Hernán Crespo

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Hernán Crespo
Crespo in azione al Parma nel 1999
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 183 cm
Peso 78 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Squadra Al-Ain
Termine carriera 2 febbraio 2012 - giocatore
Carriera
Giovanili
1991-1993River Plate
Squadre di club1
1993-1996River Plate62 (24)
1996-2000Parma116 (62)[1]
2000-2002Lazio54 (39)
2002-2003Inter18 (7)
2003-2004Chelsea19 (10)
2004-2005Milan28 (10)
2005-2006Chelsea30 (10)
2006-2009Inter63 (20)
2009-2010Genoa16 (5)
2010-2012Parma46 (10)
Nazionale
1996Bandiera dell'Argentina Argentina olimpica6 (6)
1995-2007Bandiera dell'Argentina Argentina64 (35)
Carriera da allenatore
2014-2015ParmaPrimavera
2015-2016Modena
2019Banfield
2020-2021Defensa y Justicia
2021San Paolo
2022-2023Al-Duhail
2023-Al-Ain
Palmarès
 Olimpiadi
Argento Atlanta 1996
 Coppa America
Argento Venezuela 2007
 Confederations Cup
Argento Arabia Saudita 1995
 Giochi panamericani
Oro Mar del Plata 1995
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'8 novembre 2023

Hernán Jorge Crespo (Florida, 5 luglio 1975[2]) è un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo attaccante, tecnico dell'Al-Ain.

In carriera ha vinto a livello nazionale due campionati argentini di Apertura (1993, 1994), una Coppa Italia (1998-1999), cinque Supercoppe italiane (1999, 2000, 2004, 2006, 2008), una Premier League (2005-2006), un Community Shield (2005) e tre campionati italiani (2006-2007, 2007-2008, 2008-2009), mentre a livello internazionale ha conquistato una Coppa Libertadores (1996) e una Coppa UEFA (1998-1999). Con la nazionale maggiore ha disputato una Coppa re Fahd (1995), tre campionati mondiali (1998, 2002 e 2006) e una Coppa America (2007); inoltre con quella olimpica ha preso parte ad un'edizione dei Giochi panamericani (1995), vincendola, e ad una dei Giochi olimpici estivi (1996).

Considerato uno dei migliori attaccanti della sua epoca[3][4], a livello individuale si è laureato una volta come miglior marcatore del campionato argentino di Clausura (1994) e della Serie A (2000-2001) e due volte come capocannoniere della Coppa Italia (1998-1999 e 2006-2007). Con la nazionale olimpica è stato anche il miglior marcatore dei Giochi olimpici estivi del 1996 (titolo condiviso con Bebeto). Inoltre è stato inserito da Pelé nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Crespo a Chiavari nel 2016

Ha finito la scuola nel collegio La Salle. Originario di Florida, è sposato e ha tre figlie. Conclusa la carriera da calciatore ha deciso di vivere a Parma con la famiglia, dichiarando che la città rappresenta gran parte della propria vita.[5]

Dal 2013 al 2014 è stato commentatore per i canali italiani Fox Sports e Fox Sports Plus; nel 2018 è su DAZN, nuova piattaforma che trasmette alcune partite della Serie A.

In attività era soprannominato Valdanito[6] per la somiglianza con l'ex nazionale argentino Jorge Valdano.[7]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Molto abile nel colpo di testa e nel gioco acrobatico,[8][9] era un attaccante dotato di grande fiuto del gol[10] e capace di realizzare reti di pregevole fattura.[9][11] Tecnicamente dotato,[12] sapeva rendersi utile anche senza segnare, grazie a velocità, spirito di squadra e intelligenza tattica.[13]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

River Plate[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nel settore giovanile del River Plate, esordì tra i professionisti nella stagione 1993-1994. Con la maglia del River Plate giocò dal 1993 al 1996 vincendo due campionati argentini di Apertura, nel 1993, nel 1994 e laureandosi capocannoniere del torneo di Clausura nel 1994. La consacrazione arrivò nel 1996 quando da titolare vinse la Coppa Libertadores, affermandosi come uno dei migliori talenti della sua generazione.

Parma[modifica | modifica wikitesto]
Crespo in azione con la maglia parmense nel 1996

Nell'agosto dello stesso anno fu acquistato dal Parma per 8 miliardi di lire (pari a circa 4 milioni di euro).[14] Il 20 ottobre debuttò nel campionato italiano, contro il Perugia e la settimana seguente segnò la sua prima rete in campionato nella sconfitta per 3-1 in casa dell'Inter.[15] L'esordio nelle competizioni UEFA arriva la stagione seguente, a causa dell'eliminazione prematura del Parma nella Coppa UEFA 1996-1997, giocando da titolare la partita di andata del secondo turno di qualificazione della UEFA Champions League 1997-1998 contro il Widzew Łódź.

