Hereditary - Le radici del male

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Hereditary - Le radici del male
Charlie (Milly Shapiro) in una scena del film
Titolo originaleHereditary
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2018
Durata127 min
Rapporto2:1
Genereorrore
RegiaAri Aster
SceneggiaturaAri Aster
ProduttoreKevin Frakes, Lars Knudsen, Buddy Patrick
Produttore esecutivoGabriel Byrne, Toni Collette, Ryan Kreston, Jonathan Gardner, William Kay
Casa di produzioneA24, PalmStar Media, Finch Entertainment, Windy Hill Pictures
Distribuzione in italianoKoch Media, Lucky Red
FotografiaPawel Pogorzelski
MontaggioJennifer Lame, Lucian Johnston
Effetti specialiRyan Roundy
MusicheColin Stetson
ScenografiaGrace Yun, Richard T. Olson, Brian Lives
CostumiOlga Mill
TruccoGreg T. Noon
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Hereditary - Le radici del male (Hereditary) è un film del 2018 diretto da Ari Aster, al suo esordio cinematografico.

È stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival del 2018 nella sezione Midnight.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il film inizia con il funerale della matriarca Ellen Graham, durante il quale la figlia Annie, davanti a persone molte delle quali a lei sconosciute, pronuncia un elogio funebre in cui descrive il loro rapporto complicato. Intanto la figlia tredicenne, Charlie, disegna immagini inquietanti sul suo album seduta accanto al padre e continuamente fa uno strano rumore con la lingua. Tornata a casa, Annie, nel laboratorio dove costruisce modellini, apre le scatole con gli effetti personali della madre e trova un libro con un biglietto misterioso indirizzato a lei, scritto proprio da Ellen. Mentre si appresta a lasciare la stanza, crede di vedere la figura della madre in un angolo e qualche giorno dopo il marito Steve riceve una telefonata da parte del cimitero nella quale viene informato della profanazione della tomba di Ellen. A insaputa del marito, Annie inizia a frequentare un gruppo d’ascolto e al primo incontro rivela che molti membri della sua famiglia avevano sofferto di una serie di malattie mentali che ne avevano causato la morte, inclusa quella della madre.

Una sera il figlio sedicenne, Peter, chiede ad Annie di poter usare la sua auto per andare a una festa; la madre acconsente a patto che porti con sé anche la sorella. Charlie ha un rapporto molto stretto con Ellen, tanto che uscendo di casa scalza vede tra gli alberi la nonna circondata da un cerchio di fuoco, come se stesse partecipando a un rituale; Annie la trova e la obbliga a rientrare in casa. Alla festa, mentre Peter fuma erba con gli amici, Charlie mangia inavvertitamente una fetta di torta contenente noci a cui è allergica. Peter vede che la sorella non riesce a respirare e la mette subito in macchina per portarla all'ospedale, ma lei, in pieno shock anafilattico, si sporge dal finestrino per cercare di respirare meglio proprio mentre Peter, per evitare un animale morto sulla strada, sterza bruscamente e Charlie viene decapitata da un palo. Peter torna a casa, si mette a letto in trance e il cadavere di Charlie verrà scoperto da Annie solo la mattina seguente quando salirà in macchina.

Annie, sempre più sconvolta dalla nuova perdita, pensa di unirsi al gruppo d’ascolto, ma una volta arrivata alla sede, decide di tornare a casa senza neanche scendere dalla macchina; proprio in quel momento le si avvicina Joan, una donna che ha perso figlio e nipote, morti annegati. Annie accetta il suo aiuto e il giorno dopo la va a trovare a casa, dove con meraviglia scopre sulla soglia un tappetino uguale a quelli che sua madre era solita fare per i membri della famiglia. Le racconta del rapporto turbolento che aveva con i familiari e di un episodio particolare che si era verificato anni prima: una notte, in preda al sonnambulismo, aveva cosparso i suoi figli e se stessa di acquaragia, mentre nell’altra mano teneva dei fiammiferi. Una volta risvegliatasi aveva subito gettato via i fiammiferi, ma i figli non credevano che la donna fosse sonnambula e soprattutto Peter da quel momento le aveva sempre rinfacciato il fatto di averli voluti uccidere, cosa che aveva definitivamente incrinato il loro rapporto. Annie rivela anche che quando era incinta di Peter non aveva voluto più avere nessun contatto con la madre, mentre quando era nata la figlia, Ellen l'aveva obbligata a lasciargliela crescere. Qualche giorno dopo, Joan incontra casualmente Annie al supermercato e le dice di aver conosciuto una medium che ha evocato suo nipote; convince Annie a partecipare a una seduta spiritica a casa sua durante la quale lo spirito del ragazzo si manifesta scrivendo su una lavagnetta "Ti voglio bene, nonna" e, prima che se ne vada in preda all'ansia, Joan le consegna il materiale necessario per poter eseguire il rito nel caso volesse mettersi in contatto con Charlie: una candela e una formula che dovrà pronunciare all'inizio della seduta.

