IAMX

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IAMX
IAMX in concerto nel 2009
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereAlternative dance[1]
Electro[1]
Rock elettronico[2]
Periodo di attività musicale2004 – in attività
Album pubblicati15
Studio9
Live3
Raccolte2
Remix1
Sito ufficiale

IAMX è un progetto musicale di musica elettronica fondato nella prima metà degli anni duemila per iniziativa del musicista britannico Chris Corner.[3]

Corner ha spesso ricordato come tale progetto nasca come un'esternazione quasi teatrale e non necessariamente legata alla sua persona fuori dalla formazione degli Sneaker Pimps. Chiarimento in parte dovuto a causa dei temi trattati nei testi come bisessualità, alienazione, ossessioni psicologiche, sesso, abusi di sostanze narcotiche e vaghe allusioni alla politica in senso generale. Durante le sue apparizioni sul palco Corner veste sempre in maniera bizzarra ed eccentrica, particolari del suo stile sono il trucco come il rossetto e l'eyeliner nero.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni (2004-2011)[modifica | modifica wikitesto]

L'esordio musicale di Corner sotto il nome IAMX avviene nel 2004 con l'uscita dell'EP Your Joy Is My Low, a cui ha fatto seguito nello stesso anno l'album di debutto Kiss + Swallow, caratterizzato da sonorità influenzate dalla musica electro degli anni ottanta.[4] Il secondo album The Alternative è stato pubblicato nel mese di aprile del 2006 in Europa e tra ottobre e novembre 2007 nel Regno Unito e in Irlanda. Dal 2006 al 2010 Corner si è esibito dal vivo accompagnato da Dean Rosenzweig alla chitarra, Janine Gezang alla tastiera/sintetizzatore/basso, Tom Marsh alla batteria e Sue Denim alla seconda voce.

Nel 2009 è stata la volta del terzo album Kingdom of Welcome Addiction, caratterizzato da sonorità vicine all'elettropop,[5] mentre l'anno dopo è uscito l'album di remix Dogmatic Infidel Comedown OK, che ha coinvolto numerosi artisti selezionati da IAMX per creare nuove versioni dei brani di Kingdom of Welcome Addiction.[6] Nel 2011 è uscito il quarto album Volatile Times.

The Unified Field e la crisi (2012-2013)[modifica | modifica wikitesto]

Dopo vari mesi di tour e partecipazioni ai festival europei, Corner è partito per la California, dove ha cominciato a scrivere materiale per il quinto album, provvisoriamente battezzato IAMX5. Tornato a Berlino, ha contattato il produttore Jim Abbiss convuncendolo a lavorare con lui e contemporaneamente ha lanciato una campagna di crowdfunding su PledgeMusic, attraverso il quale i fan hanno potuto preordinare l'album e acquistare varie memorabilia. La suddetta iniziativa ha riscosso molto successo, tanto che il risultato finale è stato pari all'816% della somma inizialmente stimata. A fine 2012 è stato pubblicato il doppio singolo The Unified Field/Quiet the Mind, che hanno anticipato l'album The Unified Field, uscito nel marzo 2013.

Corner è poi partito in tour, toccando prima alcuni paesi europei e poi dirigendosi nell'America del Nord, dove ha tenuto concerti in tutte le città più importanti. Tornato in Europa, dopo una breve pausa ha ripreso ad esibirsi ma ha cominciato ad avere problemi di insonnia cronica e nel mese di luglio è stato costretto al ricovero e ad annullare tutti gli impegni fino a nuovo annuncio.[7]

La rinascita con Metanoia (2015-2016)[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un periodo di silenzio durante il quale Corner si è trasferito a Los Angeles al fine di cominciare un percorso di guarigione, il 2 ottobre 2015 è uscito il sesto album Metanoia, composto da undici brani caratterizzati da sonorità più scarne ed elettroniche.[8] Pur non essendo un vero e proprio concept album, Corner ha descritto il progetto come «la storia letterale della mia rinascita psicologica: il viaggio del crollo e poi della svolta».[9]

L'album è stato acclamato dalla critica, che ne ha elogiato la qualità compositiva al punto da definirlo uno dei capolavori nella discografia dell'artista.[8][10][11][12] Per la sua promozione sono stati estratti i singoli Happiness, Oh Cruel Darkness Embrace Me e North Star nonché un'estesa tournée mondiale svoltasi a cavallo tra la fine del 2015 e la metà del 2016. Successivamente è uscita la raccolta Everything Is Burning (Metanoia Addendum), contenente remix di brani di Metanoia e sette inediti.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Album di remix[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

EP[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giulia Quaranta, IAMX, su Ondarock. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  2. ^ (ES) El poderoso electro-rock de IAMX conquista Madrid, su Europa Press, 30 ottobre 2011. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) Neil Z. Yeung, IAMX, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  4. ^ (EN) Joshua Glazer, Kiss + Swallow, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 ottobre 2023.
  5. ^ (EN) Mark Morton, Kingdom of Welcome Addiction, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 9 ottobre 2023.
  6. ^ (EN) Dom Smith, IAMX to release remix album, su Soundsphere, 24 febbraio 2010. URL consultato il 15 ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2012).
  7. ^ Fabio Pozzi, IAMX - Metanoia: l'intervista a Chris Corner, su Indie-eye, 16 novembre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  8. ^ a b (EN) Kelsey Grace, IAMX – Metanoia, su ReGen Magazine, 11 aprile 2016. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  9. ^ (EN) Interview with Chris Corner/IAMX, su AlterNation, 24 giugno 2016. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  10. ^ (EN) Rafi Shlosman, IAMX - Metanoia (Album Review), su Cryptic Rock, 2 ottobre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  11. ^ Giulia Quaranta, IAMX - Metanoia, su Ondarock, 19 ottobre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  12. ^ (EN) CD Review: IAMX - Metanoia, su Reflections of Darkness, 16 novembre 2015. URL consultato il 15 ottobre 2023.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN121317017 · ISNI (EN0000 0000 0925 5211 · Europeana agent/base/75610 · BNF (FRcb145947726 (data)
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