Il 1º ottobre 1997 segna il primo gol internazionale per il Parma, nella vittoria per 2-0 contro il Galatasaray. Il 1º dicembre 1998, nella gara dei quarti di Coppa Italia con l'Udinese, giocò da portiere nei minuti finali per l'infortunio di Guardalben subendo la rete del definitivo 3-2.[16][17] Al termine della stagione, i ducali trionfarono in Coppa Italia e in Coppa UEFA[18] con Crespo capace di segnare in entrambe le finali.

La stagione successiva si aprì con il trionfo in Supercoppa italiana[19] ma si rivelò deludente per il Parma, che finì quinto dopo aver perso lo spareggio per il 4º posto contro l'Inter.[20]

Lazio[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio del 2000 la Lazio decise di investire 110 miliardi di lire (pari a circa 55 milioni di euro) per acquistare Crespo dal Parma; come parziale contropartita tecnica, i capitolini cedettero al club emiliano i cartellini di Sérgio Conceição e Matías Almeyda.[21] Il suo trasferimento risultò essere il più costoso nella storia del calcio mondiale, seppur per pochi giorni: nello stesso mese, infatti, il portoghese Luís Figo fu acquistato dal Real Madrid per 143 miliardi di lire.[22] Limitatamente all'Italia, il primato fu battuto sedici anni dopo dalla cessione di un altro argentino, Gonzalo Higuaín, comprato dalla Juventus per 90 milioni di euro.[23]

Crespo in azione con la Lazio nel 2000

Crespo esordì vincendo un'altra Supercoppa italiana, ma a fine stagione la Lazio non riuscì a riconfermarsi campione, sebbene l'argentino avesse vinto la classifica marcatori del campionato 2000-2001, quinto calciatore della storia del club a riuscirvi.[24] La stagione successiva vide la Lazio eliminata nella fase a gruppi di Champions League e incapace di andare oltre il sesto posto in campionato; Crespo ebbe invece una buona stagione, segnando 20 reti in tutte le competizioni (13 in campionato).

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 agosto 2002 si trasferì all'Inter, che pagò alla Lazio 36 milioni di euro.[25] L'operazione fu agevolata dalle difficoltà economiche della società biancoceleste che nello stesso giorno vendette anche Alessandro Nesta al Milan.[26] Acquistato con il compito di provare a sostituire il partente Ronaldo, Crespo offrì ottime prestazioni soprattutto in Champions League, e con 9 reti contribuì al raggiungimento della semifinale. Il 12 gennaio 2003 un infortunio nei minuti iniziali di Inter-Modena lo costrinse di fatto a chiudere la stagione.[27]

Crespo acquistato dall'Inter nel 2002
Chelsea e Milan[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 agosto 2003 passò al Chelsea per 26 milioni di euro ma l'esperienza in Inghilterra risultò estremamente negativa a causa di molti infortuni. Con il club londinese raggiunse le semifinali di Champions League, dove nella gara d'andata contro il Monaco segnò il gol del momentaneo pareggio, prima che la sua squadra venisse battuta 3-1.

Nel luglio 2004 fu ceduto in prestito al Milan, dove ritrovò Carlo Ancelotti, suo estimatore fin dai tempi di Parma.[28] Con i rossoneri segnò 17 gol in 40 partite e raggiunse la finale di Champions League, persa contro il Liverpool nonostante il Milan avesse concluso il primo tempo in vantaggio per 3-0 grazie ad una doppietta proprio dell'argentino e alla rete segnata in avvio di partita dal capitano del Milan Paolo Maldini. Grazie a questa doppietta Crespo diventa uno dei 7 calciatori ad aver segnato 2 gol in un'unica partita di finale di Champions League, tuttavia è l'unico di questi 7 a non aver vinto.[29] Nella rassegna continentale realizzò 6 gol in 10 partite.

Concluso il prestito, tornò al Chelsea vincendo una Premier League e un Community Shield.

Ritorno all'Inter[modifica | modifica wikitesto]
Crespo all'Inter nel 2007

Nell'agosto 2006, a distanza di tre anni, fece ritorno all'Inter con la formula del prestito biennale. Esordì con un gol alla Roma nella Supercoppa italiana vinta in rimonta per 4-3 dai nerazzurri.[30][31] Nel corso della stagione contribuì in maniera decisiva alla vittoria del campionato, il primo a livello personale. Nella stagione successiva, anche a causa della maggiore concorrenza[32], fu impiegato meno ma riuscì ad aggiudicarsi un altro scudetto. Nel luglio 2008, alla scadenza del contratto con il Chelsea, firmò a parametro zero con i nerazzurri.[33] La terza stagione a Milano fu quella meno brillante per lui ma si chiuse con un altro successo in campionato.

