Hertha Berliner Sport-Club

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Hertha BSC
Calcio
Die Alte Dame (La Vecchia Signora)[1]
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Bianco, blu
Inno Nur nach Hause gehn wir nicht
Frank Zander
Dati societari
Città Berlino
Nazione Bandiera della Germania Germania
Confederazione UEFA
Federazione DFB
Campionato 2. Bundesliga
Fondazione 1892
Proprietario Bandiera degli Stati Uniti 777 Partners
Presidente carica vacante
Allenatore Bandiera dell'Ungheria Pál Dárdai
Stadio Olympiastadion
(74 500 posti)
Sito web www.herthabsc.de
Palmarès
Campionato tedescoCampionato tedesco Coppa di Lega tedescaCoppa di Lega tedesca
Titoli di Germania 2
Titoli nazionali 3 Bundesliga 2
Trofei nazionali 2 Coppa di Lega tedesca
Trofei internazionali 4 Coppa Intertoto
Si invita a seguire il modello di voce

L'Hertha Berliner Sport-Club, noto semplicemente come Hertha BSC e in Italia come Hertha Berlino, è una società calcistica tedesca con sede a Berlino, nel distretto Charlottenburg-Wilmersdorf. Nella stagione 2023-2024 milita nella Zweite Bundesliga.

L'Hertha Berlino è stato uno dei club fondatori della DFB (Deutscher Fussball Bund) a Lipsia nel 1900. A livello nazionale vanta la vittoria di 2 campionati, di 2 Coppe di Lega tedesche (2001 e 2002), mentre a livello internazionale si è aggiudicata 4 Coppe Piano Karl Rappan negli anni '70 del XX secolo. Nel 1993 la squadra riserve dell'Hertha, l'Hertha BSC II, raggiunse inaspettatamente la finale di Coppa di Germania (unica squadra riserve tedesca a riuscire nell'impresa), dove fu sconfitta per 1-0 dal Bayer Leverkusen, squadra di Bundesliga.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dagli esordi alla seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Il club viene fondato il 25 luglio 1892 come BFC Hertha 92 da Fritz e Max Linder insieme a Otto e Willi Lorenz nel quartiere popolare Gesundbrunnen; il nome viene preso da una nave a vapore sulla quale Fritz Linder aveva viaggiato in una gita con il padre. La squadra adotta da subito le casacche bianche e blu, e nel 1905 vince la finale del campionato di Berlino; questo risultato la qualifica per il campionato nazionale, dove viene sconfitta in semifinale dai futuri campioni del Lipsia.

Gli anni venti iniziano con la fusione con il BSC Berlin, mentre tra il 1926 e il 1931 il club arriva per sei volte consecutive a disputare la finale nazionale. Se le prime quattro partite vengono tutte perse, nel 1930 e nel 1931 arrivano invece due titoli; la squadra, con in campo anche Johannes Sobek, sconfigge nelle finali prima l'Holstein Kiel, poi il Monaco 1860. In questi anni viene costruito il Plumpe, inoltre nasce la rivalità con il Tennis Borussia Berlin, il club preferito della bohème berlinese.

Un cambiamento si verifica in Germania nel 1933, quando il campionato viene riorganizzato dalle autorità naziste che nel frattempo hanno preso il controllo del Paese. L'Hertha gioca così nella Gauliga Berlin-Brandenburg, campionato che riesce a vincere nel 1935, nel 1937 e nel 1944; negli stessi anni la squadra partecipa anche alla fase nazionale, raggiungendo come miglior risultato i quarti nell'ultima di queste stagioni.

Dopo la guerra[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine della seconda guerra mondiale gli Alleati sciolgono tutte le associazioni sportive, e il club viene ricostituito nel 1945 come SG Gesundbrunnen, per riprendere la vecchia denominazione solo nel 1949. Le tensioni tra gli Alleati e i sovietici, che culmineranno successivamente con la costruzione del Muro di Berlino, rendono ben presto impossibile la vita in città. Al club viene negata la possibilità di giocare con squadre della Germania Est, così nel 1950 la squadra viene ammessa all'Oberliga Berlin, una delle cinque massime divisioni della Germania Ovest. L'Hertha vince questo campionato nel 1957, nel 1961 e nel 1963, ma a livello nazionale, alla pari di tutte le squadre dell'ex capitale tedesca, non riesce ad ottenere risultati significativi in questo periodo.

