Il giorno dello sciacallo (film)

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Il giorno dello sciacallo
De Gaulle (Adrien Cayla-Legrand) sotto tiro
Titolo originaleThe Day of the Jackal
Lingua originaleinglese, francese, italiano
Paese di produzioneFrancia, Regno Unito
Anno1973
Durata145 min
Rapporto1,85:1
Generethriller, spionaggio
RegiaFred Zinnemann
SoggettoFrederick Forsyth (romanzo)
SceneggiaturaKenneth Ross
ProduttoreJohn Woolf
FotografiaJean Tournier
MontaggioRalph Kemplen
MusicheGeorges Delerue
CostumiJoan Bridge, Rosine Delamare, Elizabeth Haffenden
TruccoPierre Berroyer
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il giorno dello sciacallo (The Day of the Jackal) è un film del 1973 diretto da Fred Zinnemann.

Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo del 1971 di Frederick Forsyth.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo la fine della guerra d'Algeria e la sua indipendenza da colonia francese, l'OAS, guidata da Marc Rodin, ormai quasi sconfitta dalle autorità francesi, ingaggia un sicario professionista per uccidere il presidente Charles de Gaulle come ritorsione alla concessione dell'indipendenza al paese nordafricano. L'eventuale successo dell'operazione rimetterebbe in gioco l'ormai decrepita organizzazione eversiva. L'incontro avviene in una pensione in Austria: per compiere l'attentato, lo Sciacallo, nome d'arte scelto dal sicario, rifiuta ogni aiuto dall'OAS, ritenendola fortemente infiltrata dai Servizi Segreti francesi.

Per l'omicidio lo Sciacallo chiede come compenso 500.000 dollari: metà subito sul suo conto svizzero e l'altra metà a lavoro ultimato. L'OAS accetta e per procurarsi velocemente il denaro compie in pochi giorni una serie di rapine a banche e furgoni portavalori, che finiscono per insospettire i Servizi Segreti francesi, che subito notano l'impronta militare nelle modalità esecutive e ben presto si mettono in moto, sequestrando l'ex maresciallo della Legione straniera Wolenski, fedele guardia del corpo e tuttofare dei capi dell'OAS rifugiati a Roma. Lo trasportano quindi in Francia e lo torturano per estorcergli alcuni indizi, tra cui il nome in codice Chacal. Il ministro degli Interni viene subito informato del possibile attentato al presidente, così viene istituita un'unità di crisi presso il ministero; l'incarico di fermare il sicario viene affidato al più abile investigatore della polizia parigina, il commissario Claude Lebel, che crea un apposito ufficio e chiede la collaborazione alle Polizie e ai Servizi Segreti di tutta Europa.

Intanto, lo Sciacallo, utilizzando uno stratagemma per ottenere un passaporto britannico con altre generalità e rubando quello di un turista danese all'aeroporto di Londra, entra in azione facendo sopralluoghi a Parigi, nella zona dell'Arco di Trionfo, poi si sposta in treno a Genova per farsi fabbricare da un esperto armaiolo un fucile di precisione smontabile, e infine si procura ulteriori documenti falsi da un falsario, che uccide perché da questi ricattato, e un'Alfa Romeo Giulietta Spider bianca per raggiungere nuovamente Parigi attraverso il valico di frontiera di Ventimiglia. Ma il contatto telefonico dell'OAS l'avverte a Nizza che la polizia è sulle sue tracce: è così costretto a nascondersi in un albergo dove seduce una donna, Colette, che poi uccide, perché timoroso possa denunciarlo. Dopo avere assunto l'identità del maestro danese cui aveva sottratto il passaporto a Londra, riesce a raggiungere finalmente Parigi in treno. Giunto nella capitale, evita di proposito gli alberghi, essendo le presenze controllate dalla Gendarmerie, e con un taxi si fa accompagnare a un bagno turco, dove incontra un uomo che l'ospita a casa sua. L'uomo, tornando dalle spese, gli riferisce di averlo visto nella fotografia trasmessa da un notiziario televisivo nella vetrina d'un negozio di elettrodomestici, andando incontro a morte immediata. Lo Sciacallo, travestito da reduce disabile della seconda guerra mondiale, sale all'ultimo piano d'un palazzo che s'affaccia sulla piazza davanti alla Gare Montparnasse, con l'intento di sparare a De Gaulle durante la cerimonia della festa di Liberazione.

Ma quando spara il primo colpo, d'improvviso il presidente si china, scampando d'un soffio all'attentato; in quell'istante irrompono Lebel e un agente della Gendarmerie, al quale lo Sciacallo spara colpendolo, ma viene a sua volta ucciso da Lebel, mentre tenta di ricaricare il fucile. Per quasi tutta la durata della vicenda le autorità credono di avere identificato nell'inglese Charles H. Calthrop (la contrazione del cui nome sarebbe Chacal, sciacallo) il misterioso sicario, ma solo alla fine si scopre che Calthrop era, in realtà, del tutto estraneo alla vicenda e rimane il mistero sull'identità del sicario, che finisce sepolto in una tomba anonima, alla presenza del solo Lebel.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1999 il British Film Institute l'ha inserito al 74º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo.[1]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • L'inizio del film descrive minuziosamente quello che accadde il 22 agosto 1962 a Petit Clamart, dove un commando dell'OAS tentò di uccidere il presidente De Gaulle senza riuscirvi: il capo del commando Jean Bastien-Thiry, che poi verrà processato e fucilato, è interpretato da Jean Sorel.
  • L'attrice francese Andréa Ferréol, che avrebbe raggiunto una certa notorietà con La grande abbuffata di Marco Ferreri, compare qui in due brevi scene senza dialoghi: è una cameriera dell'albergo di Tourtour dove lo Sciacallo conosce Colette.
  • Dopo avere passato la frontiera a Ventimiglia, lo Sciacallo decide di fare una telefonata al suo contatto dell'OAS. Per telefonare si ferma a Nizza utilizzando una cabina nella hall dell'Hôtel Negresco.

Remake[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 Michael Caton-Jones ha diretto un film, The Jackal, con Bruce Willis e Richard Gere, trasponendo la vicenda de Il giorno dello sciacallo negli USA.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The BFI 100, su bfi.org.uk. URL consultato il 18-6-2008 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2011).

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