Genoa e Parma[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 luglio 2009 il Genoa annunciò di aver acquistato l'attaccante argentino a titolo gratuito. In rossoblu Crespo realizzò sette gol, cinque in campionato e due in Europa League.

Il 29 gennaio 2010 fece ritorno al Parma sempre a titolo gratuito, a dieci anni di distanza dall'ultima esperienza in gialloblu.[34] Nella stagione 2010-2011 venne spesso impiegato da titolare. In Coppa Italia contribuì, con una doppietta alla Fiorentina, alla qualificazione della squadra ai quarti di finale del torneo. A fine stagione risultò essere il capocannoniere stagionale della squadra crociata con 9 reti, come lo era stato nel 1997-1998, con 16 centri. Il 30 ottobre 2011 raggiunse quota 600 partite totali con i club in Parma-Cesena 2-0. Il 2 febbraio 2012 annunciò il suo addio al Parma in una conferenza stampa, dopo aver rescisso il contratto con la società in quanto fuori dai piani tecnici[35][36]. Inizialmente era stata annunciata una sua partecipazione alla Bengal Premier League Soccer tra le file dei Barasat Euro Musketeers ma il torneo fu cancellato.

In totale con la maglia del Parma ha giocato 200 partite e segnato 94 gol; è il miglior marcatore del Parma in A.[37]

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Nazionale olimpica[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1995 con la nazionale olimpica partecipò ai Giochi panamericani, vincendo quella edizione e laureandosi miglior marcatore del torneo con 6 gol (titolo condiviso con Bebeto). L'anno dopo venne convocato per i Giochi olimpici estivi, conquistando la medaglia d'argento.

Nazionale maggiore[modifica | modifica wikitesto]
Crespo con la nazionale argentina nel 2007

Esordì in nazionale maggiore il 14 febbraio 1995 contro la Bulgaria. Nel corso della sua esperienza in nazionale disputò tre edizioni del campionato mondiale di calcio, nel 1998, nel 2002 e nel 2006. Al mondiale 2006 segnò tre reti nelle vittorie contro Costa d'Avorio (2-1), Serbia e Montenegro (6-0) e Messico (2-1 negli ottavi di finale), portando a quattro il numero delle sue marcature mondiali dato che aveva realizzato un gol anche nel 2002 contro la Svezia (all'88' depositò in rete un rigore parato da Hedman a Ortega, trovando l'1-1 che comunque sancì l'eliminazione dei sudamericani nella fase a gironi).[38] Nel 2007, grazie alla doppietta siglata contro gli Stati Uniti in Copa América, raggiunse Diego Armando Maradona a quota 34 reti, superandolo nella partita successiva con la Colombia, la sua ultima in nazionale dato che un infortunio gli impedì il resto della competizione, persa per 3-0 in finale contro il Brasile.

Con 35 reti in 64 presenze è il quarto miglior marcatore della nazionale argentina, alle spalle di Lionel Messi (106 gol), Gabriel Batistuta (54) e Sergio Agüero (42)

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 dicembre 2012 inizia a frequentare a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-UEFA Pro.[39] Al termine del corso, la Commissione d'esame ha valutato la prova d'esame di Crespo particolarmente brillante.[40]

Il 13 luglio 2014 diventa allenatore della Primavera del Parma che riesce a portare a un buon 6º posto finale in campionato.[41]

Modena[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 giugno 2015 viene ufficializzato come nuovo tecnico del Modena in Serie B e viene presentato alla stampa il giorno seguente alla presenza del presidente Antonio Caliendo e del direttore sportivo Massimo Taibi, rivelando di avere come modelli i suoi ex allenatori Carlo Ancelotti, José Mourinho e Marcelo Bielsa.[42][43] Viene eliminato dalla Coppa Italia dal Sassuolo al terzo turno mentre in campionato debutta il 6 settembre con la sconfitta per 0-1 contro il L.R. Vicenza. Il 26 marzo 2016 viene esonerato dopo la sconfitta interna con il Cagliari con la squadra al quint'ultimo posto in classifica; lo sostituisce Cristiano Bergodi che comunque non riuscirà a evitare la retrocessione.

Banfield[modifica | modifica wikitesto]

Da sinistra il DG del Sassuolo Giovanni Carnevali, Enrico Mantovani e Hernan Crespo al Wyscout Football Festival a Chiavari nel 2016

Il 19 dicembre 2018 viene annunciato come nuovo allenatore del Banfield, che conduce al sedicesimo posto in campionato. Il 3 settembre 2019 viene esonerato a causa degli scarsi risultati ottenuti nella nuova stagione.

