International Standard Bibliographic Description

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La International Standard Bibliographic Description (Descrizione Bibliografica Standard Internazionale) o ISBD è un insieme di regole prodotte dalla International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA) per rendere universalmente e facilmente disponibili, in una forma accettabile in ambito internazionale, i dati bibliografici di base relativi a tutti i tipi di risorse pubblicati in ogni paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione consolidata definitiva è stata pubblicata nel 2011, dopo una prima versione preliminare rilasciata nel 2007, armonizzando e uniformando precedenti standard specifici[1]. La promozione, revisione e aggiornamento dell'ISBD vengono gestiti dall'ISBD Review Group.

Scopo[modifica | modifica wikitesto]

Lo scopo principale dell'ISBD è fornire criteri uniformi per la condivisione delle informazioni bibliografiche tra le istituzioni bibliografiche nazionali, da una parte, e l'intera comunità bibliotecaria e informativa dall'altra.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

L'ISBD stabilisce un formato di registrazione suddiviso in 9 aree, per le quali è fissato il contenuto, l'ordine e la punteggiatura. Questo standard è stato adottato dai codici nazionali di catalogazione e utilizzato dalla gran parte delle bibliografie nazionali. Per l'Italia il codice di riferimento sono le Regole italiane di Catalogazione (REICAT)[2], che fanno riferimento all'edizione consolidata preliminare dell'ISBD del 2007.

Le aree descrittive sono le seguenti:

  • Area 0: Area della forma del contenuto e del tipo di supporto;
  • Area 1: Area del titolo e della formulazione di responsabilità (autore, curatore, traduttore);
  • Area 2: Area dell'edizione (indica quale edizione dell'opera sia presente in biblioteca);
  • Area 3: Area specifica del materiale o del tipo di risorsa (ad es., scala e coordinate per materiali cartografici);
  • Area 4: Area della pubblicazione, produzione, distribuzione ecc.;
  • Area 5: Area della descrizione fisica o collazione (numero di tomi se l'opera è in più volumi, numero di pagine e formato);
  • Area 6: Area della formulazione di serie (titolo del periodico oppure della collana editoriale);
  • Area 7: Area delle note (area jolly, non formale, destinata a registrare informazioni varie e complementari non inseribili nelle altre aree, compresi eventuali riferimenti a repertori o a fonti specializzate);
  • Area 8: Area dell'identificatore della risorsa (ISBN, ISSN ecc.) e delle condizioni di disponibilità.

L'ordine è rigorosamente sequenziale, ma alcune parti possono essere eliminate, mantenendo però intatta la sequenza. Il titolo deve essere sempre posto all'inizio, l'autore o equivalente (curatore, traduttore ecc.) deve seguire necessariamente, e così via. Rispettare la sequenza è necessario per comunicare le informazioni bibliografiche in una maniera chiara, concisa, flessibile e facilmente identificabile anche se non si conosce la lingua utilizzata.

Il codice è stato ideato in maniera compatta perché utilizzato inizialmente per catalogare i libri attraverso cataloghi a schede, anche se oggigiorno le stesse regole risultano comode nell'utilizzo informatico su schermi piccoli.

Esempio[modifica | modifica wikitesto]

Da Cimabue a Morandi : saggi di storia della pittura italiana / Roberto Longhi ; saggi di storia della pittura italiana scelti e ordinati da Gianfranco Contini. - 11. ed. - Milano : Mondadori, 2008. - lxxxviii, 1139 p. ; 18 cm. - (I Meridiani / collezione diretta da Giansiro Ferrata). - In custodia

Come si può notare dall'esempio, lo standard utilizza una serie di simboli per distinguere le varie sezioni ". - " (punto spazio trattino spazio); virgole, punti e virgola ed altri segni ("/", "=", …) vengono utilizzati per identificare i diversi elementi dei quali si compone una sezione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Superseded ISBDs, su ifla.org, International Federation of Library Associations and Institutions. URL consultato il 14 gennaio 2015. Lista degli ISBD sostituiti nell'edizione consolidata definitiva
  2. ^ Regole italiane di catalogazione (PDF), su iccu.sbn.it. URL consultato il 20 marzo 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh91003479 · BNF (FRcb119485182 (data) · J9U (ENHE987007530166005171