Una volta a casa, Annie esegue il rituale e lo spirito di Charlie si manifesta con dei disegni sul suo album, dove rappresenta sempre il viso contorto del fratello.

Dopo aver avuto un incubo in cui rivela al figlio che ha cercato di abortire durante la gravidanza perché non si sentiva pronta a essere madre, Annie decide di fare la seduta spiritica con il resto della famiglia; durante la seduta, mentre Peter ha una crisi di panico, Annie sembra posseduta dallo spirito di Charlie tanto che il marito - pensando sia soggetta a una crisi isterica - le getta dell’acqua in faccia, risvegliandola. Convinta che lo spirito di Charlie sia maligno, Annie decide di bruciare il suo album di disegni, ma quando questo cade nel fuoco del caminetto, anche la manica di Annie si incendia, così lei lo recupera dalle fiamme e corre da Joan per un consiglio. Una volta arrivata alla casa, Joan sembra essere sparita, mentre dentro l’abitazione vediamo un ambiente pieno di candele accese e su un tavolo un triangolo al centro del quale c'è una foto di Peter con gli occhi cancellati.

Cercando nuovamente tra gli oggetti della madre, Annie apre un libro nel quale si parla di un demone del male, Paimon, che essendo un'entità maschile doveva possedere necessariamente il corpo di un uomo vulnerabile; trova poi un album fotografico in cui ci sono molte foto di Joan con Ellen. Salita in soffitta, Annie trova anche un cadavere senza testa che pensa essere quello della madre, mentre sul muro sopra il corpo è raffigurato col sangue un simbolo, lo stesso del ciondolo che Ellen indossava nella bara. Nel frattempo Peter, durante una lezione viene spinto da una forza sovrannaturale contro il banco e si rompe il naso; la scuola chiama Steve che lo va a prendere e lo riporta a casa, dove con Annie lo mettono a letto. Annie informa subito Steve del cadavere in soffitta, delle foto di Joan con sua madre e dell’album dei disegni di Charlie, ma lui non le crede, e quando vede il corpo decomposto in soffitta sospetta che sia stata proprio lei a profanare la tomba di Ellen. Annie implora Steve di gettare l’album nel fuoco in modo che possa sacrificare se stessa per fermare gli avvenimenti demoniaci, ma Steve si rifiuta. Annie allora si fa coraggio e getta l’album tra le fiamme, ma a prendere fuoco stavolta è Steve, che muore carbonizzato.

Nel frattempo Peter si sveglia e su di lui aleggia lo spirito di Charlie. Scendendo trova il cadavere del padre davanti al caminetto e subito dopo viene inseguito dalla madre posseduta, così si rifugia in soffitta dove scopre la sua foto con gli occhi cancellati circondata da candele e oggetti di culto. Nella soffitta Annie levita e si decapita con una corda del pianoforte, mentre delle persone nude rimangono ferme a guardare. Spaventato, Peter salta fuori dalla finestra e quando rinviene è “posseduto” da una luce (che in precedenza avevano già visto sia lui che Charlie) e segue il cadavere fluttuante della madre nella casetta sull'albero appartenuta alla sorella, cominciando a fare lo stesso strano suono con la lingua che faceva Charlie. Nella casetta c'è il corpo decapitato di Charlie adornato con una specie di aureola. Inoltre sono presenti Joan, altri membri della congrega e i cadaveri senza testa della madre e della nonna, tutti prostrati ai piedi di Charlie. Joan si alza e si avvicina a Peter salutandolo sia come Charlie che come Paimon, affermando che è stato liberato dal suo ospite di sesso femminile e ora è libero di dominarli. Si scopre quindi che il piano della nonna non era altro che donare un corpo maschile al demone, precedentemente incarnato nella sorella.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Ari Aster, che in precedenza aveva lavorato solo a cortometraggi, ha scritto questo film con l'intenzione di partire da una tragedia familiare che conducesse a poco a poco dentro un incubo, dando quindi vita a un'opera con una doppia natura drammatica e horror.[2] Proprio per questa ragione l'attrice Toni Collette, altrimenti restia a prendere parte a un film horror, ha accettato il ruolo di Annie Graham: per il modo in cui il regista ritrae le vicende familiari e la tematica del lutto.[3]