Defensa y Justicia[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 gennaio 2020 viene annunciato come nuovo allenatore del Defensa y Justicia, squadra che occupa la sedicesima posizione nel campionato argentino. Con 3 vittorie e 3 pareggi nei restanti 6 match, termina il campionato al sesto posto con 36 punti. Guida la formazione della zona sud della Grande Buenos Aires anche nella sua prima partecipazione alla Coppa Libertadores, ottenuta grazie al secondo posto nella Primera División 2018-2019. Chiuso il girone al terzo posto, la formazione viene retrocessa nella seconda fase della Coppa Sudamericana 2020, dove supera quattro turni a eliminazione diretta giungendo alla finale di Córdoba contro il Lanús. Il 23 gennaio 2021 batte i connazionali per 3-0 e conquista il suo primo titolo da tecnico e il primo trofeo della storia del club.[44] Il 7 febbraio seguente decide di lasciare il club argentino.[45]

San Paolo[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 febbraio 2021 viene annunciato come nuovo allenatore del San Paolo, con cui firma un biennale.[46] Il 23 maggio vince il campionato Paulista battendo il Palmeiras per 2-0 nella gara di ritorno dopo che l'andata era finita 0-0. Dalla Coppa Libertadores la squadra di Crespo viene eliminata ai quarti, battuta 3-0 dai rivali cittadini del Palmeiras mentre in Coppa del Brasile viene eliminata dal Fortaleza ai quarti. Il 13 ottobre dello stesso anno viene esonerato, insieme al suo staff, con la squadra al 13º posto in campionato con 30 punti in 25 partite a sole tre lunghezze e a quattro posizioni dalla zona retrocessione; in tutto in 53 partite ha collezionato 24 vittorie, 19 pareggi e 10 sconfitte.[47]

Al Duhail e Al Ain[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 marzo 2022 diventa allenatore dell’Al-Duhail, in Qatar.[48] Nella sua prima stagione alla guida della squadra realizza il treble nazionale, vincendo campionato, Coppa di Qatar e Coppa delle Stelle del Qatar.[49] Inizia la seconda stagione con dei risultati negativi, che il 3 ottobre 2023 inducono la società qatariota ad esonerarlo.[50]

L'8 novembre seguente viene ingaggiato dall'Al-Ain, club degli Emirati Arabi Uniti, andando a sostituire l'olandese Alfred Schreuder.[51]

Dirigente[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 fa da mediatore nella trattativa per l'acquisto del Parma da parte del gruppo cinese Desports. Il 28 luglio 2017 diventa, assieme all'avvocato Giacomo Malmesi, il nuovo vicepresidente del club emiliano.[52] Il 2 gennaio 2018 lascia l'incarico e viene nominato ambasciatore del Parma in Italia e nel mondo.[53]

È stato ambasciatore della finale di UEFA Europa League 2018-2019 a Baku.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Tra club, nazionale maggiore e nazionale olimpica, Crespo ha giocato 675 partite segnando 314 reti (0,46 gol a partita).

Statistiche aggiornate al termine della carriera da calciatore.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe internazionali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1993-1994 Bandiera dell'Argentina River Plate PD 25 13 - - - - - - - - - 25 13
1994-1995 PD 18 5 - - - SS 4 2 - - - 22 7
1995-1996 PD 19 6 - - - CL 13 10 - - - 32 16
Totale River Plate 62 24 17 12 79 36
1996-1997 Bandiera dell'Italia Parma A 27 12 CI 1 0 CU 0 0 - - - 28 12
1997-1998 A 25 12 CI 2 0 UCL 8[54] 2 - - - 35 14
1998-1999 A 30 16 CI 7 6 CU 8 6 - - - 45 28
1999-2000 A 34+1[55] 22+0[55] CI 2 0 UCL+CU 1+4 0+3 SI 1 1 43 26
2000-2001 Bandiera dell'Italia Lazio A 32 26 CI 1 0 UCL 6 2 SI 1 0 40 28
2001-2002 A 22 13 CI 4 4 UCL 7[54] 3[56] - - - 33 20
Totale Lazio 54 39 5 4 13 5 1 0 73 48
2002-2003 Bandiera dell'Italia Inter A 18 7 CI 0 0 UCL 12 9 - - - 30 16
2003-2004 Bandiera dell'Inghilterra Chelsea PL 19 10 FACup+CdL 0+2 0+0 UCL 10 2 - - - 31 12
2004-2005 Bandiera dell'Italia Milan A 28 10 CI 1 1 UCL 10 6 SI 1 0 40 17
2005-2006 Bandiera dell'Inghilterra Chelsea PL 30 10 FACup+CdL 5+1 1+0 UCL 5 2 CS 1 0 42 13
Totale Chelsea 49 20 8 1 15 4 1 0 73 25
2006-2007 Bandiera dell'Italia Inter A 29 14 CI 4 4 UCL 6 1 SI 1 1 40 20
2007-2008 A 19 4 CI 5 2 UCL 5 1 SI 0 0 29 7
2008-2009 A 14 2 CI 3 0 UCL 0 0 SI 0 0 17 2
Totale Inter 80 27 12 6 23 11 1 1 116 45
2009-gen. 2010 Bandiera dell'Italia Genoa A 16 5 CI 1 0 UEL 4 2 - - - 21 7
gen.-giu. 2010 Bandiera dell'Italia Parma A 13 1 CI - - - - - - - - 13 1
2010-2011 A 29 9 CI 2 2 - - - - - 31 11
2011-feb. 2012 A 4 0 CI 2 2 - - - - - - 6 2
Totale Parma 162+1 72 16 10 21 11 1 1 201 94
Totale carriera 453+1 197 44 22 103 51 4 2 605 272

