I millennio

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Il I millennio inizia il 1º gennaio dell'anno 1 e termina il 31 dicembre dell'anno 1000 incluso.

Alcune tra le fasi più importanti del I millennio. Nelle miniature in senso orario: Gesù e la nascita del cristianesimo; il Colosseo come simbolo del potere dell'Impero romano; Al-Masjid al-Ḥarām il luogo più sacro dell'Islam; la nascita del gioco da tavolo degli scacchi, che si diffonde in tutto il mondo; la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e l'inizio dell'Alto Medioevo; lo scheletro di una donna vittima dell'eruzione del Vesuvio del 79; l'avvento di Attila, re degli Unni, conquistatore di gran parte dell'Europa orientale

Nella prima metà di questo millennio, si è visto in Europa e nelle zone del Mediterraneo un periodo di transizione e mutamento storico importantissimo: nella giudea romana si sono sedimentate le origini del cristianesimo,[1] mentre il II secolo ha segnato l'apice dello splendore dell'Impero romano, e il suo successivo e graduale declino durante il periodo della tarda antichità,[2] fattore determinante, in questo evento, le invasioni barbariche, culminate nelle invasioni barbariche del V secolo.[3]

La seconda metà del millennio è stata caratterizzata da quel periodo in Europa noto come Alto Medioevo: vi è stata l'ascesa del Regno franco,[4] che poi sarebbe diventato l'Impero carolingio; nella penisola balcanica e nell'Anatolia, in seguito alla divisione dell'Impero romano, è nato l'Impero bizantino, destinato a durare più di 1000 anni.[5] Nell'VIII secolo è iniziata l'epoca vichinga[6] e la conquista normanna dell'Inghilterra.[7]

Nel Medio Oriente è nato l'Islam, precisamente nella penisola araba, che si è diffuso ed esteso con la conquista islamica della Persia,[8] la conquista omayyade del Nord Africa e la conquista islamica della penisola iberica,[9] decretando così l'epoca d'oro islamica.[10] Ancora più a est, nell'Asia orientale, il Buddhismo ha conosciuto un periodo di veloce diffusione. In Cina si sono susseguite le dinastie Han, Sui e Tang, fino al X secolo che ha visto l'avvento della fase nota come Cinque dinastie e dieci regni.[11] In Giappone, si è conclusa l'era preistorica con il periodo Hakuhō, ed è iniziata l'età antica con il periodo Nara;[12] inoltre un forte aumento della popolazione è stato possibile grazie all'uso di strumenti fatti di ferro da parte degli agricoltori che ha aumentato la loro produttività e la quantità dei raccolti. Nell'Asia meridionale, il subcontinente indiano è stato diviso tra numerosi regni durante il I millennio, fino alla formazione dell'Impero Gupta.[13]

In Mesoamerica, il I millennio è stato un periodo di grande crescita, noto come "Periodo Classico" (200–900). Teotihuacan è diventata una metropoli e la sua influenza culturale ha dominato tutta la Mesoamerica. In America del Nord si è sviluppata la Cultura del Mississippi, vicina ai fiumi Mississippi e Ohio;[14] da questa civiltà precolombiana è stata creata Cahokia (900–950), una delle più antiche e gloriose città dei nativi americani. I resti di queste due importanti città sono classificati oggi come Patrimonio dell'umanità.[15][16] Nell'America del Sud pre-Impero inca, è fiorita la cultura costiera dei Moche, che ha prodotto opere in metallo impressionanti e alcune delle migliori ceramiche viste nel mondo antico.