Storia vera[modifica | modifica wikitesto]

Per la scena della decapitazione di Charlie, il regista e sceneggiatore si ispirò a un evento di cronaca reale: la morte del giovane Frankie Brohm, deceduto proprio mentre teneva la testa fuori dal finestrino per riprendersi dai sintomi dell'assunzione di stupefacenti. Il ragazzo finì decapitato dopo una collisione con un palo telefonico, il tutto mentre il suo amico alla guida (tale John Kemper Hutcherson) non si accorse neanche dell'accaduto per via della sua stessa condizione di ebbrezza; infatti Hutcherson è stato successivamente condannato a 5 anni di reclusione.[4]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese del film sono iniziate nel febbraio del 2017 nello Utah, nella Contea di Summit e a Sandy; per quanto riguarda le scene interne alla casa, tutte le stanze sono state costruite da zero su un palcoscenico.[5]

Il regista Aster ha poi dichiarato che: "Durante le riprese, Alex Wolff mi disse di non pronunciare mai ad alta voce il nome della commedia di William Shakespeare a causa di una leggenda più che superstiziosa… Io però l'ho pronunciato compiaciuto lo stesso, e una parte delle nostre luci sul set è esplosa!".[6]

Il regista Ari Aster e Toni Collette al Sundance Film Festival

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

«Chi si prenderà cura di me quando tu muori?»

Il primo trailer del film è stato distribuito dal 30 gennaio 2018.[7]

Tagline promozionali[modifica | modifica wikitesto]

  • «Evil runs in the family.»
    • «Il male regna in famiglia.»
  • «Every family tree hides a secret.»
    • «Ogni albero genealogico nasconde un segreto.»[8]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Hereditary è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival il 21 gennaio 2018;[9] durante la sua proiezione all'ANZAC Day, in Australia, nello stesso anno, il trailer del film è stato classificato prima come "film per famiglie" assieme a Peter Rabbit di Will Gluck: a causa di ciò, l'anteprima è stata accidentalmente mostrata a tutto il pubblico, composto principalmente da famiglie e bambini, creando quindi tanto panico nel teatro.[10][11]

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi l'8 giugno 2018, mentre in Italia è stato proiettato in anteprima al Giffoni Film Festival il 19 luglio, ed è uscito nelle sale il 25 luglio dello stesso anno.[12]

Divieti[modifica | modifica wikitesto]

Common Sense Media, che ha poi assegnato al film 4 stelle su 5, ha limitato la visione del film solo ai maggiori di 17 anni, definendolo «un film horror viscido e profondamente inquietante, nonché molto complesso da comprendere».[13]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato circa 44 milioni di dollari tra Stati Uniti e Canada e 35,3 nel resto del mondo, per un totale di 79,3 milioni di dollari, a fronte di un budget pari a 10 milioni di dollari.[14] Il 29 luglio 2018, Hereditary - Le radici del male è divenuto ufficialmente il film con il maggior incasso della A24, battendo Lady Bird, uscito nello stesso anno (78,5 milioni di dollari incassati).[15] Ha detenuto il record fino al mese di giugno del 2022, quando è stato superato dall'appena uscito Everything Everywhere All at Once.[16]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Sul sito web Rotten Tomatoes il film riceve l'89% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 8,2 su 10, basato su 313 recensioni; il consenso critico del sito recita: «Hereditary - Le radici del male utilizza un'impostazione classica come cornice per un film horror straziante e insolitamente inquietante, il cui freddo tocco rimane [impresso] fin oltre i titoli di coda».[17]

Su Metacritic il punteggio ottenuto è di 87 su 100, basato su 49 recensioni;[18] d'altra opinione è il pubblico intervistato da CinemaScore, che ha assegnato al film un voto medio di "D+" su una scala da "A+" a "F": alcune pubblicazioni scritte online hanno notato la notevole discrepanza tra il giudizio di critica e pubblico, confrontando questa distanza di opinioni alla stessa emersa con Drive, The Witch e It Comes at Night, che sono stati infatti tutti acclamati dai critici cinematografici, ma piuttosto disprezzati dagli spettatori.[19][20]