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
14-2-1995 Mendoza Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Amichevole -
2-6-1996 Quito Ecuador Bandiera dell'Ecuador 2 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 1998 -
28-12-1996 Mar del Plata Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 3 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole -
12-1-1997 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 1998 -
12-2-1997 Barranquilla Colombia Bandiera della Colombia 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 1998 -
30-4-1997 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Qual. Mondiali 1998 1
8-6-1997 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Perù Perù Qual. Mondiali 1998 1
6-7-1997 Asunción Paraguay Bandiera del Paraguay 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 1998 -
20-7-1997 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Venezuela Venezuela Qual. Mondiali 1998 1
10-9-1997 Santiago del Cile Cile Bandiera del Cile 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 1998 -
12-10-1997 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Qual. Mondiali 1998 -
16-11-1997 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera della Colombia Colombia Qual. Mondiali 1998 -
19-2-1998 Mendoza Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera della Romania Romania Amichevole -
24-2-1998 Mar del Plata Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 1 Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia Amichevole 3
30-6-1998 Saint-Étienne Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 dts
(4 – 3 dtr)
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Mondiali 1998 - Ottavi di finale -
31-3-1999 Amsterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
4-9-1999 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole 1
7-9-1999 Porto Alegre Brasile Bandiera del Brasile 4 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
17-11-1999 Siviglia Spagna Bandiera della Spagna 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
23-2-2000 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
29-3-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera del Cile Cile Qual. Mondiali 2002 -
26-4-2000 Maracaibo Venezuela Bandiera del Venezuela 0 – 4 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 1
29-6-2000 Bogotà Colombia Bandiera della Colombia 1 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 1
19-7-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Qual. Mondiali 2002 1
26-7-2000 San Paolo Brasile Bandiera del Brasile 3 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
16-8-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 2002 -
3-9-2000 Lima Perù Bandiera del Perù 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 1
28-2-2001 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1
28-3-2001 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 5 – 0 Bandiera del Venezuela Venezuela Qual. Mondiali 2002 1
25-4-2001 La Paz Bolivia Bandiera della Bolivia 3 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 2
3-6-2001 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Qual. Mondiali 2002 1
15-8-2001 Quito Ecuador Bandiera dell'Ecuador 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 1
5-9-2001 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 2002 -
2-6-2002 Kashima Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Nigeria Nigeria Mondiali 2002 - 1º turno -
7-6-2002 Sapporo Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Mondiali 2002 - 1º turno -
12-6-2002 Rifu Svezia Bandiera della Svezia 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 2002 - 1º turno 1
20-11-2002 Saitama Giappone Bandiera del Giappone 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1
20-8-2003 Firenze Uruguay Bandiera dell'Uruguay 2 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
6-9-2003 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Cile Cile Qual. Mondiali 2006 -
9-9-2003 Caracas Venezuela Bandiera del Venezuela 0 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 1
15-11-2003 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 0 Bandiera della Bolivia Bolivia Qual. Mondiali 2006 1
19-11-2003 Barranquilla Colombia Bandiera della Colombia 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 1
30-3-2004 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Qual. Mondiali 2006 1
28-4-2004 Casablanca Marocco Bandiera del Marocco 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
2-6-2004 Belo Horizonte Brasile Bandiera del Brasile 3 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 -
6-6-2004 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 2006 -
9-2-2005 Düsseldorf Germania Bandiera della Germania 2 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 2
30-3-2005 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Colombia Colombia Qual. Mondiali 2006 1
8-6-2005 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 2006 2
17-8-2005 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
9-10-2005 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Perù Perù Qual. Mondiali 2006 -
12-10-2005 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 -
12-11-2005 Ginevra Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 3 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole 1
1-3-2006 Basilea Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 3 Bandiera della Croazia Croazia Amichevole -
30-5-2006 Salerno Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera dell'Angola Angola Amichevole -
10-6-2006 Amburgo Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio Mondiali 2006 - 1º turno 1
16-6-2006 Gelsenkirchen Argentina Bandiera dell'Argentina 6 – 0 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Mondiali 2006 - 1º turno 1
24-6-2006 Lipsia Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 dts Bandiera del Messico Messico Mondiali 2006 - Ottavi di finale 1
30-6-2006 Berlino Germania Bandiera della Germania 1 – 1 dts
(4 – 2 dtr)
Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 2006 - Quarti di finale -
7-2-2007 Saint-Denis Francia Bandiera della Francia 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
2-6-2007 Basilea Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
5-6-2007 Barcellona Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 3 Bandiera dell'Algeria Algeria Amichevole -
28-6-2007 Maracaibo Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Coppa America 2007 - 1º turno 2
2-7-2007 Maracaibo Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 2 Bandiera della Colombia Colombia Coppa America 2007 - 1º turno 1
Totale Presenze 64 Reti (4º posto) 35
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina olimpica
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
20-7-1996 Birmingham Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 1 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Olimpiadi 1996 - 1º turno 1
22-7-1996 Washington Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera del Portogallo Portogallo Olimpiadi 1996 - 1º turno -
24-7-1996 Birmingham Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera della Tunisia Tunisia Olimpiadi 1996 - 1º turno -
27-7-1996 Birmingham Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 0 Bandiera della Spagna Spagna Olimpiadi 1996 - Quarti di finale 2
30-7-1996 Atlanta Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Olimpiadi 1996 - Semifinale 2
3-8-1996 Atlanta Nigeria Bandiera della Nigeria 3 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Olimpiadi 1996 - Finale 1
Totale Presenze 6 Reti 6

