International Viola Society

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La International Viola Society (nota anche come IVS) è un'organizzazione internazionale dedicata alla viola e ai suoi esecutori. Ha sede a Berlino e tra i suoi obiettivi vi sono quelli di sostenere gli esecutori promettenti per favorire lo sviluppo di eccellenze, anche tramite premi e concorsi, e curare la ricerca storica sullo strumento e sul suo repertorio. La società ha pubblicato dal 1979 al 1994 il Viola Yearbook, un annuario multilingua dedicato alla viola e ai suoi musicisti, e organizza annualmente un congresso a tema, l'International Viola Congress.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La società è stata fondata da Franz Zeyringer e Deitrich Bauer nel 1968, sotto il nome di Viola-Forschungsgellschaft (tradotto in inglese come Viola Research Society) con sede e archivi a Kassel. Il presidente era il noto violista Emil Seiler (con Bauer segretario), succeduto da Wolfgang Sawodny, dottore in chimica e appassionato dello strumento. Nel 1975 l'archivio è stato trasferito presso il Mozarteum di Salisburgo, e l'anno successivo Zeyringer ha ricoperto il ruolo di presidente. Tra gli altri soci di rilievo in quel periodo vi erano il revisore Walter Lebermann e il compositore Alfred Uhl.[1]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

La IVS si articola in diciannove sezioni nazionali: Australia/Nuova Zelanda, Brasile, Canada, Cina, Finlandia, Francia, Germania, Regno Unito, Islanda, Italia, Nigeria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Sudafrica, Spagna, Svizzera, Thailandia e Stati Uniti d'America.[2]

I congressi si tengono annualmente senza interruzioni dal 1973 e inizialmente la sede si alternava di solito tra Europa e America,; nel 2001 si è tenuto il primo congresso nell'emisfero australe, in Nuova Zelanda, e da allora le sedi si alternano anche in Africa e Oceania.[3] L'archivio della IVS è il Primrose International Viola Archive, con sede presso la Harold B. Lee Library, nel complesso della Brigham Young University.[4]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

La IVS assegna alcuni titoli e riconoscimenti ai membri o ai violisti che si sono distinti per meriti particolari. Tra essi, la Silver Alto Clef (it: chiave di contralto d'argento) viene assegnata al più una volta l'anno[5] a violisti o studiosi della viola particolarmente meritevoli. Riconoscimenti speciali sono la Golden Viola Clef (it: chiave di contralto d'oro), attribuita ai due studiosi Franz Zeyringer (1988) e David Dalton (2013), la membeship o la presidenza onoraria e il Premio Speciale per meriti distintivi[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Myron Rosenblum, The Genesis of the Internationale-Viola-Forschungsgesellschaft and the Early American Viola Society: Factual and Anecdotal, in Journal of the American Viola Society Online, AVS, estate 2008. URL consultato il 1º gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
  2. ^ IVS Sections, su internationalviolasociety.org, International Viola Society. URL consultato il 1º gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
  3. ^ Congresses, su viola.ca, International Viola Society. URL consultato il 1º gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
  4. ^ Primrose International Viola Archive, su sites.lib.byu.edu, Harold B. Lee Library. URL consultato il 20 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
  5. ^ Nel primo periodo il titolo è stato qualche volta assegnato a più persone nello stesso anno; inoltre in alcuni anni il premio non è stato attribuito.
  6. ^ Award recipients - International Viola Society, su internationalviolasociety.org. URL consultato il 5 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dwight R. Pounds, The American Viola Society: A History and Reference, Provo, American Viola Society, 1993.
  • Maurice W. Riley, The History of the Viola, 2 volumi, Ann Arbor, Braun-Brumfield, 1980-1991.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN138186499 · ISNI (EN0000 0001 2221 0058 · LCCN (ENnr92038119 · WorldCat Identities (ENlccn-nr92038119
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