Heritage Foundation

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The Heritage Foundation
AbbreviazioneHeritage[1][2]
TipoThink tank
Fondazione16 febbraio 1973
Sede centraleBandiera degli Stati Uniti Washington D.C.
PresidenteBandiera degli Stati Uniti Kevin Roberts (designato)
Lingua ufficialeinglese
MottoLeadership for America
Sito web e Sito web

La Heritage Foundation o abbreviata Heritage[1][3] è un think tank conservatore statunitense fondato nel 1973 a Washington D.C..

La missione è promuovere valori conservatori basati sul libero mercato, governo limitato, libertà individuale, valori americani tradizionali e una base di difesa forte. L'eredità a cui fa riferimento sono le idee giudaico-cristiane e le idee degli autori della Costituzione americana (i Padri Fondatori). Per il finanziamento dipende dalle donazioni di aziende, fondazioni e privati.

L'edificio della sede della Heritage Foundation, in Massachusetts Avenue a Capitol Hill.

Questo think tank è visto come una delle principali forze dietro l'ascesa del conservatorismo in America. Molto di più dell'American Enterprise Institute, sottolinea l'importanza dei valori della famiglia, ma, come questo istituto, è stato fondato dalla Mont Pelerin Society.[4] Questa organizzazione ha avuto un ruolo nella negazione del riscaldamento globale.[5][6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

La Heritage Foundation è stata fondata il 16 febbraio 1973 durante l'amministrazione Nixon da Paul Weyrich, Edwin Feulner e Joseph Coors.[7][8][9] Nato dal nuovo movimento di attivisti imprenditoriali ispirato dal Memorandum Powell,[10][11] il malcontento per l'abbraccio di Richard Nixon al "consenso liberale" e alla natura non polemica e cauta dell'esistente think tank,[12] indussero Weyrich e Feulner a creare una versione della Brookings Institution che promuovesse l'attivismo conservatore.[7]

Coors è stato la principale fonte di finanziamento di Heritage nei suoi primi anni.[9] Weyrich fu il primo presidente della fondazione. Successivamente, sotto il successore di Weyrich, Frank J. Walton, la Heritage Foundation iniziò a utilizzare la raccolta fondi tramite posta diretta e il reddito annuale della Heritage crebbe fino a 1 milione di dollari all'anno nel 1976.[9] Nel 1981, il budget annuale crebbe fino a 5,3 milioni di dollari.[7]

Nei suoi primi anni Heritage sostenne politiche pro-business, anticomunismo e neoconservatorismo, ma si distinse dal conservatore American Enterprise Institute (AEI) sostenendo anche la destra cristiana.[7] Comunque nel corso degli anni '70, la Heritage Foundation rimase piccola rispetto a Brookings e AEI.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) About Heritage, su heritage.org, The Heritage Foundation. URL consultato il 16 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2017).
  2. ^ (EN) Kai Ryssdal, From Reagan to Trump: How the Heritage Foundation Has Influenced Policy, in Marketplace, American Public Media. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2017).
    «How did Heritage get to be 'Heritage', capital H?»
  3. ^ (EN) Kai Ryssdal, From Reagan to Trump: How the Heritage Foundation Has Influenced Policy, in Marketplace, American Public Media. URL consultato il 16 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2017).
    «How did Heritage get to be 'Heritage', capital H?»
  4. ^ (EN) David Harvey (2005), A Brief History of Neoliberalism, Oxford University Press, p. 22.
  5. ^ The Climate Denial Machine: How the Fossil Fuel Industry Blocks Climate Action, su The Climate Reality Project, 5 settembre 2019. URL consultato il 7 ottobre 2019 (archiviato il 4 novembre 2021).
  6. ^ Iris Borowy, Defining Sustainable Development for Our Common Future: A History of the World Commission on Environment and Development, Routledge, 2014, p. 44, ISBN 978-1-135-96122-0. URL consultato il 9 giugno 2015 (archiviato il 1º giugno 2021).
    «Corporations and conservative think tanks such as The Heritage Foundation, Marshall Institute, the Cato Institute and the American Enterprise Institute waged campaigns to obscure scientific evidence about acid rain, ozone depletion and climate change and, thereby, to prevent or rollback environmental, health and safety regulations.»
  7. ^ a b c d e (EN) Jason Stahl, Right Moves, in University of North Carolina Press, pp. 55, 70, 73, 78, 80, 89. URL consultato il 5 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2018).
  8. ^ (EN) Brewery magnate Joseph Coors dies at 85, in USA Today, 17 marzo 2003. URL consultato il 16 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2013).
  9. ^ a b c (EN) Lee Edwards, The Power of Ideas:The Heritage Foundation at 25 Years, Ottawa, Illinois, Jameson Books, 1997, pp. 1–20, ISBN 0-915463-77-6.
  10. ^ (EN) Bill Moyers, How Wall Street Occupied America, in The Nation, 2 novembre 2011. URL consultato il 20 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2013).
  11. ^ (EN) Kevin Doogan, New Capitalism, Polity, 2009, p. 34, ISBN 0745633250 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2015).
  12. ^ (EN) Susanna Monroney, dicembre 1995, in Laying the Right Foundations, Rutherford, p. 10.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN126709584 · ISNI (EN0000 0001 2238 6870 · LCCN (ENn83178418 · GND (DE1080032-3 · J9U (ENHE987007262506805171
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