Record[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 15 marzo 2024. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2015-mar. 2016 Bandiera dell'Italia Modena B 33 10 5 18 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 35 11 5 19 31,43 Eson.
gen.-apr. 2019 Bandiera dell'Argentina Banfield PD 10 1 5 4 CA+CS 1+2 1+1 0 1 - - - - - - - - - - 13 3 5 5 23,08 Sub. 16º
lug.-ago. 2019 PD 5 1 1 3 - - - - - - - - - - - - - - - 5 1 1 3 20,00 Eson.
Totale Banfield 15 2 6 7 3 2 0 1 - - - - - - - - 18 4 6 8 22,22
gen. 2020-feb. 2021 Bandiera dell'Argentina Defensa y Justicia PD 6 3 3 0 CS+CdL 1+11 1+2 0+4 0+5 CL+CS 6+9 2+6 0+3 4+0 - - - - - 33 14 10 9 42,42 Sub.
feb.-ott. 2021 Bandiera del Brasile San Paolo A1/SP+A 16+25 11+6 4+12 1+7 CB 6 3 1 2 CL 10 4 4 2 - - - - - 57 24 21 12 42,11 Eson.
2022-2023 Bandiera del Qatar Al-Duhail QSL 22 16 3 3 CQ+CdL 2+5 1+4 1+1 0 ACL 9 7 0 2 CdQ 2 2 0 0 40 30 5 5 75,00 Sub.
lug.-ott. 2023 QSL 5 3 1 1 CQ+CdL 0+0 0+0 0+0 0+0 ACL 2 0 1 1 CdQ 0 0 0 0 7 3 2 2 42,86 Eson.
Totale Al-Duhail 27 19 4 4 7 5 2 0 11 7 1 3 2 2 0 0 47 33 7 7 70,21
nov. 2023-2024 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Al-Ain PL 8 6 1 1 PC+CdL 1+3 1+1 0+0 0+2 ACL 6 3 1 2 - - - - - 18 11 2 5 61,11 Sub., in corso
Totale carriera 130 57 35 38 34 16 7 11 42 22 9 11 2 2 0 0 208 97 51 60 46,63

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]
River Plate: Apertura 1993, Apertura 1994
Parma: 1998-1999
Parma: 1999
Lazio: 2000
Milan: 2004
Inter: 2006, 2008
Chelsea: 2005
Chelsea: 2005-2006
Inter: 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009
Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
River Plate: 1996
Parma: 1998-1999

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1995
Atlanta 1996

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

1994 (11 gol)
1996 (6 gol, insieme a Bebeto)
  • Capocannoniere della Coppa Italia: 2
1998-1999 (6 gol)
2006-2007 (4 gol)
2000-2001 (26 gol)
2000-2001
  • FIFA 100: Inserito nella lista dei giocatori Argentini
2004
  • Scarpa d'argento dei Mondiali: 1
2006
  • All Star Team mondiale di calcio: 1
2006
  • Calciatore del Secolo del Parma
2013[5]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni statali[modifica | modifica wikitesto]

