Iguana iguana
Iguana verde | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Infraclasse | Lepidosauromorpha |
Superordine | Lepidosauria |
Ordine | Squamata |
Sottordine | Lacertilia |
Infraordine | Iguania |
Famiglia | Iguanidae |
Genere | Iguana |
Specie | I. iguana |
Nomenclatura binomiale | |
Iguana iguana (Linnaeus, 1758) | |
Sinonimi | |
Sottospecie | |
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L'iguana verde (Iguana iguana Linnaeus, 1758), detta anche iguana dai tubercoli o iguana comune, è un sauro arboricolo della famiglia Iguanidae, nativo del Centro e Sud America.[2]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
È probabilmente la specie più grande della famiglia Iguanidae, sebbene alcune specie del genere Cyclura possano eguagliare o superarne il peso[3]; presentano dimorfismo sessuale, e gli adulti tipicamente misurano da 120 a 170 cm di lunghezza dalla testa alla coda[4], ma alcuni maschi di grandi dimensioni possano superare 8 kg di peso, e raggiungere 2 m di lunghezza[5].
Nonostante il nome, le iguane verdi presentano diversi colori e livree: nei paesi meridionali del loro areale, come il Perù, esse presentano un colore bluastro con marcature blu accese, mentre su isole Caraibiche come Bonaire, Curaçao, Aruba e Grenada, il colore può variare dal verde al lavanda al nero, e persino al marrone rossastro; le iguane verdi della regione occidentale della Costa Rica sono di colore rosso acceso, mentre gli animali dei paesi settentrionali, come il Messico, appaiono arancioni; le iguane verdi di El Salvador, da giovani, sono spesso di un blu brillante, ma perdono questo colore quando invecchiano[6].
I maschi tendono a mostrare comportamenti più dominanti, come oscillare la testa e frustare con la coda. Tendono anche a sviluppare una cresta dorsale più alta rispetto alle femmine, così come squame dorsali (o spine) più alte. Le guance, grandi rotonde e molto pronunciate, sono generalmente una caratteristica maschile. Esse si trovano nella mascella e sono protette dalla placca sottotimpanica (una grande squama di forma circolare).
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]
Le iguane verdi sono principalmente erbivore, e in cattività si nutrono principalmente di foglie come rapa, senape e tarassaco, ma anche di frutta, fiori e germogli di oltre 100 specie diverse di piante[7]. Occasionalmente possono nutrirsi anche di insetti e altri artropodi.
Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]
Sono ovipare, con femmine che depongono dalle 20 alle 70 uova una volta all'anno, durante il periodo di nidificazione sincronizzato[8]; dopo la deposizione delle uova, la femmina non fornisce alcuna cura parentale[7].
I piccoli emergono dal nido dopo 10-15 settimane di incubazione[8]. Appena schiuse, le giovani iguane sono già molto simili agli adulti; assomigliano però più alle femmine adulte che ai maschi e sono prive della cresta di squame dorsali. I giovani rimangono in gruppi familiari per tutto il primo anno di vita.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Possiede un areale molto ampio, tanto da poter essere rinvenuta dal Messico al nord dell'Argentina, dal Brasile al Paraguay, ed anche nelle isole dei Caraibi.[2]
Predilige le zone ricche di vegetazione, in particolare abita gli alberi che sorgono nelle vicinanze di corsi d'acqua.
Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]
Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]
Sono state distinte due sottospecie:[2]
Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]
Sono stati riportati i seguenti sinonimi:[2]
- Hypsilophus rhinolophus Fitzinger, 1843
- Hypsilophus tuberculatus Wagler, 1830
- Hypsilophus tuberculatus Fitzinger, 1843
- Iguana coerulea Daudin, 1802
- Iguana coerulea Spix (non Daudin), 1825
- Iguana emarginata Spix, 1825
- Iguana hernandessi Jan, 1857 (nomen nudum fide Smith & Taylor, 1950)
- Iguana iguana Conant & Collins, 1991
- Iguana iguana Schwartz & Henderson, 1991
- Iguana iguana Liner, 1994
- Iguana iguana rhinolopha (Wiegmann, 1834)
- Iguana iguana rhinolopha McNish, 2011
- Iguana lophryoides Spix, 1825
- Iguana lophyroides Spix, 1825 (fide Franzen & Glaw, 2007)
- Iguana minima Laurenti, 1768
- Iguana (Hypsilophus) rhinolophus Wiegmann, 1834
- Iguana rhinolopha Duméril & Bibron, 1837
- Iguana rhinolophus Günther, 1885
- Iguana sapidissima Merrem, 1820
- Iguana sapidissima Wied, 1824
- Iguana squamosa Spix, 1825
- Iguana tuberculata Laurenti, 1768
- Iguana tuberculata Duméril & Bibron, 1837
- Iguana tuberculata Boulenger, 1885
- Iguana tuberculata Günther, 1885
- Iguana tuberculata Cope, 1886
- Iguana viridis Spix, 1825
- Iguana vulgaris Link, 1806
- Lacerta iguana Shaw & Nodder, 1795
- Lacerta igvana Linnaeus, 1758
- Prionodus iguana Wagler, 1828
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
-
Esemplare nel giardino botanico di Portoviejo, Ecuador
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Esemplare in Venezuala
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Teschio e dettaglio dei denti
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Iguana Iguana
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Primo piano di una iguana verde
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Giovane iguana
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Maschio adulto di colore rosso
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Esemplare all'Acquario di Genova
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Bock, B., Malone, CL, Knapp, C., Aparicio, J., Avila-Pires, T.C.S., Cacciali, P., Caicedo, J.R., Chaves, G., Cisneros-Heredia, D.F., Gutiérrez-Cárdenas, P., Lamar, W., Moravec, J., Perez, P., Porras, L.W., Rivas, G., Scott, N., Solórzano, A. & Sunyer, J. 2018, Iguana iguana, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c d Iguana iguana, in The Reptile Database. URL consultato l'8 maggio 2013.
- ^ (EN) Animal-World, Green Iguana, su Animal World. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ Philippe De Vosjoli, The green iguana manual, 3rd ed., rev. and updated, Advanced Vivarium Systems, 2003, ISBN 978-1-62008-029-0, OCLC 811411611. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ Green Iguana - Iguana iguana : WAZA : World Association of Zoos and Aquariums, su web.archive.org, 14 maggio 2016. URL consultato il 25 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2016).
- ^ Jacquot, St. Lucia Forestry Department Environmental Education Unit: Alien Invasive Green Iguana; a Threat to Iyanola, St. Lucia’s Iguana, su St. Lucia Forestry Department Environmental Education Unit, 21 dicembre 2011. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ a b Allison C. Alberts e William K. Hayes, Iguanas : Biology and Conservation., University of California Press, 2004, ISBN 978-0-520-93011-7, OCLC 609850024. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ a b Massimo Capula, Simon & Schuster's guide to reptiles and amphibians of the world, Simon & Schuster, 1989, ISBN 978-0-671-69098-4. URL consultato il 25 maggio 2021.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Iguana iguana
- Wikispecies contiene informazioni su Iguana iguana
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) ITIS Standard Report Page: Iguana iguana, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 26-04-2011.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007538404405171 |
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