Bundesliga[modifica | modifica wikitesto]

Una fase di Hertha-Juventus in Coppa delle Fiere 1969-70

Nel 1963 nasce la Bundesliga e l'Hertha, in qualità di campione in carica di Berlino, è una delle sedici squadre ammesse. Si trasferisce a giocare all'Olympiastadion, e nelle prime due stagioni ottiene due quattordicesimi posti. Però, nel 1965 il club viene scoperto a pagare irregolarmente alcuni dei suoi calciatori, e si vede così privato della licenza[2], venendo quindi retrocesso nella nuova Regionalliga Berlin.

L'Hertha ritorna a giocare in Bundesliga dopo tre anni, e conclude il campionato 1969-1970 al terzo posto; in questa stagione, inoltre, partecipa alla Coppa delle Fiere 1969-1970 dove elimina anche la Juventus prima di venir sconfitto ai quarti dall'Inter. Un altro terzo posto arriva nella stagione successiva, quando la squadra è però coinvolta in uno scandalo calcistico; questo porta alla squalifica di diversi tesserati, ma lascia inalterato il risultato del campo. In questo modo i tedeschi possono partecipare alla prima edizione della Coppa UEFA, dove vengono eliminati nel secondo turno dal Milan.

L'Hertha, con in campo anche Erich Beer, si classifica al secondo posto nel campionato 1974-1975, il miglior risultato di sempre in Bundesliga. Nella stagione successiva in Coppa UEFA i tedeschi vengono eliminati sempre al secondo turno dall'Ajax, e intanto viene decisa la vendita del Plumpe, evento che permette di rimettere in ordine i conti. L'Hertha raggiunge per due volte la finale della Coppa nazionale nelle edizioni 1976-1977 e 1978-1979, pur venendo sconfitto prima dal Colonia, poi dal Fortuna Düsseldorf. In quest'ultima stagione il club ottiene un buon traguardo nella Coppa UEFA, quando gioca la semifinale; è qui sconfitto dagli jugoslavi della Stella Rossa.

Intanto però la squadra stava scivolando nella parte bassa della graduatoria, fino a retrocedere al termine del campionato 1979-1980. L'Hertha torna nuovamente in Bundesliga nella campionato 1982-1983, ma dopo cinque anni si ritrova a giocare nell'Oberliga Berlin, ora terza serie nazionale. La Bundesliga viene riconquistata brevemente nella stagione 1990-1991, ma intanto cominciano a manifestarsi problemi di natura economica.

Il club gioca nel massimo campionato con una certa stabilità dal 1997; questo grazie anche ad una politica societaria, che ha consentito alla squadra di sfruttare a pieno il settore giovanile, lanciando talenti come Sebastian Deisler e Marcelinho, quest'ultimo nominato calciatore tedesco dell'anno nel 2005. In questo periodo l'Hertha termina il campionato 1998-1999 al terzo posto, e questo risultato consente ai tedeschi di partecipare alla Champions League; qui, dopo aver incontrato il Milan nella prima fase a gruppi viene eliminato nella seconda. In questi anni la squadra vince per due volte la Coppa di Lega tedesca, nel 2001 e nel 2002, e si qualifica quasi sempre alla Coppa UEFA, pur senza percorrere molta strada. Nella stagione 2008-2009 Il club rimane in corsa per il titolo fino al penultimo turno, ma conclude il torneo al quarto posto; una nuova retrocessione al secondo livello avviene però solo un anno dopo.

Gli anni duemiladieci sono caratterizzati da frequenti cambi di categoria: la squadra vince la Zweite Bundesliga 2010-2011, però dopo una sola stagione, durante la quale si è seduto in panchina anche Otto Rehhagel, viene retrocessa dopo aver perso il play-out contro il Fortuna Düsseldorf. Una nuova promozione si verifica poi nella stagione 2012-2013 con allenatore Jos Luhukay. Tornato in Bundesliga l'Hertha conclude la stagione all'undicesimo posto, ottenendo una salvezza tranquilla. Nella stagione seguente la salvezza arriva solo all'ultima giornata grazie alla differenza reti. Nella stagione 2015-2016 la squadra ottiene il miglior piazzamento dal 2009, concludendo settima e qualificandosi per l'Europa League. Nonostante l'eliminazione al terzo turno preliminare per mano dei danesi del Brondby, la stagione seguente l'Hertha riesce a migliorare il piazzamento della stagione precedente, concludendo al sesto posto.