San Paolo: 2021

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Al-Duhail: 2022-2023
Al-Duhail: 2022-2023
Al-Duhail: 2022-2023

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Defensa y Justicia: 2020

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 117 (62) se si include lo spareggio del campionato 1999-00.
  2. ^ Statistiche su archivio.inter.it, su archivio.inter.it. URL consultato il 15 giugno 2010.
  3. ^ Gazzetta dello Sport - Il Chelsea rivuole Crespo, su gazzetta.it. URL consultato il 19 febbraio 2017.
  4. ^ Il gigante che cade. Messi, l'Argentina ha bisogno del Nove, su contra-ataque.it, 6 luglio 2015. URL consultato il 19 febbraio 2017.
  5. ^ a b Il calciatore del secolo è Hernán Crespo: "Grazie Parma, è il mio pallone d'Oro, su fcparma.com. URL consultato il 25 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2014).
  6. ^ Antonino Morici, Inter salvata da Crespo. Con la Roma finisce 3-3, su gazzetta.it, 1º marzo 2009. URL consultato il 15 giugno 2010.
  7. ^ Emanuele Ballacci, Calciomercato, ufficiale: Crespo è del Parma, su newnotizie.it, 30 gennaio 2010. URL consultato il 15 giugno 2010.
  8. ^ Luca Calamai e Andrea Schianchi, Toldo-Buffon, le 20 meraviglie, in La Gazzetta dello Sport, 15 ottobre 1999. URL consultato il 10 dicembre 2016.
  9. ^ a b Matteo Politanò, Hernan Crespo: "Addio alla serie A, ho ricevuto un'offerta dall'India. Serviva la neve per capire che gli stadi non vanno bene?", su archivio.panorama.it. URL consultato il 20 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2016).
  10. ^ Francesco Saverio Intorcia, Crespo, signore del gol in cerca di salvezza. "Ho imparato da Mou l'arte del motivatore", su repubblica.it, 3 dicembre 2015. URL consultato il 10 dicembre 2016.
  11. ^ Fiorenzo Radogna, Lapadula, il tacco è elegante: da Bettega a El Shaarawy, altri 10 back heel d’autore, su corriere.it, 7 novembre 2016. URL consultato il 20 dicembre 2016.
  12. ^ Paolo De Angelis, Hernán Crespo, l’artista dalle giocate senza tempo, su numerosette.eu, 13 luglio 2016. URL consultato il 20 dicembre 2016.
  13. ^ Andrea Schianchi, Cercasi anima gemella per Sheva, in La Gazzetta dello Sport, 28 settembre 2004. URL consultato il 10 dicembre 2016.
  14. ^ Panini (2012), p. 10.
  15. ^ Inter-Parma 3-1, su interfc.it. URL consultato il 10 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
  16. ^ Dario Di Gennaro, Udinese-Parma 3-2, su www2.raisport.rai.it, 1º dicembre 1998. URL consultato il 15 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2009).
  17. ^ Crespo, portiere per forza E l'Udinese nel finale ha la meglio sul Parma, in Il Tirreno, 2 dicembre 1998. URL consultato il 5 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  18. ^ Uefa gialloblu', su www2.raisport.rai.it, 12 maggio 1999. URL consultato il 23 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  19. ^ Supercoppa al Parma, su www2.raisport.rai.it, 21 agosto 1999. URL consultato il 3 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2016).
  20. ^ Accadde oggi: Baggio salva il “nemico” Lippi, l'Inter vince lo spareggio-Champions contro il Parma, su sportmediaset.mediaset.it, 23 maggio 2020. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  21. ^ Massimo Vincenzi, Crespo alla Lazio affare da 110 miliardi, su repubblica.it, 11 luglio 2000.
  22. ^ Tancredi Palmeri, Kakà sul podio dei più costosi. Zidane resta l'acquisto più caro, su gazzetta.it, 9 giugno 2009.
  23. ^ L'acquisto di Higuain batte i record di ingaggio degli ex campioni del Parma, su parma.repubblica.it, 26 luglio 2016.
  24. ^ Daniele Marsala, Micidiale Crespo, la crisi è superata, in la Repubblica, 3 dicembre 2001.
  25. ^ Ronaldo, Nesta, Crespo girandola di trasferimenti, su repubblica.it, 31 agosto 2002. URL consultato il 6 giugno 2011.
  26. ^ Nesta al Milan, ora è ufficiale, su gazzetta.it, 31 agosto 2002. URL consultato il 19 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
  27. ^ L'Inter degli assenti batte il Modena in 20', su repubblica.it, 12 gennaio 2003. URL consultato il 17 dicembre 2011.
