Holidays on Ice

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Holidays on Ice
AutoreDavid Sedaris
1ª ed. originale1997
Genereraccolta di racconti
Sottogenerecomico
Lingua originaleinglese

«[...] non posso che consigliare uno dei tanti micidiali spettacolini che in questi giorni estorcono grida di pietà tra le pareti delle nostre scuole elementari.»

Holidays on Ice è una raccolta di brevi racconti scritti da David Sedaris. La prima edizione americana risale al 1997 e contiene sei racconti, mentre la prima edizione italiana è del 2003 e contiene solamente quattro racconti. Tema centrale della raccolta sono le festività natalizie, analizzate con spirito dissacrante e spietato umorismo nero.

Racconti presenti nell'edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Dinah, la zoccola di Natale[modifica | modifica wikitesto]

Sedaris racconta di una nottata insieme alla sorella Lisa nel tentativo di liberare una prostituta dal suo fidanzato violento.

Al centro della prima fila con Thaddeus Bristol[modifica | modifica wikitesto]

Un resoconto del pessimo spettacolo natalizio messo in scena dai bambini di una scuola elementare.

Tratto da una storia vera[modifica | modifica wikitesto]

Il produttore esecutivo di un'importante televisione, parlando dal pulpito di una chiesa, cerca di convincere i fedeli a dargli tutte le informazioni relative a una ragazza della loro comunità che ha una storia straziante da raccontare: intento del produttore è quello di costruire un programma televisivo intorno a questa disgraziata vicenda.

Natale significa dare[modifica | modifica wikitesto]

Due famiglie di vicini benestanti rivaleggiano in una gara di generosità durante le festività.

Racconti non presenti nell'edizione italiana (ma presenti in "Ciclopi")[modifica | modifica wikitesto]

SantaLand diaries[modifica | modifica wikitesto]

Sedaris racconta della sua esperienza di lavoro come elfo presso un centro commerciale Macy's.

Season's greetings to our friends and family!!![modifica | modifica wikitesto]

Una lettera di Natale scritta dalla signora Dunbar, matriarca del clan Dunbar.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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