Honey Boy

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Honey Boy
Logo del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2019
Durata94 min
Rapporto2,39:1
Generedrammatico
RegiaAlma Har'el
SceneggiaturaShia LaBeouf
ProduttoreBrian Kavanaugh-Jones, Christopher Legget, Daniela Taplin Lundberg
Casa di produzioneAutomatik, Stay Gold Features, Delirio Films
Distribuzione in italianoAdler Entertainment
FotografiaNatasha Braier
MontaggioDominic LaPerriere, Monica Salazar
MusicheAlex Somers
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Honey Boy è un film del 2019 diretto da Alma Har'el, al suo esordio alla regia.

La sceneggiatura è stata scritta da Shia LaBeouf come parte del suo percorso riabilitativo;[1] essa narra della sua infanzia e del controverso rapporto con il padre.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005, Otis Lort è una star del cinema che soffre di alcolismo. Dopo un incidente d'auto e uno scontro con la polizia, viene costretto ad andare in riabilitazione. La dottoressa Moreno, sua consigliere, gli dice che, nel caso dovesse lasciare la struttura prima che lo dichiarino ufficialmente pronto, il tribunale lo manderà in prigione per i suoi reati violenti. Poi cerca di convincere Otis che soffre di disturbo da stress post-traumatico; lui nega ripetutamente, ma la dottoressa lo incoraggia a rielaborare il suo passato travagliato attraverso la terapia dell'esposizione. Inizialmente riluttante, trovando il procedimento inutile, l'uomo inizia a ricordare la sua infanzia.

Nel 1995, Otis lavora come attore bambino e sul set viene spesso accompagnato da suo padre James, un ex clown da rodeo. James è un ex alcolizzato, ma l'astinenza lo rende costantemente nervoso, maniacale e aggressivo; i due vivono in uno squallido motel e Otis viene iscritto nel programma del Grande Fratello per volere della madre, nonostante la gelosia di James. In un'occasione, Otis chiede a James il permesso di andare a vedere una partita di baseball con Tom, uno dei membri del programma; James invita l'uomo per un barbecue, salvo poi gettarlo in una piscina e minacciarlo violentemente. Quando a Otis viene offerta una parte in un film che sarà girato in Canada, è costretto a fare da intermediario a una discussione tra i genitori, in quanto James non può accompagnarlo essendo registrato come molestatore sessuale.

Attraverso ulteriori flashback si scopre che James ha iniziato a bere a causa degli abusi subiti dalla matrigna e in un'occasione, dopo essersi ubriacato, cercò di violentare una donna, evento che l'ha portato a essere registrato come molestatore sessuale. James tormenta Otis costringendolo a ripetere più volte le sue scene e urlando contro i vicini per ottenere silenzio, finché Otis non gli rinfaccia di essere lui al comando, in quanto è lui che procura i soldi con cui mantenersi e nessuno assumerebbe James a causa delle denunce passate. Durante un litigio, James colpisce Otis e va a comprare della droga, mentre Otis passa la notte con una ragazza che vive nello stesso motel. Il giorno dopo vengono svegliati da James e la ragazza se ne va dopo averlo schiaffeggiato; padre e figlio vanno a fumare cannabis, trovando brevemente una connessione emotiva.

Intanto, nel presente, Otis impara a lavorare per controllare i suoi problemi di rabbia. Rivisita il motel della sua infanzia e immagina di conversare con il padre, dicendogli che vuole fare un film su di lui.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Shia LaBeouf ha scritto la sceneggiatura del film basandosi sulla sua infanzia.[2][3] Il titolo Honey Boy deriva dal soprannome della sua infanzia. Il nome del protagonista, Otis Lort, è un nome che LaBeouf aveva precedentemente usato come pseudonimo mentre lavorava alla sceneggiatura.[4] Shia ha scritto la sceneggiatura del film come parte del suo programma di riabilitazione.

A marzo 2018 è stata annunciata l'entrata nel cast del film di Lucas Hedges e LaBeouf, con Alma Har'el alla regia. Brian Kavanaugh-Jones, Daniela Taplin Lundberg, Christopher Leggett producono la pellicola sotto rispettivamente le loro Automatik, Stay Gold Features e Delirio Films, mentre Fred Berger è il produttore esecutivo. LaBeouf ha condiviso la sceneggiatura con Alma Har'el, un'amica e collaboratrice creativa, che ha deciso di voler dirigere il film. Ad aprile 2018 Noah Jupe è entrato nel cast del film, mentre a maggio si sono uniti Clifton Collins Jr., Maika Monroe, Natasha Lyonne, Martin Starr, Byron Bowers e Laura San Giacomo, e a giugno è stata la volta di FKA Twigs.

