ISCS J143809+341419

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ISCS J143809+341419
Ammasso di galassie
ISCS J143809+341419 (nel riquadro a destra in alto) - Le galassie dell'ammasso sono i punti rossi nell'immagine; le macchie verdi sono stelle della Via Lattea; le macchie blu sono galassie poste a varia distanza e interposte tra la Terra e l'ammasso (Spitzer)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBoote
Ascensione retta14h 38m 00.5s
Declinazione+34° 14′ 19″
Distanza9,173 miliardi di a.l. (distanza percorsa dalla luce)

(distanza comovente: 13,899 miliardi di a.l.)  

Redshiftz = 1,41
Velocità radiale422.707 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso di galassie
Altre designazioni
ISCS J1438.1+3414, [DAA2009] K
Mappa di localizzazione
ISCS J143809+341419
Categoria di ammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 14h 38m 00.5s, +34° 14′ 19″

ISCS J143809+341419 è un ammasso di galassie, situato nella costellazione del Boote, la cui luce ha impiegato circa 9,1 miliardi di anni per giungere fino alla Terra, ma ad una distanza comovente di quasi 13,9 miliardi di anni luce.

L'ammasso è tra i più distanti conosciuti nell'Universo osservabile e le immagini che osserviamo risalgono ad un'età dell'Universo di circa 4,6 miliardi di anni dopo il Big Bang[1][2].

ISCS J143809+341419 è stato individuato con osservazioni effettuate presso l'Osservatorio nazionale di Kitt Peak in Arizona e successivamente con l'Infrared Array Camera (IRAC) del Telescopio spaziale Spitzer[3][4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Peter R. M. Eisenhardt, Mark Brodwin e Anthony H. Gonzalez, Clusters of Galaxies in the First Half of the Universe from the IRAC Shallow Survey, in The Astrophysical Journal, vol. 684, n. 2, 10 settembre 2008, pp. 905-932, DOI:10.1086/590105. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  2. ^ M. Brodwin, D. Stern e A. Vikhlinin, X-Ray Emission from Two Infrared-Selected Galaxy Clusters at z>1.4 in the IRAC Shallow Cluster Survey, in The Astrophysical Journal, vol. 732, n. 1, 1º maggio 2011, p. 33, DOI:10.1088/0004-637X/732/1/33. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  3. ^ Spitzer Goes on a Cosmic Safari - NASA Spitzer Space Telescope, su NASA Spitzer Space Telescope. URL consultato il 15 gennaio 2016.
  4. ^ S. A. Stanford, Peter R. Eisenhardt e Mark Brodwin, An IR-Selected Galaxy Cluster at z = 1.41, in The Astrophysical Journal, vol. 634, n. 2, 1º dicembre 2005, pp. L129-L132, DOI:10.1086/499045. URL consultato il 15 gennaio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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