Nella stagione 2021-2022, dopo una serie di piazzamenti nella seconda metà della classifica, l'Hertha si qualifica per lo spareggio contro l'Amburgo, terzo classificato in Zweite Bundesliga, ottenendo la permanenza in massima divisione ribaltando la sconfitta dell'andata per un totale di 2-1. Nel novembre 2022 la società 777 Partners (già proprietaria di Vasco da Gama, Genoa, Red Star, Standard Liegi e Siviglia) diviene socia di maggioranza del club.[3] Nell'annata 2022-2023 l'Hertha, a causa di un pessimo rendimento, retrocede con una giornata d'anticipo in Zweite Bundesliga, dieci anni dopo l'ultima promozione in massima divisione.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Hertha Berliner Sport-Club
  • 1892: fondazione del club
  • 1902-03 ·
  • 1903-04 ·
  • 1904-05 ·
  • 1905-06 · Semifinalista nel campionato nazionale.
  • 1906-07 ·
  • 1907-08 ·
  • 1908-09 ·
  • 1909-10 ·

  • 1910-11 ·
  • 1911-12 ·
  • 1912-13 ·
  • 1913-14 ·
  • 1915-16
  • 1916-17
  • 1917-18
  • 1918-19
  • 1919-20 ·

  • 1920-21 ·
  • 1921-22 ·
  • 1922-23 ·
  • 1923-24 ·
  • 1924-25 · Semifinalista nel campionato nazionale.
  • 1925-26 · Finalista nel campionato nazionale.
  • 1926-27 · Finalista nel campionato nazionale.
  • 1927-28 · Finalista nel campionato nazionale.
  • 1928-29 · Finalista nel campionato nazionale.
  • 1929-30 · Bandiera della GermaniaCampione di Germania (1º titolo).

  • 1930-31 · Bandiera della GermaniaCampione di Germania (2º titolo).
  • 1931-32 ·
  • 1932-33 · Eliminato negli ottavi di finale della fase nazionale.
  • 1933-34 · 2º in Gauliga Berlin-Brandenburg
  • 1934-35 · 1º in Gauliga Berlin-Brandenburg
2º nel gruppo A
  • 1935-36 · 3º in Gauliga Berlin-Brandenburg
  • 1936-37 · 1º in Gauliga Berlin-Brandenburg
3º nel gruppo B
  • 1937-38 · 2º in Gauliga Berlin-Brandenburg
  • 1938-39 · 2º in Gauliga Berlin-Brandenburg
  • 1939-40 · 5º in Gauliga Berlin-Brandenburg gruppo A

  • 1940-41 · 2º in Gauliga Berlin-Brandenburg
  • 1941-42 · 3º in Gauliga Berlin-Brandenburg
  • 1942-43 · 3º in Gauliga Berlin-Brandenburg
  • 1943-44 · 1º in Gauliga Berlin-Brandenburg
Eliminato nei quarti di finale
  • 1944-45
  • 1945-46
  • 1946-47
  • 1947-48 ·
  • 1948-49 ·
  • 1949-50 · 10º in Oberliga Berlin.

  • 1950-51 · 3º in Oberliga Berlin.
  • 1951-52 · 4º in Oberliga Berlin.
  • 1952-53 13º in Oberliga Berlin.
Retrocesso
  • 1953-54
Promosso in Oberliga Berlin.
  • 1954-55 · 7º in Oberliga Berlin.
  • 1955-56 · 10º in Oberliga Berlin.
  • 1956-57 · 1º in Oberliga Berlin.
4º nel gruppo 2
  • 1957-58 · 6º in Oberliga Berlin.
  • 1958-59 · 3º in Oberliga Berlin.
  • 1959-60 · 2º in Oberliga Berlin.