Mentre Shia LaBeouf interpreta suo padre, Lucas Hedges interpreta l'attore durante il periodo in cui debuttò nella serie televisiva Even Stevens.[5] Noah Jupe invece interpreta l'attore nel periodo dell'infanzia.[6] Alla domanda su come realizzare un film basato sulla sua sceneggiatura abbia influenzato la sua riabilitazione, LaBeouf ha detto:[7]

«È strano ossessionarsi al tuo dolore, ricavarne un prodotto e sentirsi in colpa per averlo fatto. Mi è sembrato molto egoista. Tutta questa faccenda è sembrata molto egoista. Non ho mai pensato 'Oh, sto andando ad aiutare delle cazzo di persone'. Non era il mio obiettivo. Stavo cadendo a pezzi»

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese sono iniziate nel mese di maggio del 2018 a Los Angeles, California, e sono durate 19 giorni.[8]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato al Sundance Film Festival il 25 gennaio 2019[9], ed è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi da Amazon Studios l'8 novembre dello stesso anno. In Italia, il film è stato presentato in anteprima nel corso della Festa del Cinema di Roma 2019[10]. Il film sarebbe dovuto uscire al cinema il 5 marzo per la Adler Entertainment, ma la sua uscita è stata rinviata a data da destinarsi a causa della pandemia di coronavirus.[11][12]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mia Galuppo, Shia LaBeouf on Writing Biopic ‘Honey Boy’: “I Was Falling Apart”, su hollywoodreporter.com, The Hollywood Reporter, 26 gennaio 2019. URL consultato il 1º aprile 2022.
  2. ^ (EN) First pictures emerge of Shia LaBeouf playing his own father in Shia LaBeouf biopic, su The Independent, 2 giugno 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  3. ^ (EN) Here’s Shia LaBeouf playing his own father in new biopic Honey Boy, su Consequence of Sound, 1º giugno 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  4. ^ Filmstarts, "Honey Boy": "A Quiet Place"-Nachwuchsstar spielt jungen Shia LaBeouf in dessen autobiografischem Drama, su FILMSTARTS.de. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  5. ^ (EN) Anita Busch, Anita Busch, Shia LaBeouf, Lucas Hedges To Star In ‘Honey Boy’, su Deadline, 17 marzo 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  6. ^ (EN) 'A Quiet Place' Actor Noah Jupe to Play Young Shia LaBeouf in 'Honey Boy', su The Hollywood Reporter. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  7. ^ Shia LaBeouf on Writing Biopic 'Honey Boy': "I Was Falling Apart, su hollywoodreporter.com.
  8. ^ (EN) Dave McNary, Dave McNary, Maika Monroe Joins Shia LaBeouf’s Drama ‘Honey Boy’, su Variety, 24 maggio 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  9. ^ (EN) Peter Debruge, Peter Debruge, Sundance Film Festival Unveils 2019 Features Lineup, su Variety, 28 novembre 2018. URL consultato il 17 gennaio 2019.
  10. ^ Recensione Honey Boy, su asburymovies.it. URL consultato il 21 aprile 2022.
  11. ^ Adler Entertainment | HONEY BOY, su adler-ent.com. URL consultato il 17 dicembre 2019.
  12. ^ Honey Boy - Film (2019), su ComingSoon.it. URL consultato il 25 gennaio 2020.
  13. ^ (EN) Once Upon A Time...In Hollywood Leads Chicago Film Critics Association 2019 Nominations, su chicagofilmcritics.org, 12 dicembre 2019. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  14. ^ (EN) Hilary Lewis, Gotham Awards: 'Marriage Story,' 'The Farewell,' 'Uncut Gems' Lead Nominations, su The Hollywood Reporter, 24 ottobre 2019. URL consultato il 25 ottobre 2019.
  15. ^ (EN) Zack Sharf, 2020 Independent Spirit Awards Nominees: 'Marriage Story,' 'Uncut Gems,' and More, su indiewire.com, 21 novembre 2019.
  16. ^ (EN) Critics' Choice Awards: 'The Irishman' Leads With 14 Nominations, su The Hollywood Reporter, 8 dicembre 2019. URL consultato l'8 dicembre 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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