Nell'Africa subsahariana, l'espansione della lingua bantu si è estesa fino all'Africa meridionale, al volgere del V secolo. Nel IX secolo la tratta araba degli schiavi attraversa il deserto del Sahara e ha ormai raggiunto l'Africa orientale.[17]

La popolazione mondiale è aumentata più lentamente rispetto al millennio precedente, passando da circa 200 milioni di esseri umani nell'anno 1 a circa 300 milioni nell'anno 1000.[18]

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

Invenzioni, scoperte, innovazioni[modifica | modifica wikitesto]

Anni[modifica | modifica wikitesto]

Secoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Antonio Desideri, Storia e storiografia, vol. 1, D'Anna, p. 1.
  2. ^ a b c d e La caduta dell'Impero romano d'Occidente (PDF). URL consultato il 16 gennaio 2020.
  3. ^ (EN) Philip Matyszak, The Enemies of Rome, Thames & Hudson, 2004, p. 276.
  4. ^ a b (LA) Gregorio di Tours, Historia Francorum, 574593.
  5. ^ L’IMPERO BIZANTINO (PDF). URL consultato il 16 gennaio 2020.
  6. ^ a b (EN) Gwyn Jones, A History of the Vikings, Oxford University Press, 1968, OCLC 581030305.
  7. ^ (EN) David Bates, Normandy Before 1066, Longman, 1982, ISBN 978-0-582-48492-4.
  8. ^ a b (EN) Janey Levy, Iran and the Shia, The Rosen Publishing Group, 15 agosto 2009, p. 13, ISBN 978-1-4358-5282-2. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  9. ^ a b c Il califfato Omayyade, su MondiMedievali.net. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  10. ^ Il califfato Abbaside, su MondiMedievali.net. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  11. ^ Le dinastie Sui e Tang, su China ABC. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  12. ^ IL PERIODO NARA (710-784) (PDF). URL consultato il 16 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2022).
  13. ^ a b (EN) Ashvini Agrawal, Rise and Fall of the Imperial Guptas, ISBN 978-81-208-0592-7.
  14. ^ (EN) Mississippian culture, su Enciclopedia Britannica. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  15. ^ (EN) Pre-Hispanic City of Teotihuacan, su ÛNESCO. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  16. ^ (EN) Cahokia Mounds State Historic Site, su UNESCO. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  17. ^ (FR) Jacques Heers, Les Barbaresques, Perrin, 2001.
  18. ^ (EN) Kees Klein Goldewijk, Arthur Beusen, Gerard van Drecht, Martine de Vos, The HYDE 3.1 spatially explicit database of human‐induced global land‐use change over the past 12,000 years, 2010, pp. 73–86. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  19. ^ Diaspora, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  20. ^ Alberto Angela, I tre giorni di Pompei: 23-25 ottobre 79 d.C. Ora per ora, la più grande tragedia dell'antichità, 2016, ISBN 978-88-17-07730-9. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  21. ^ Arnaldo Marcone, Costantino il Grande, Editori Laterza, 2000, p. 82.
  22. ^ a b (EN) Frants Buhl, «Muḥammad», in Encyclopaedia of Islam, 2ª ed..
    «That Muḥammad was one of the greatest persons in world history in terms of the global impact of the movement he founded cannot be seriously questioned»
  23. ^ a b Hägermann Dieter, Carlo Magno, Il signore dell'Occidente, traduzione di G. Albertoni, Giulio Einaudi Editore, 2004, ISBN 978-88-06-16273-3.
  24. ^ Fatimidi, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  25. ^ Gesù Cristo, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  26. ^ Costantino I, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  27. ^ Attila, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  28. ^ Faramondo re dei Franchi, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  29. ^ Abū Bakr, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  30. ^ 'Ali ibn Abi Talib, su Enciclopedia Treccani. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  31. ^ G. Stefanelli, Ecologia e carta, Paravia, 1980. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  32. ^ (EN) The Voyage around the Erythraean Sea, su Università del Washington, 2004. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  33. ^ TECNOLOGIE PERDUTE, su L'Associazione culturale Liutprand, 2012. URL consultato il 16 gennaio 2020.
  34. ^ (EN) Salomon Gandz, The sources of al-Khwarizmi's algebra, 1936, pp. 263–277.
  35. ^ (EN) Henry Edward Bird, Chess History and Reminiscences, Forgotten Books, 2008, ISBN 978-1-60620-897-7.
  36. ^ (EN) Kelly R. DeVries, The Technology of Gunpowder Weaponry in Western Europe during the Hundred Years War.

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