4º nel gruppo 2
  • 1961-62 · 2º in Oberliga Berlin.
  • 1962-63 · 1º in Oberliga Berlin.
3º nel gruppo 1
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Fiere.
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Fiere.
Retrocesso in Regionalliga Berlino
  • 1965-66 · 1º in Regionalliga Berlino.
  • 1966-67 · 1º in Regionalliga Berlino.
  • 1967-68 1º in Regionalliga Berlino.
Vince i play-off; Promosso in Bundesliga
Eliminato nei quarti della Coppa delle Fiere.

Eliminato nel secondo turno della Coppa delle Fiere.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Finalista nella DFB-Pokal.
Semifinalista nella Coppa UEFA.
Finalista nella DFB-Pokal.
Retrocesso in 2. Fußball-Bundesliga

Promosso in Bundesliga
Retrocesso in 2. Fußball-Bundesliga
Retrocesso in Oberliga Berlino
  • 1986-87 · 1º in Oberliga Berlino
  • 1987-88 1º in Oberliga Berlino.
Promosso in 2. Bundesliga
  • 1988-89 · 13º in 2. Bundesliga.
  • 1989-90 1º in 2. Fußball-Bundesliga.
Promosso in Bundesliga

Retrocesso in 2. Fußball-Bundesliga
Promosso in Bundesliga
Eliminato nella seconda fase a gruppi della Champions League.

Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Lega tedesca (1º titolo)
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Lega tedesca (2º titolo)
Eliminato negli ottavi della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nella fase a gruppi della Coppa UEFA.
Retrocesso in 2. Fußball-Bundesliga
Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.

  • 2010-11 1º in 2. Fußball-Bundesliga.
Promosso in Bundesliga
Retrocesso in 2. Fußball-Bundesliga
  • 2012-13 1º in 2. Fußball-Bundesliga.
Promosso in Bundesliga
terzo turno preliminare della Europa League
fase a gironi della Europa League

  • 2020-21 · 14° in Bundesliga.
  • 2021-22 · 16° in Bundesliga. Vince il playout.
  • 2022-23 · 18º in Bundesliga. Retrocesso in 2. Bundesliga.
  • 2023-24 in 2. Fußball-Bundesliga .

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il vecchio stemma, usato fino al 2012.

Colori[modifica | modifica wikitesto]

I colori della maglia dell'Hertha sono il bianco e il blu, che sono disposti a strisce verticali, i calzoncini sono bianchi, così come i calzettoni.

Simboli ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Stemma[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo dell'Hertha è composto da una bandiera divisa orizzontalmente a metà: quella superiore è blu, quella inferiore è bianca e ospita la scritta "Hertha BSC".

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Staff aggiornato al 7 gennaio 2024

Organigramma societario
Organigramma
  • Bandiera dell'Italia Antonio Cornacchia - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Carlo Vitella - Vice presidente
  • Bandiera dell'Italia Michele Russo - Amministratore delegato
  • Bandiera dell'Italia Marco Bonfitto - Amministratore delegato
  • Bandiera dell'Italia Gianfranco Messina - Direttore generale
  • Bandiera della Turchia Mesut Gündogan - Direttore sportivo

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Olimpico (Berlino).
Panoramica dell'Olympiastadion.

Dal 1963, anno d'istituzione della Bundesliga, e salvo qualche anno d'interruzione, il club disputa le proprie gare interne nell'Olympiastadion, che è capace di contenere 74.475 spettatori (secondo in Germania per capienza, dietro al Signal Iduna Park di Dortmund).

Costruito per ospitare le Olimpiadi del 1936, nella sua storia ha ospitato anche tre gare del campionato del mondo 1974 e sei di quello del 2006, inclusa la finale che ha visto l'Italia vincere il suo quarto mondiale. Si è giocata qui anche la finale della UEFA Champions League 2014-2015, vinta per 3-1 dal Barcellona sulla Juventus, e la finale di ritorno della Coppa UEFA 1985-1986: la partita venne vinta per 2-0 dal Colonia sul Real Madrid, ma gli spagnoli conquistarono il trofeo in virtù del 5-1 dell'andata.

Nella sua storia il club è stato legato anche ad un altro impianto, noto come Plumpe. Aperto nel 1924 fu abbandonato nel 1963 e demolito nel 1974.

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dello Hertha B.S.C..

