Il mondo che verrà (film 2020)

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Il mondo che verrà
Katherine Waterston e Vanessa Kirby in una scena del film
Titolo originaleThe World to Come
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2020
Durata98 min
Rapporto1,66:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaMona Fastvold
Soggettodal racconto di Jim Shepard
SceneggiaturaRon Hansen, Jim Shepard
ProduttoreCasey Affleck, Whitaker Lader, Pamela Koffler, David Hinojosa, Margarethe Baillou
Produttore esecutivoChristine Vachon, Peter Touche, Jamie Jessop, Andrew Morrison, Carole Baraton, Yohann Comte, Pierre Mazars, Ilya Stewart, Murad Osmann, Pavel Buria
Casa di produzioneKiller Films, Sea Change Media, M.Y.R.A. Entertainment, Yellow Bear Films, Hype Film, Ingenious Media
Distribuzione in italianoSony Pictures Entertainment
FotografiaAndré Chemetoff
MontaggioDávid Jancsó
MusicheDaniel Blumberg
ScenografiaJean-Vincent Puzos
CostumiLuminița Lungu
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il mondo che verrà[1] (The World to Come) è un film del 2020 diretto da Mona Fastvold.

Il soggetto è tratto dal racconto Il mondo che verrà (2017) di Jim Shepard, anche co-sceneggiatore assieme a Ron Hansen.

Con protagoniste Katherine Waterston e Vanessa Kirby, è stato presentato in concorso alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1856 nella contea di Schoharie, Abigail si appresta a iniziare un nuovo anno nella fattoria in cui vive con il marito Dyer. Mentre riflette sull’anno che verrà, sfogliando le annotazioni del suo diario, si percepisce il forte contrasto tra il comportamento pacato e stoico della donna e le complesse emozioni che affiorano dalle pagine.

All’arrivo della primavera, Abigail incontra Tallie, donna estroversa di straordinaria bellezza, appena trasferitasi con il marito Finney in una fattoria nelle vicinanze. Le due provano a stringere una relazione, riempendo un vuoto nelle loro vite di cui non conoscevano l’esistenza.

Il film segue, pagina dopo pagina, al ritmo di una confessione dopo l’altra scritta su carta è narrata su schermo, il crescere di sentimenti liberatori, sempre più intensi e inattesi che uniscono Abigail a Tallie al punto da rendere l’esistenza dei rispettivi mariti una presenza ostacolante, chi attivamente come Finney, marito di Tallie, burbero e accecato dai precetti contenuti nella Bibbia e chi più passivamente come Dyer, marito di Abigail che arriverà ad accompagnare la moglie quando Tallie e Finney si trasferiranno da tutt’altra parte, nei pressi di Syracuse.

La consapevolezza dell’amore di Abigail per Tallie, diventa sempre più forte e fuorviante nei momenti di lontananza tra le due donne, quando Abigail non riesce a capire che fine abbia fatto Tallie, dove sia andata trovando nella sua precedente casa un fazzoletto sporco di sangue che induce Abigail a coinvolgere anche lo sceriffo. Successivamente, riceve una lettera proprio da Tallie che la mette al corrente di quanto le è successo, confessandole pensieri e sentimenti che il tempo e la distanza non le ha dato modo di confessare ad Abigail.

Il ricongiungimento avviene ma per Abigail è troppo tardi; quando riesce ad arrivare da Tallie, dopo tre giorni di viaggio, trova davanti a casa Finney, alienato e Tallie, già morta per le conseguenze di una malattia non curata.

Affranta dall’amore perduto, in un ultimo dialogo tra Abigail e Dyer, lui le ricorda che “l’immaginazione può sempre essere coltivata”.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato in anteprima il 6 settembre 2020 in concorso alla 77ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[2][3] Il 17 settembre, Bleecker Street ne ha acquisito i diritti di distribuzione statunitensi:[4] il film ha avuto una distribuzione limitata nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 7 febbraio 2021.

In Italia il film è stato distribuito nel maggio 2021 in streaming su piattaforme quali Chili, TIMvision, Sky Primafila e Google Play.[1][5][6][7][8]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Per Paolo Mereghetti del Corriere della Sera: «il film conserva per buona parte la delicatezza di un sentimento di fronte al quale le due donne non sanno bene come reagire: la regia cerca nei volti quello che le parole non riescono a esprimere (nonostante un'invadente voce fuori campo che ci racconta il diario di Abigail) e le due attrici assecondano con bravura la messa in scena della Fastvold, salvo poi ridurre i due mariti a simboli (l'impotente silenzio di uno, il rabbioso puritanesimo dell'altro) e cedere alla fine a quelle scene di sesso che sembrano fatte solo per solleticare il voyeurismo di un certo tipo di pubblico.»[9]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Il Mondo che Verrà | Arriva in streaming il film con Vanessa Kirby e Casey Affleck, su The Hot Corn Italia, Chili SpA, 6 giugno 2021. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  2. ^ a b c (EN) Zack Sharf, Venice Film Festival 2020 Full Lineup: Luca Guadagnino, Chloe Zhao, Gia Coppola, and More, su IndieWire, Penske Business Media, LLC., 28 luglio 2020. URL consultato il 28 luglio 2020.
  3. ^ The World to Come, su Biennale Cinema 2020, Biennale di Venezia. URL consultato il 7 settembre 2020.
  4. ^ (EN) Elsa Keslassy, Bleecker Street Nabs Venice Breakout ‘The World to Come’ (EXCLUSIVE), in Variety, Penske Business Media, LLC., 17 settembre 2020. URL consultato il 17 settembre 2020.
  5. ^ Il mondo che verrà, su Chili. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  6. ^ Il mondo che verrà, su TIMvision, TIM. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  7. ^ Il mondo che verrà, su Sky, Sky. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  8. ^ Il mondo che verrà, su Google Play, Google. URL consultato il 10 ottobre 2021.
  9. ^ Paolo Mereghetti, «L'America di frontiera nel western al femminile di Mona Fastvold» (voto 6,5), in Corriere della Sera, RCS MediaGroup, 6 settembre 2020. URL consultato il 7 settembre 2020.
  10. ^ 14° Queer Lion Award a “The World to Come” di Mona Fastvold, su Queer Lion. URL consultato l'11 settembre 2020.
  11. ^ Premi collaterali della 77ª Mostra, su Biennale Cinema 2020, Biennale di Venezia, 11 settembre 2020. URL consultato il 13 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]