Il branco (film 1994)
Il branco | |
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Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1994 |
Durata | 100 min |
Genere | drammatico, thriller |
Regia | Marco Risi |
Soggetto | Andrea Carraro e Marco Risi |
Sceneggiatura | Andrea Carraro e Marco Risi |
Produttore | Maurizio Tedesco, Mario e Vittorio Cecchi Gori |
Casa di produzione | Sorpasso Film |
Fotografia | Massimo Pau |
Musiche | Franco Piersanti |
Interpreti e personaggi | |
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Il branco è un film italiano del 1994 diretto da Marco Risi, tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Carraro che ha partecipato alla sceneggiatura, presentato in concorso alla 51ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
In un villaggio della Provincia di Roma c’è un giovane di nome Raniero, che aspira ad entrare nell'Arma dei Carabinieri, ma che vive in una situazione famigliare conflittuale, ed ha dei frequenti litigi con suo padre, che gli rinfaccia le sue cattive frequentazioni con i ragazzi del paese, tristemente conosciuti nella campagna romana per le loro malefatte con i soprannomi di Ottorino, Sola, Pallesecche e Brunello, che quando non vanno allo stadio per seguire la Lazio o la Roma, compiono azioni criminali come rapine, risse e furti, spalleggiati dal meccanico del paese, il sor Quinto.
Dopo il diverbio con il padre, Raniero esce di casa e raggiunge al bar del paese, proprio questi amici , che per la sua intenzione di diventare carabiniere viene soprannominato in dialetto romanesco Er Carrubba. Uno di questi, Sola, racconta di aver "rimorchiato" insieme a Ottorino due autostoppiste tedesche, chiamate Sylvia e Marion, e di averle successivamente portate nella baracca dei rottami di Sor Quinto e invita gli altri a raggiungerlo là. Una volta giunti sul posto Raniero assiste allo stupro delle ragazze e rivela una profonda debolezza di carattere che gli impedisce di ribellarsi alla "legge del branco" finendo per collaborare con gli altri nel far da guardia a Sylvia mentre viene violentata Marion.
Quando Sylvia cerca di scappare Raniero, temendo una reazione violenta nei suoi confronti da parte degli amici, la insegue fino a fermarla a colpi di bastone. Raniero non partecipa allo stupro ma questo non lo rende migliore degli altri, anzi, per dimostrarsi all'altezza del branco è lui che propone di chiamare altra gente del paese per costringere le ragazze a prostituirsi in modo che il Sor Quinto e tutto il gruppo possa guadagnare qualcosa da quella violenza collettiva. Assiste sconvolto dalla reazione degli abitanti del suo paese i quali partecipano allo stupro, ma continua a dimostrarsi un debole e non fa niente per denunciare quello che accade. Parecchi uomini del paese, alcuni dei quali sposati con figli e dallo stile di vita borghese ed apparentemente irreprensibile, decidono di recarsi all'officina del Sor Quinto, per fare sesso con le ragazze prigioniere, collaborando con la banda dei balordi a mantenere il segreto.
Quando poi Marion nel tentativo di opporsi all'ennesimo abuso viene uccisa da un colpo di martello sferratole da Pallesecche e Sylvia riesce a fuggire approfittando della confusione, Raniero viene incaricato da Ottorino di ritrovarla e riportarla indietro. Ancora una volta il condizionamento alla "legge del branco" ha il sopravvento e Raniero sta quasi per raggiungere Sylvia che riesce a sfuggirgli per un soffio trovando rifugio presso una casa. La coppia che la accoglie in casa si mette in contatto con i carabinieri che in base alle indicazioni di Sylvia fermano, increduli, Raniero, proprio davanti agli occhi della fidanzata Esterina che passava di lì per caso.
I fatti realmente accaduti[modifica | modifica wikitesto]
La storia è ispirata a una vicenda realmente accaduta nella provincia romana nel 1983, quando due turiste tedesche in vacanza in Italia vennero prima sequestrate e quindi violentate da un gruppo di giovani balordi. In seguito gli stessi stupratori avvisarono numerosi adulti del paese, legati a malavita organizzata e traffico di droga, che ne abusarono a loro volta tenendole segregate per 48 ore, fino a quando le due vittime riuscirono a liberarsi[1].
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Luciana Sica, Storia di stupro alle porte di Roma, in la Repubblica, 30 agosto 1994.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Il branco, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il branco, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il branco, su Box Office Mojo, IMDb.com.