Tutti gli allenatori a partire dal 1963, anno di nascita della Bundesliga[4]:

Allenatori
  • 1963-1964 Bandiera della Germania Josef Schneider
  • 1964-1965 Bandiera della Germania Josef Schneider (01 lug.-9 mar.)
    Bandiera della Germania Gerhard Schulte (17 gen.-30 giu.)
  • 1965-1966 Bandiera della Germania Gerhard Schulte
  • 1966-1973 Bandiera della Germania Fiffi Kronsbein
  • 1973-1974 Bandiera della Germania Fiffi Kronsbein (01 lug.-13 mar.)
    Bandiera della Germania Hans Eder (14 mar.-30 giu.)
  • 1974-1977 Bandiera della Germania Georg Keßler
  • 1977-1979 Bandiera della Germania Kuno Klötzer
  • 1979-1980 Bandiera della Germania Kuno Klötzer (01 lug.-27 ott.)
    Bandiera della Germania Hans Eder (28 ott.-26 dic.)
    Bandiera della Germania Fiffi Kronsbein (17 gen.-30 giu.)
  • 1980-1981 Bandiera della Germania Uwe Klimaschefski
  • 1981-1982 Bandiera della Germania Uwe Klimaschefski (01 lug.-09 dic.)
    Bandiera della Germania Georg Gawliczek (10 dic.-30 giu.)
  • 1982-1983 Bandiera della Germania Georg Gawliczek
  • 1983-1984 Bandiera della Germania Martin Luppen (01 lug.-25 mag.)
    Bandiera della Germania Hans Eder (26 mag.-30 giu.)
  • 1984-1985 Bandiera della Germania Uwe Kliemann
  • 1985-1986 Bandiera della Germania Uwe Kliemann (01 lug.-03 dic.)
    Bandiera della Germania Hans Eder (04 dic.-06 gen.)
    Bandiera della Germania Rudi Gutendorf (08 gen.-20 apr.)
    Bandiera della Germania Jürgen Sundermann (21 apr.-30 giu.)
  • 1986-1988 Bandiera della Germania Jürgen Sundermann
  • 1988-1989 Bandiera della Germania Jürgen Sundermann (01 lug.-12 ott.)
    Bandiera della Germania Werner Fuchs (13 ott.-30 giu.)
  • 1989-1990 Bandiera della Germania Werner Fuchs
  • 1990-1991 Bandiera della Germania Werner Fuchs (01 lug.-13 nov.)
    Bandiera dell'Ungheria Pál Csernai (14 nov.-12 mar.)
    Bandiera della Germania Peter Neururer (13 mar.-28 mag.)
    Bandiera della Germania Karsten Heine (28 mag.-30 giu.)
  • 1991-1992 Bandiera della Germania Bernd Stange
  • 1992-1993 Bandiera della Germania Bernd Stange (01 lug.-18 ago.)
    Bandiera della Germania Günter Sebert (21 ago.-30 giu.)
  • 1993-1994 Bandiera della Germania Günter Sebert (01 lug.-20 ott.)
    Bandiera della Germania Uwe Reinders (21 ott.-23 mar.)
    Bandiera della Germania Karsten Heine (24 mar.-30 giu.)
  • 1994-1995 Bandiera della Germania Karsten Heine
  • 1995-1996 Bandiera della Germania Karsten Heine (01 lug.-18 dic.)
    Bandiera della Germania Jürgen Röber (01 gen.-30 giu.)
  • 1996-2001 Bandiera della Germania Jürgen Röber
  • 2001-2002 Bandiera della Germania Jürgen Röber (01 lug.-06 feb.)
    Bandiera della Germania Falko Götz (06 feb.-30 giu.)
  • 2002-2003 Bandiera dei Paesi Bassi Huub Stevens
  • 2003-2004 Bandiera dei Paesi Bassi Huub Stevens (01 lug.-03 feb.)
    Bandiera della Germania Andreas Thom (04 dic.-21 dic.)
    Bandiera della Germania Hans Meyer (22 dic.-30 giu.)
  • 2004-2006 Bandiera della Germania Falko Götz
  • 2006-2007 Bandiera della Germania Falko Götz (01 lug.-09 apr.)
    Bandiera della Germania Karsten Heine (10 apr.-30 giu.)
  • 2007-2009 Bandiera della Svizzera Lucien Favre
  • 2009-2010 Bandiera della Svizzera Lucien Favre (01 lug.-27 set.)
    Bandiera della Germania Karsten Heine (28 set.-02 ott.)
    Bandiera della Germania Friedhelm Funkel (03 ott.-30 giu.)
  • 2010-2011 Bandiera della Germania Markus Babbel
  • 2011-2012 Bandiera della Germania Markus Babbel (01 lug.-18 dic.)
    Bandiera della Germania Rainer Widmayer (19 dic.-21 dic.)
    Bandiera della Germania Michael Skibbe (01 gen.-12 feb.)
    Bandiera della Germania René Tretschok (12 feb.-19 feb.)
    Bandiera della Germania Otto Rehhagel (19 feb.-30 giu.)
  • 2012-2014 Bandiera dei Paesi Bassi Jos Luhukay
  • 2014-2015 Bandiera dei Paesi Bassi Jos Luhukay (01 lug.-05 feb.)
    Bandiera dell'Ungheria Pál Dárdai (05 feb.-30 giu.)
  • 2015-2019 Bandiera dell'Ungheria Pál Dárdai
  • 2019-2020 Bandiera della Croazia Ante Čović (01 lug.-27 nov.)
    Bandiera della Germania Jürgen Klinsmann (27 nov.-11 feb.)
    Bandiera della Germania Alexander Nouri (11 feb.-08 apr.)
    Bandiera della Germania Bruno Labbadia (08 apr.-30 giu.)
  • 2020-2021 Bandiera della Germania Bruno Labbadia (01 lug.-24 gen.)
    Bandiera dell'Ungheria Pál Dárdai (24 gen.-30 giu.)
  • 2021-2022 Bandiera dell'Ungheria Pál Dárdai (01 lug.-29 nov.)
    Bandiera della Turchia Tayfun Korkut (29 nov.-13 mar.)
    Bandiera della Germania Felix Magath (13 mar.-30 giu.)
  • 2022-2023 Bandiera della Germania Sandro Schwarz (01 lug.-16 apr.)
    Bandiera dell'Ungheria Pál Dárdai (16 apr.-30 giu.)
  • 2023- Bandiera dell'Ungheria Pál Dárdai