  28. ^ Ugo Negrini, Crespo è del Milan, in prestito per un anno, su ecodibergamo.it, 15 luglio 2004. URL consultato il 12 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  29. ^ Diego Mariottini, 25 maggio 2005: Milan-Liverpool 3-3. Sei minuti di follia e addio Champions!, su gazzetta.it, 25 maggio 2015. URL consultato il 28 maggio 2015.
  30. ^ Supercoppa: Inter-Roma 4-3, su gazzetta.it, 26 agosto 2006. URL consultato il 18 aprile 2014.
  31. ^ Supercoppa all'Inter, che rimonta Roma a due facce, ha meno ricambi, su repubblica.it, 26 agosto 2006. URL consultato il 3 giugno 2013.
  32. ^ Andrea Elefante, «Concorrenza? Mi preoccupa solo fare 18 gol e salire a 200», in La Gazzetta dello Sport, 7 agosto 2007.
  33. ^ (EN) Crespo no longer a Blue, su chelseafc.com, 3 luglio 2008. URL consultato il 15 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2010).
  34. ^ Crespo al Parma, su tuttonapoli.net, 29 gennaio 2010. URL consultato il 15 giugno 2010.
  35. ^ Parma, Hernan Crespo si ritira, su calciopro.com.
  36. ^ L'addio di Crespo al calcio giocato, su focuscalcio.it. URL consultato il 4 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2021).
  37. ^ Panini (2014), p. 109.
  38. ^ Andrea Di Nicola, L'Argentina delle stelle fermata dal muro svedese, su repubblica.it, 12 giugno 2002. URL consultato il 2 maggio 2020.
  39. ^ Master Uefa a Coverciano: iscritti anche Stramaccioni e Inzaghi, su calciomercato.com, 5 dicembre 2012.
  40. ^ Gazzetta dello Sport, Corso allenatori Master: promossi Inzaghi, Materazzi e Galli, lode a Zambrotta e Crespo. Stramaccioni rimandato: troppe assenze, su milombardia.gazzetta.it. URL consultato il 6 luglio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2013).
  41. ^ Parma, Crespo in lacrime: "Non ho parole", su gazzettadiparma.it. URL consultato il 5 luglio 2015 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2015).
  42. ^ Hernan Crespo: "Orgoglioso ed emozionato di allenare il Modena", su gazzettadimodena.gelocal.it.
  43. ^ Crespo: "Il mio Modena palla a terra. Nel nome di Mourinho, Ancelotti e Bielsa", su gazzetta.it.
  44. ^ Il piccolo miracolo di Crespo: col Defensa y Justicia primo trionfo da tecnico, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  45. ^ (ES) Estudio GEMA- http://www.estudiogema.com, Agradecimiento a Hernán Crespo y su Cuerpo técnico, su defensayjusticia.org.ar. URL consultato l'8 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2021).
  46. ^ (PT) Hernán Crespo é o novo técnico do São Paulo, su saopaulofc.net, 12 febbraio 2021.
  47. ^ (PT) Nota Oficial: Em comum acordo, Hernán Crespo deixa o comando do São Paulo, su saopaulofc.net, 13 ottobre 2021.
  48. ^ (EN) HERNAN CRESPO APPOINTED COACH OF THE FIRST TEAM, su duhailsc.qa, 24 marzo 2022. URL consultato il 25 marzo 2022 (archiviato il 25 marzo 2022).
  49. ^ (EN) Hernan Crespo: Here’s why this Argentine legend made news in Qatar, 15 maggio 2023. URL consultato il 18 maggio 2023 (archiviato il 18 maggio 2023).
  50. ^ (EN) Al Duhail & Crespo Part Ways on Mutual Grounds…, su duhailsc.qa, 11-10-2023. URL consultato il 12-10-2023.
  51. ^ (AR) @alainfcae, شاتفاق مبدئي مع هيرنان كريسبو ⁧#نادي_العين⁩ (Tweet), su Twitter, 8 novembre 2023. URL consultato l'8 novembre 2023.
  52. ^ Hernan Crespo e Giacomo Malmesi nominati vicepresidenti del Parma Calcio 1913, su parmacalcio1913.com. URL consultato il 28 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2017).
  53. ^ Hernan Crespo nuovo Ambassador del Parma Calcio 1913, su parmacalcio1913.com. URL consultato il 2 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2018).
  54. ^ a b 2 presenze nel terzo turno preliminare.
  55. ^ a b Spareggio per il quarto posto.
  56. ^ 3 reti nel terzo turno preliminare.
  57. ^ Crespo: 'Doppiette nelle finali di Libertadores e Champions? Meno male che una l'ho vinta...', su calciomercato.com. URL consultato l'11 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 13 (1996-1997), Modena, Panini, 30 luglio 2012.
  • Almanacco illustrato del calcio 2015, Modena, Panini, 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]