Vai al contenuto

Il cacciatore di anoressiche

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il cacciatore di anoressiche
AutoreMarco Mariolini
1ª ed. originale1997
GenereRomanzo
SottogenereAutobiografico
Lingua originaleitaliano
Ambientazioneprovincia di Brescia
ProtagonistiMarco Mariolini
Altri personaggiLucia, Barbara

Il cacciatore di anoressiche è un romanzo autobiografico scritto da Marco Mariolini nel 1997, pubblicato dalla casa editrice Edicom.

Marco Mariolini, di Pisogne[1], il 14 luglio 1998 uccise Monica Calò a Verbania con 22 coltellate[2]; arrestato, venne condannato dalla corte d'assise di Novara a 30 anni di reclusione con rito abbreviato e attualmente sta scontando la pena nel carcere di Pavia[3].

L'anno prima del femminicidio, trentanovenne, scrive Il cacciatore di anoressiche e descrisse il suo disturbo parafilico che lo portava a desiderare sessualmente le donne anoressiche e scheletriche[2]. Sposato con Lucia (che pesava 33 kg) e padre di due figli, raccontò di come, a seguito della separazione, aveva cercato nuove compagnie femminili tramite annunci: ad uno di essi conobbe la ventinovenne Monica Calò (nel testo chiamata Barbara), studentessa di logopedia proveniente da Domodossola[4].

Tra loro iniziò una relazione tormentata, in cui il protagonista comandava a bacchetta la donna in tutte le sue scelte, non solo alimentari: «Volevo il controllo totale su Barbara, come se fosse stata una parte di me, una mia protesi. L'avrei portata alla morte certa per denutrizione, non importandomi più niente di nulla compresa la mia stessa vita. Lei mi dava quell'illusione di completezza, sia nel corpo che nella mente, tanto mi sentivo fuso con lei e nello stesso tempo regista onnipotente della situazione»[5].

L'autore presentò il libro durante una conferenza stampa, organizzata a Milano il 12 maggio 1997 al palazzo delle assicurazioni Ras, e nell'occasione dichiarò: «Sono un potenziale mostro ed è necessario che qualcuno mi fermi prima che involontariamente io ammazzi qualcuna»[6]. Emblematica fu inoltre la dedica che lo scrittore inviò alla fidanzata: "Con odio e con amore"[7].

Dal libro è stato tratto il film Primo amore (2004), diretto dal regista Matteo Garrone.

  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura