Il mostro è in tavola... barone Frankenstein
Il mostro è in tavola... barone Frankenstein | |
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Titolo originale | Flesh for Frankenstein |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America, Italia, Francia |
Anno | 1973 |
Durata | 94 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | orrore, fantascienza |
Regia | Paul Morrissey, Andy Warhol (solo versione USA), Antonio Margheriti (solo versione europea; come Anthony M. Dawson) |
Soggetto | Mary Shelley (dal romanzo Frankenstein, o il moderno Prometeo) |
Sceneggiatura | Tonino Guerra (non accreditato), Pat Hackett (non accreditato) |
Produttore | Andy Warhol, Carlo Ponti e altri |
Casa di produzione | Carlo Ponti Cinematografica e altre |
Fotografia | Luigi Kuveiller |
Montaggio | Jed Johnson, Franca Silvi |
Musiche | Claudio Gizzi |
Scenografia | Enrico Job |
Trucco | Mario Di Salvio, Paolo Franceschi, Antonio Margheriti |
Interpreti e personaggi | |
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Il mostro è in tavola... barone Frankenstein (Flesh for Frankenstein) è un film del 1973 diretto da Paul Morrissey e Andy Warhol.
La pellicola è liberamente tratta dal romanzo di Mary Shelley Frankenstein, o il moderno Prometeo del 1818. Il film è una coproduzione italo-franco-statunitense e tra i produttori annovera, oltre all'italiano Carlo Ponti, lo stesso Warhol, tanto che venne distribuito negli Stati Uniti col titolo Andy Warhol's Frankenstein, dove fu proiettato in anteprima in Space-Vision 3D.
Insieme a Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!! (1974) il film compone un dittico horror fantascientifico della squadra di Andy Warhol.[1]
La paternità della regia dei due film è da attribuirsi a Paul Morrissey con spunti creativi forniti da Andy Warhol, il quale è accreditato come co-regista nella versione americana; tuttavia al suo posto nella versione europea come co-regista venne accreditato Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti), che in realtà si limitò a fornire un apporto tecnico e a girare soprattutto alcune scene in 3D.[2]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]In vena di esperimenti, il barone Frankenstein, serbo nazionalista col vizio dell'incesto e della necrofilia, tenta di creare la razza perfetta accoppiando due cadaveri, rattoppati con ago e filo e portati a nuova vita grazie a macabri esperimenti di laboratorio tenuti accuratamente nascosti. Ma la morte, espedienti scientifici o meno, è sempre dietro l'angolo.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Carlo Ponti, che aveva prodotto in precedenza quattro film di Antonio Margheriti, chiamò il regista italiano in aiuto alla produzione di due film che aveva in corso con Andy Warhol e Paul Morrissey come regista. L'apporto tecnico di Margheriti si limitò all'aspetto tecnico, in particolare dirigendo le riprese di alcune scene in tridimensionale Space-Vision (un nuovo sistema ottico a lenti polarizzate) e le sequenze aggiuntive dei due bambini "Sistole" e "Diastole" usate come collante alle altre scene. Nella versione per la distribuzione europea, per ragioni commerciali, venne tuttavia indicato come co-regista Margheriti (con il suo consueto pseudonimo di Anthony M. Dawson) al posto di Warhol dalla società di distribuzione, attribuzione che fu oggetto di un contenzioso legale.[2]
Benché fosse stato scritturato come sceneggiatore l'italiano Tonino Guerra, celebre per Amarcord di Fellini e Blow-Up di Antonioni, il film era privo di una vera e propria sceneggiatura, con un canovaccio di poche pagine su cui improvvisavano di giorno in giorno gli attori.[2]
Le scenografie e i costumi sono di Enrico Job. La fotografia in 3D è firmata da Luigi Kuveiller, direttore di classici come A ciascuno il suo e Profondo rosso.[1]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]«Il Mostro è in tavola... Barone Frankenstein si avvaleva del contributo alla sceneggiatura di Tonino Guerra e presentava un Frankenstein assetato di potere. Ne risulta un film cinico, senza lieto fine, dove non c'è personaggio che non sia oscurato dalla morbosità: la moglie è ninfomane, i figli dei sadici guardoni, il suo aiutante Otto un maniaco sessuale...»
«Insieme a Dracula cerca sangue di vergine e ... morì di sete!, il film compone il diseguale e discutibile dittico fantaorririfico dell'équipe di Andy Warhol, a metà strada tra cinema d'autore e cinema di genere, tra parodia dissacratoria e metafora contestatrice, tra favola grandguignolesca e satira provocatoria.
Ampiamente sforbiciata del censore, l'edizione italiana (che nel manifesto originale storpia il nome del protagonista in "Frankstein") - contrariamente a quelle straniere - attribuisce la regia ad Antonio Margheriti, indica Paul Morissey come autore del soggetto e coinvolge nella sceneggiatura Tonino Guerra.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, in Fantafilm. URL consultato il 22 aprile 2014.
- ^ a b c Edoardo Margheriti, Il Mostro è in tavola... Barone Frankenstein, su antoniomargheriti.com. URL consultato il 22 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014).
- ^ Fabio Giovannini, Danze macabre. Il cinema di Antonio Margheriti, Grande enciclopedia del cinema di Profondo Rosso; Vol. 6 di Il cinema gotico e fantastico italiano, Mondo Ignoto, 2004, ISBN 88-89084-22-7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti utilizzate
- Edoardo Margheriti, Il Mostro è in tavola... Barone Frankenstein, su antoniomargheriti.com. URL consultato il 22 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014). (sito ufficiale dedicato al regista Antonio Margheriti)
- Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, in Fantafilm. URL consultato il 22 aprile 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikiquote contiene citazioni di o su Il mostro è in tavola... barone Frankenstein
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Andy Warhol's Frankenstein, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su FilmAffinity.
- (EN) Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Il mostro è in tavola... barone Frankenstein, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.