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dello Hertha B.S.C..

Vincitori di titoli[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Germania Michael Preetz (1998-1999)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1929-1930, 1930-1931
2001, 2002
1989-1990, 2010-2011, 2012-2013

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1956-1957, 1960-1961, 1962-1963
  • Oberliga berlinese: 8
1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931, 1933
1934-1935, 1936-1937, 1943-1944
  • Campionato del Brandeburgo: 12
1906, 1915, 1917, 1918, 1925, 1926, 1927, 1928, 1929, 1930, 1931, 1933

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

1971, 1973, 1976, 1978

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

2017-2018
1999-2000, 2002-2003, 2004-2005, 2011-2012
2000, 2003, 2005
2005, 2006
2008

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1925-1926, 1926-1927, 1927-1928, 1928-1929, 1974-1975
Terzo posto: 1969-1970, 1970-1971, 1977-1978, 1998-1999
Semifinalista: 1905-1906, 1924-1925
Finalista: 1976-1977, 1978-1979
Semifinalista: 1963-1964, 1975-1976, 1980-1981, 2015-2016
Finalista: 2000
Secondo posto: 1980-1981 (girone Nord), 1981-1982, 1996-1997
Terzo posto: 1991-1992 (girone Nord)
Secondo posto: 1959-1960, 1961-1962
Semifinalista: 1978-1979
Semifinalista: 1964-1965
2007-2008

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Campionati nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Il club ha vinto per due volte il campionato tedesco, nel 1929-1930 e nella stagione successiva. Invece, il miglior risultato ottenuto dal club in Bundesliga è il terzo posto ottenuto nel campionato 1998-1999.

Dalla stagione 1949-1950 alla 2022-2023 compresa il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Bundesliga 40 1963-1964 2022-2023 53
Oberliga Berlin 13 1949-1950 1962-1963
2. Bundesliga 16 1980-1981 2023-2024 19
Regionalliga Berlino 3 1965-1966 1967-1968
2. Oberliga Berlin 1 1953-1954
Oberliga Berlin 2 1986-1987 1987-1988 2

Tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Nei tornei internazionali il club ha raggiunto come massimo traguardo la semifinale nella Coppa UEFA 1978-1979, dove è stato battuto dalla Stella Rossa. Notevole è anche il raggiungimento del secondo turno a gironi nell'unica partecipazione alla Champions League, nell'edizione 1999-2000.

