaffondabili";
- avevano dimensioni simili (244 metri di lunghezza per il Titan, 269 per il Titanic);
- viaggiavano a velocità simili (25 nodi il Titan, 22 nodi e mezzo il Titanic);
- entrambe avevano un numero di lance insufficiente per tutti i passeggeri;
- entrambe partirono ad aprile;
- entrambe percorrevano la rotta che congiunge il Regno Unito con New York;
- entrambe colpirono un iceberg sul lato di dritta;
- entrambe le navi naufragarono a circa 400 miglia da Terranova;
- entrambe portarono alla morte migliaia di persone.
- Il nome era simile (Titan-Titanic)
Dopo il naufragio del Titanic[modifica | modifica wikitesto]
A seguito del naufragio del 1912 il libro venne nuovamente pubblicato.[5] Robertson, nella nuova edizione, modificò alcune caratteristiche del Titan per avvicinarle a quelle del Titanic: aumentò il dislocamento da 45.000 a 70.000 tonnellate, la potenza da 40.000 a 75.000 cavalli vapore e cambiò il titolo del libro da Futility a Futility, or The Wreck of the Titan.[6] Tuttavia, a differenza del Titanic, il Titan montava anche la propulsione a vela, particolare sostanzialmente già abbandonato dai piroscafi dell'epoca.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Prieur, p. 133.
- ^ The Wreck of the Titan or Futility by Morgan Robertson, su titanic-titanic.com. URL consultato il 17 aprile 2015 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2013).
- ^ The Titanic - Futility, su historyonthenet.com. URL consultato il 17 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2012).
- ^ Titanic Premonitions, su titanic-titanic.com. URL consultato il 18 aprile 2015 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2011).
- ^ Chirnside, p. 297.
- ^ Futility, or The Wreck of the Titan, by Morgan Robertson, 1912, su liverpoolmuseums.org.uk. URL consultato il 18 aprile 2015.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Mark Chirnside, The Olympic-class ships: «Olympic», «Titanic», «Britannic», Tempus, 2004, ISBN 978-0752428680.
- Massimo Polidoro, Titanic. Un viaggio che non dimenticherete, Piemme, 2012, ISBN 9788856624601.
- Jean Prieur, La premonizione e il nostro destino. Avvertimenti e presagi che possono cambiare la vita, Edizioni Mediterranee, 2001, ISBN 9788827213803.