Ieng Thirith

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Ieng Thirith

Ministro degli affari sociali della Cambogia
Durata mandato9 ottobre 1975 –
7 gennaio 1979
Capo del governoPol Pot

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista di Kampuchea

Ieng Thirith[4] (nata Khieu;[1] in khmer:អៀង ធីរិទ្[2]; provincia di Battambang, 10 marzo 1932[3]Pailin, 22 agosto 2015) è stata una politica cambogiana.

Fu una figura influente degli Khmer rossi, sebbene non fosse né un membro del Comitato permanente dei Khmer Rossi né del Comitato centrale.[5] Era la moglie di Ieng Sary, che era ministro degli Affari esteri del regime dei Khmer rossi della Kampuchea Democratica. Fu ministro degli affari sociali dall'ottobre 1975 fino alla caduta dei Khmer rossi nel 1979.[6][7]

Era la sorella di Khieu Ponnary, la prima moglie di Pol Pot. Fu arrestata dal Tribunale speciale della Cambogia (ECCC) nel novembre 2007 insieme al marito Ieng Sary con l'accusa di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità.[8][9]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nata nella provincia di Battambang,[9] proveniva da una famiglia relativamente ricca e privilegiata ed era la seconda figlia di un giudice cambogiano che abbandonò la famiglia durante la seconda guerra mondiale scappando a Battambang con una principessa cambogiana.[10]

Si diplomò al liceo Sisowath di Phnom Penh e mentre era ancora in Cambogia incontrò Ieng Sary. Si recò a Parigi con sua sorella, dove studiò letteratura inglese, specializzandosi in Shakespeare alla Sorbona e divenendo la prima cambogiana a conseguire una laurea in letteratura inglese.[11] Sposò Ieng Sary nell'estate del 1951 acquisendo il suo cognome e,[10] insieme a sua sorella Khieu Ponnary e a suo cognato Pol Pot, divennero in seguito noti come la banda dei Quattro, un riferimento al gruppo radicale guidato da Jiang Qing, la vedova di Mao Zedong.[12]

Anni successivi[modifica | modifica wikitesto]

Tornò nella nativa Cambogia nel 1957 e lavorò come professoressa prima di fondare una scuola privata di lingua inglese nel 1960.[9] Fu anche un membro anziano del regime della Kampuchea Democratica (DK). Dal 1975 al 1979 fu ministro degli affari sociali e dell'azione e capo della Croce Rossa della Kampuchea democratica.

Fu arrestata insieme a Ieng Sary[13] il 12 novembre 2007 nella loro casa di Phnom Penh, dopo essere stata incriminata dal tribunale della Cambogia.[14] Il 17 novembre 2011 fu giudicata mentalmente non idonea a sostenere un processo a causa del suo grave caso di Alzheimer e le fu permesso di essere rilasciata,[15] tuttavia i pubblici ministeri presentarono ricorso contro il suo rilascio, e il 13 dicembre 2011 i giudici d'appello ordinarono nuovi esami medici per vedere quanto fosse mentalmente in forma per essere processata.[16] Nel settembre 2012 la sentenza del novembre 2011 sulla sua incapacità mentale fu ripristinata e Thirith fu rilasciata dal carcere.

Morì nel 2015 all'età di 83 anni per complicazioni della malattia.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ David Chandler: "Voices from S-21", Chapter 3: "Choosing Enemies", p.69. University of California, 1999. "In mid-1976 Khieu Thirith, who was Ieng Sary's wife and Pol Pot's sister-in-law (...)"
  2. ^ (KM) Copia archiviata, su sroksrear.com. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2013).
  3. ^ Summons - Expert (PDF).. Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia: 18 August 2011.
  4. ^ Nell'onomastica di questa lingua il cognome precede il nome. "Ieng" è il cognome.
  5. ^ ECCC, Co-Investigative Judges, Closing Order, 15 September 2010, para. 1207.
  6. ^ Copia archiviata, su eccc.gov.kh. URL consultato il 18 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  7. ^ Ben Kiernan: "The Pol Pot Regime", Chapter Three: Cleansing the Countryside, p. 101, Yale University, 1996. "Khieu Thirith was "in charge of culture, social welfare and foreign affairs, sharing the last field with her husband Ieng Sary."
  8. ^ "Ex-official of Khmer Rouge and wife arrested for crimes against humanity"., Associated Press (International Herald Tribune), 12 November 2007.
  9. ^ a b c Ker Munthit, Ieng Thirith: A pioneer among female leaders of the Khmer Rouge, in MSNBC, 11 novembre 2007. URL consultato il 15 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2007).
  10. ^ a b David P. Chandler, Brother Number One: A Political Biography of Pol Pot, Westview Press, 1999, p. 32, ISBN 0813335108.
  11. ^ Ieng Thirith: 'First Lady' of Cambodia's Khmer Rouge dies while facing charges of genocide, crimes against humanity, Australian Broadcasting Commission, 22 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2015).
  12. ^ Elite’s Children Find Love in a Hot Political Climate. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2018)., Cambodia Daily Weekend Edition Saturday, 17–18 January 2004
  13. ^ Ian MacKinnon, South-east Asia correspondent, Leading Khmer Rouge figures arrested, London, Guardian Unlimited, 12 novembre 2007. URL consultato il 15 novembre 2007.
  14. ^ "ECCC detains Ieng Sary, wife for questioning" (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2009)., Xinhua, 12 November 2007.
  15. ^ Kong Sothanarith, Tribunal Finds Ieng Thirith Unfit for Upcoming Trial, VOA Khmer, 17 novembre 2011. URL consultato il 2 febbraio 2014.
  16. ^ 'Unfit' Khmer Rouge defendant to stay detained until new exam determines mental fitness for trial, in Associated Press, 13 dicembre 2011. URL consultato il 9 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2018).
  17. ^ Khmer Rouge First Lady Ieng Thirith Died, su straitstimes.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Philip Short, Pol Pot: Anatomy of a Nightmare. Henry Holt and Company, 2005.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN179337143 · ISNI (EN0000 0003 5614 3695 · LCCN (ENno2011127502 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011127502