Alla stagione 2019-2020 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League 1 1999-2000
Coppa UEFA/UEFA Europa League 11 1971-1972 2009-2010
Coppa Intertoto 1 2006
Coppa delle Fiere 4 1963-1964 1970-1971

Statistiche nelle competizioni UEFA[modifica | modifica wikitesto]

Tabella aggiornata alla fine della stagione 2017-2018.

Competizione Partecipazioni G V N P RF RS
UEFA Champions League 1 14 3 5 6 12 18
Coppa UEFA/UEFA Europa League 11 72 35 19 18 94 62
Coppa delle Fiere 4 16 8 3 5 20 19
Coppa Intertoto 1 2 1 1 0 2 0

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Hertha Berlino
Miglior vittoria in casa

Hertha Berlino - Borussia Dortmund 9-1 1969/70 8 aprile 1970[5]

Miglior vittoria in trasferta

Eintracht Francoforte - Hertha Berlino 0-5 1977/78 18 gennaio 1978

Peggior sconfitta in casa

Hertha Berlino - Amburgo 0-6 1979/80 5 aprile 1980

Peggior sconfitta in trasferta
Werder Brema - Hertha Berlino 6-0 1990/91 5 aprile 1991

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Rosa 2023-2024[modifica | modifica wikitesto]

Aggiornata al 8 novembre 2023.

N. Ruolo Calciatore
2 Bandiera della Slovacchia D Peter Pekarík
3 Bandiera dell'Uruguay D Agustín Rogel
5 Bandiera della Grecia C Andreas Bouchalakīs
6 Bandiera della Polonia D Michał Karbownik
7 Bandiera della Germania A Florian Niederlechner
8 Bandiera della Svezia C Bilal Hussein
9 Bandiera della Bosnia ed Erzegovina A Smail Prevljak
11 Bandiera della Germania C Fabian Reese
12 Bandiera della Germania P Tjark Ernst
15 Bandiera della Francia A Myziane Maolida
16 Bandiera dell'Inghilterra D Jonjoe Kenny
19 Bandiera della Tunisia C Jeremy Dudziak
20 Bandiera della Germania D Marc-Oliver Kempf
21 Bandiera dell'Angola D Anderson Lucoqui
22 Bandiera della Germania C Marten Winkler
24 Bandiera della Germania C Bence Dárdai
N. Ruolo Calciatore
25 Bandiera della Svizzera A Haris Tabaković
26 Bandiera della Danimarca A Gustav Christensen
27 Bandiera dell'Ungheria A Palkó Dárdai
28 Bandiera della Francia A Kélian Nsona
30 Bandiera della Francia C Ibrahim Maza
31 Bandiera della Germania D Márton Dárdai
33 Bandiera della Germania C Robert Kwasigroch
34 Bandiera dei Paesi Bassi D Deyovaisio Zeefuik
35 Bandiera della Germania P Marius Gersbeck
37 Bandiera della Germania D Toni Leistner
39 Bandiera della Germania A Derry Scherhant
40 Bandiera della Germania A Luca Wollschläger
41 Bandiera della Germania D Pascal Klemens
43 Bandiera della Germania P Tim Goller
44 Bandiera della Germania D Linus Gechter
48 Bandiera della Germania C Mesut Kesik

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dario Guglielmi, I soprannomi delle squadre della Fußball-Bundesliga, su paneecalcio.com, 21 febbraio 2014. URL consultato l'11 agosto 2021 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2021).
  2. ^ Tasmania Berlin: la miglior pessima annata, in lacrimediborghetti.com. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2015).
  3. ^ I proprietari del Genoa acquistano l'Hertha Berlino - Sport, su Agenzia ANSA, 24 novembre 2022. URL consultato il 24 novembre 2022.
  4. ^ Hertha Berlino » Storia Allenatore, in calcio.com. URL consultato l'8 agosto 2020.
  5. ^ Statistiche Bundesliga, su resultsfromfootball.com, ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2007).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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