Peter Travers (Rolling Stone) assegna al film 3,5 stelle su 4, definendolo il più spaventoso del 2018 e aggiungendo che «è merito di Toni Collette, che ci regala la migliore interpretazione della sua carriera; portandoci all'interno della ripartizione tra carne e spirito della protagonista Annie, che frantuma ciò che resta dei nostri nervi!».[21]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Hereditary, su sundance.org. URL consultato l'8 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2020).
  2. ^ (EN) Condé Nast, That Horrific Hereditary Scene Is Director Ari Aster’s Favorite, su Vanity Fair, 8 giugno 2018. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  3. ^ (EN) Bryan Bishop, For Hereditary director Ari Aster, horror films are "more therapeutic than a therapist’s couch", su The Verge, 7 giugno 2018. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) 5 Years for Driver in Ga. Decapitation, su Los Angeles Times, 26 maggio 2005. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  5. ^ (EN) Ari Aster on Building the Hereditary Haunted Houses From Scratch, su MovieMaker Magazine, 16 marzo 2020. URL consultato il 31 agosto 2022.
  6. ^ r/movies - Comment by u/Ari_Aster on ”Hi, I’m Ari Aster, writer/director of HEREDITARY, AMA!”, su reddit. URL consultato il 31 agosto 2022.
  7. ^ (EN) Greg Evans, Greg Evans, ‘Hereditary’ Trailer: First Look At Ari Aster’s Horror Pic That Haunted Sundance, su Deadline, 30 gennaio 2018. URL consultato il 31 agosto 2022.
  8. ^ Hereditary (2018) - IMDb. URL consultato il 31 agosto 2022.
  9. ^ (EN) The horror film branded 'scariest in years' gets UK release date, su The Independent, 21 marzo 2018. URL consultato il 31 agosto 2022.
  10. ^ (EN) David Allan-Petale, Cover your eyes kids: Perth families shown horror flick trailer, su The Sydney Morning Herald, 26 aprile 2018. URL consultato il 31 agosto 2022.
  11. ^ (EN) Zack Sharf, Zack Sharf, Australian Movie Theater Plays ‘Hereditary’ Trailer Before ‘Peter Rabbit,’ Families Panic and Flee the Cinema, su IndieWire, 26 aprile 2018. URL consultato il 31 agosto 2022.
  12. ^ Hereditary (2018) – Release Info
  13. ^ (EN) Hereditary Movie Review | Common Sense Media, su www.commonsensemedia.org. URL consultato il 31 agosto 2022.
  14. ^ Hereditary, su Box Office Mojo. URL consultato il 31 agosto 2022.
  15. ^ (EN) Nancy Tartaglione, Nancy Tartaglione, ‘Hereditary’ Becomes A24’s Highest-Grossing Pic Worldwide With $78M, su Deadline, 26 luglio 2018. URL consultato il 31 agosto 2022.
  16. ^ (EN) Anthony D'Alessandro, Anthony D'Alessandro, ‘Everything Everywhere All At Once’ Becomes A24’s Highest-Grossing Movie At Global Box Office, su Deadline, 10 giugno 2022. URL consultato il 31 agosto 2022.
  17. ^ (EN) Hereditary. URL consultato il 31 agosto 2022.
  18. ^ Hereditary. URL consultato il 31 agosto 2022.
  19. ^ (EN) Owen Gleiberman, Owen Gleiberman, How Did ‘Hereditary’ Get a D+ From CinemaScore? For the Crime of Being More Artful Than Sensational, su Variety, 10 giugno 2018. URL consultato il 31 agosto 2022.
  20. ^ (EN) Richard Newby, Richard Newby, Why ‘Hereditary’ Is Dividing Audiences, su The Hollywood Reporter, 10 giugno 2018. URL consultato il 31 agosto 2022.
  21. ^ (EN) ‘Hereditary’ Review: Family Horror Tale Is the Scariest Movie of 2018’, su rollingstone.com, 5 giugno 2018.
  22. ^ (EN) ‘First Reformed’ And ‘The Favourite’ Top Gotham Awards Nominations, su deadline.com, 18 ottobre 2018. URL consultato il 18 ottobre 2018.
  23. ^ (EN) ‘2019 Spirit Award Nominations: ‘We The Animals’ Tops With Five, A24 Leads All Distributors, Studio Classic Labels Come Up Short, su deadline.com, 16 novembre 2018. URL consultato il 16 novembre 2018.
  24. ^ (EN) “Chicago Film Critics Association Awards”, su consequenceofsound.net, 7 dicembre 2018.
  25. ^ ‘Tutte le nomination Critica Choice Awards 2019’, su bestmovie.it, 10 dicembre 2018.
  26. ^ (EN) “San Francisco Film Critics Awards Nominations”, su awardswatch.com, 8 dicembre 2018. URL consultato l'8 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2018).
  27. ^ (EN) ‘Detroit Film critics awards’, su awardsdaily.com, 4 dicembre 2018.
  28. ^ “Vincitori LAFCSA”, su screenweeck.it, 8 dicembre 2018.
  29. ^ (EN) Hereditary (2018) - IMDb. URL consultato il 31 agosto 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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