Si tenne dal 21 ottobre 2005 al 20 maggio 2006 tra 24 squadre provenienti da Francia, Inghilterra, Galles, Irlanda, Italia e Scozia nel consolidato formato di sei gironi da quattro squadre ciascuno con passaggio ai quarti della vincitrice di ogni girone più le due migliori seconde.
Con l'edizione in corso fu introdotta una novità regolamentare: per stabilire il 24° club da qualificare alla competizione fu istituito il cosiddetto «spareggio italo-celtico», da disputarsi tra la prima non qualificata proveniente dalla Celtic League e l'analoga proveniente dal campionato italiano; il primo spareggio vide confrontarsi Viadana e Cardiff Blues in gara unica in Italia, vinta 38-9 dai gallesi[1].
A titolo statistico, tale edizione del torneo segnò anche il debutto di un direttore di gara italiano, Carlo Damasco, che il 14 gennaio 2006 diresse il suo primo incontro di Heineken Cup (anche se già dal 2002 arbitrava in Challenge Cup, la competizione cadetta) tra Ospreys e Clermont a Swansea[2].
Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[4].
Le squadre furono ripartite in sei gironi da quattro squadre ciascuno[5].
Ai quarti di finale accedettero la prima classificata di ciascuno dei sei gironi più le due seconde migliori classificate per punteggio e differenza punti marcati.
Il punteggio ai fini della classifica fu quello a bonus dell'Emisfero Sud, che per ogni partita prevede:
4 punti per la vittoria
2 punti ciascuno per il pareggio
0 punti per la sconfitta
1 punto aggiuntivo per la o le squadre che realizzino almeno 4 mete
1 eventuale punto per la squadra sconfitta con sette o meno punti di scarto.
Le squadre prime classificate, in ordine decrescente di punteggio in classifica e, a parità di esso, di differenza punti marcati/subiti, occuparono i posti del seeding da 1 a 6; le seconde classificate, ordinate secondo lo stesso criterio, i posti 7 e 8.
I quarti di finale videro le squadre con il ranking da 1 a 4 affrontare in gara unica sul proprio campo quelle con seeding rispettivamente da 8 a 5 secondo il seguente ordine:
seeding 1 – seeding 8
seeding 2 – seeding 7
seeding 3 – seeding 6
seeding 4 – seeding 5
Le due semifinali furono determinate per sorteggio in gara unica, in sede da stabilire a cura di ERC[5].
^(EN) Martyn Hayhow, Ospreys salvage some Pride, su ercrugby.com, 14 gennaio 2006. URL consultato il 6 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2008).
^ab(EN) Rules and Regulations, su ercrugby.com, European Rugby Cup. URL consultato il 15 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2006).