Hugo Folch de Cardona

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Ugo II
prima Visconte di Cardona
poi conte di Cardona
Stemma
Stemma
In carica1334 - 1357
1357 - 1400
PredecessoreUgo I
SuccessoreGiovanni Raimondo I
Nome completoUgo di Cardona
Altri titoliVisconte di Vilamur e Barone di Bellpuig
Nascita1328 circa
Morte1400 circa
DinastiaFolch de Cardona
PadreUgo I
MadreBeatrice di Anglesola
ConsorteBianca d'Aragona
Beatrice di Luna e di Xèrica
Isabella di Aragona
FigliBeatrice, di primo letto
Giovanni Raimondo e
Elsa, di secondo letto

Hugo II Folch de Cardona (in catalano Hug II de Cardona Anglesola; 1328 circa – 1400 circa), fu, prima Visconte di Cardona, dal 1334, sino al 4 dicembre 1357, giorno in cui fu promosso primo conte di Cardona, Barone di Bellpuig, dal 1381 e Visconte di Vilamur, dal 1386, sino alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Ugo era il figlio primogenito del Conte di Empúries, Visconte di Cardona e primo Barone di Guadalest, Ugo I di Cardona e di sua moglie, Beatrice d'Anglesola[1], figlia del signore di Bellpuig, Guglielmo d'Anglesola[2], e, secondo ma che secondo alcune fonti era la sorella del Visconte di Vilamur, Raimondo II[3].
Ugo I di Cardona era l'unico figlio legittimo del conte di Visconte di Cardona, Raimondo VI e, secondo la Crónica del rey don Fernando IV, di sua moglie, Maria Alfonso de Haro[4], figlia di Juan Alfonso de Haro, Signore di Los Cameros e della moglie, Constanza Alfonso de Meneses[5].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di Ugo si hanno notizie molto scarse.
Dopo la morte di suo padre, Ugo I, che avvenne, verso il 1334[1], Ugo gli succedette come Ugo II, Visconte di Cardona[6].

Ugo fu cortigiano del re della corona d'Aragona, Pietro IV detto il Cerimonioso, partecipando alla guerra contro il re di Maiorca, Giacomo III di Maiorca, detto il Temerario, distinguendosi nella difesa della Cerdagna[3].
Poi, tra il 1353 e il 1354, partecipò anche alla campagna di Sardegna[3], dove Pietro IV, alleato di Venezia, con una spedizione navale, il 29 agosto 1353[7] sbaragliò la flotta genovese nella battaglia di Porto Conte vicino ad Alghero[7].

Per questa fedeltà il re lo innalzò al titolo di Conte di Cardona, il 4 dicembre 1357[6], mentre secondo altre fonti questa promozione avvenne nel 1375[3].

Pur essendo consigliere del re Pietro IV, fu in ottimi rapporti, col marchese di Tortosa, Ferdinando Alfonso di Aragona[3], fratellastro di Pietro, dopo che era tornato dall'esilio[8] nel regno di Castiglia.

Dopo che il re di Castiglia, Pietro I il Crudele, nel 1356, aveva tentato di riprendersi i territori murciani ceduti al regno di Valencia, la guerra, tra Aragona e Castiglia, esplose, dopo l'occupazione di Tarragona, da parte di Pietro I, nel 1357, ed è conosciuta come guerra dei due Pietri; Ugo II prese parte attivamente alla difesa dei confini della corona d'Aragona[3].

Ugo incrementò i propri titoli, divenendo Barone di Bellpuig, nell 1381 e Visconte di Vilamur, nel 1386, alla morte dello zio materno, Raimondo II d'Anglesola[3].

Il legame tra Ugo II e la famiglia reale si era rafforzato, in seguito al matrimonio con Bianca[3], cugina prima di Pietro IV[9] e a quello con Isabella di Aragona, nipote di Pietro IV[10].
In seguito alla morte di Pietro IV, avvenuta nel 1387, il legame fu ottimo anche col suo successore, Giovanni I[3].

Non si conosce la data esatta della morte di Ugo II, che avvenne, verso il 1400[6].
Nei titoli di conte di Cardona e Visconte di Vilamur gli succedette il figlio maschio, Giovanni Raimondo[6].

Matrimoni e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ugo II contrasse tre matrimoni[6]:

Secondo altre fonti, Ugo II ebbe almeno altri due figli maschi:

    • Hugo de Cardona, morto nel 1410, barone di Bellpuig, marito della baronessa Francesca de Pinós.
    • Antonio de Cardona, Barone di Giuliana e Viceré di Sicilia dal 1416 al 1419, morto nel 1439, da cui discesero i Conti di Collesano ed i Conti di Reggio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Edward Armstrong, L'Italia al tempo di Dante, in "Storia del mondo medievale", vol. VI, 1999, pp. 235–296
  • Romolo Caggese, Italia,1313-1414, in "Storia del mondo medievale", vol. VI, 1999, pp. 297–331
  • Hilda Johnstone, Francia: gli ultimi capetingi, in "Storia del mondo medievale", vol. VI, 1999, pp. 569–607

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Cardona Successore
Hugo I 1334-1400 Giovanni Raimondo I