Il leone africano
Il leone africano | |
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Titolo originale | The African Lion |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1955 |
Durata | 75 min |
Genere | documentario |
Regia | James Algar |
Sceneggiatura | James Algar, Winston Hibler, Ted Sears, Jack Moffitt |
Produttore | Ben Sharpsteen |
Casa di produzione | Walt Disney Productions |
Fotografia | Alfred G. Milotte, Elma Milotte |
Montaggio | Norman R. Palmer |
Effetti speciali | Ub Iwerks |
Musiche | Paul J. Smith |
Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Il leone africano (The African Lion) è un documentario del 1955 diretto da James Algar, terzo lungometraggio della serie La natura e le sue meraviglie prodotta dalla Walt Disney Productions.
Nel 1956 ha vinto l'Orso d'argento nella sezione documentari e la Grande targa d'argento del pubblico alla 6ª edizione del Festival di Berlino.[1]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Filmato nell'arco di tre anni in Uganda e nella pianura del Serengeti, tra Kenya e Tanzania,[2][3] il documentario segue la vita di un gruppo di leoni nella complessità dell'ecosistema africano, dalla nascita dei cuccioli agli sforzi della leonessa per procurarsi il cibo, oltre a ritrarre le attività di altri animali come ghepardi, sciacalli, iene, rinoceronti e avvoltoi.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il documentario è stato proiettato per la prima volta negli Stati Uniti il 14 settembre 1955,[4] preceduto dal cortometraggio animato del 1946 Pierino e il lupo.[3]
Nel 2006 è stato distribuito in DVD, con gli altri documentari della serie La natura e le sue meraviglie, come parte della Walt Disney Legacy Collection.[5]
Date di uscita
[modifica | modifica wikitesto]Edizione italiana
[modifica | modifica wikitesto]La versione italiana del film documentario è stata curata da Roberto De Leonardis. Il doppiaggio, diretto da Franco Schirato, venne eseguito dalla CDC negli stabilimenti Fono Roma.
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Nella sua recensione sul New York Times, il critico Bosley Crowther elogiò la regia di James Algar, la fotografia di Alfred e Elma Milotte e la colonna sonora di Paul Smith, giudicando il documentario «altrettanto vivido, informativo ed eccitante di un safari» e «il più puro tra i film naturalistici di Disney».[3]
Sulla rivista Variety, al contrario, Il leone africano fu ritenuto un buon documentario ma privo di originalità e delle "qualità affascinanti" che avevano fino ad allora caratterizzato la serie iniziata nel 1948 con L'isola delle foche. [6]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]1955 - National Board of Review of Motion Pictures
NBR Top Ten Films
1956 - Festival internazionale del cinema di Berlino
Orso d'argento (documentari)
Grande targa d'argento (documentari)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il leone africano - Awards, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Il leone africano - Filming Locations, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ a b c African Lion - Study by Disney Has Bow at Normandie - By Bosley Crowther, su nytimes.com, www.nytimes.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Il leone africano - Release Info, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ The African Lion (1955) - Releases, su allmovie.com, www.allmovie.com. URL consultato il 31 dicembre 2017.
- ^ Film Reviews: The African Lion, su archive.org, www.archive.org. URL consultato il 31 dicembre 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- La natura e le sue meraviglie - Serie di documentari
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su movies.disney.com.
- Il leone africano, su INDUCKS.
- IL LEONE AFRICANO, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Il leone africano, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Il leone africano, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il leone africano, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il leone africano, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Il leone africano, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il leone africano, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.