Idalia Albertini

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Idalia Albertini (Genova, ... – ...; fl. XIX-XX secolo) è stata una scultrice italiana attiva tra fine Ottocento e gli anni trenta del Novecento.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Scultrice di origine genovese[1] o di Cairo Montenotte[2], Idalia Albertini era specializzata in sculture di genere e a tema animalier.[1]

Si formò in Toscana sotto la guida di Salvatore Albano e Augusto Passaglia.[1]

Nel 1891 espose il busto in marmo Nidia la cieca alla Triennale di Brera.[3][2]

Nel 1908 realizzò il busto in bronzo di Francesco Colzi per Monsummano Terme.[1]

Nel 1913, come riporta la rivista La donna, partecipò da Monaco per la sezione italiana alla II Esposizione Internazionale Femminile di Belle Arti di Torino, esponendo una statua di Danzatrice e una serie di placchette in bronzo raffiguranti Wagner, Beethoven, Bjorson, Le Parche e Bernardo Degli Uberti, descritte come «arte gustosa» sebbene «dominata da qualche elemento decorativo».[4][5]

Nell'autunno del 1914, partecipò all'Esposizione nazionale di Belle Arti della Regia Accademia di Brera con una targa funebre in gesso.[6]

Nel 1931 a Montecatini Terme, allora località termale alla moda, presentò le sue opere Elefante e Putti.[1]

Negli anni Novanta del Novecento una mostra a Monsummano ha ricordato la scultrice.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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