Hayastani R'azmao'dayin Owjher

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Հայաստանի Ռազմաօդային Ուժեր
Hayastani R’azmao’dayin Owjher
Descrizione generale
Attiva1992 – oggi
NazioneBandiera dell'Armenia Armenia
Servizioaeronautica militare
Battaglie/guerreprima guerra del Nagorno-Karabakh
seconda guerra del Nagorno-Karabakh
Parte di
Forze armate armene
Simboli
Coccarda
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia

La Hayastani R'azmao'dayin Owjher[1] (in armeno Հայաստանի Ռազմաօդային Ուժեր?; in inglese: Armenian Air Force), è l'attuale aeronautica militare dell'Armenia e parte integrante delle forze armate armene.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'Armenia divenne forlmalmente indipendente il 21 settembre 1991,[2] in seguito al dissolvimento dell'Unione Sovietica, e a quell'epoca il paese non ospitava importanti basi aeree della V-VS.[3] Il suo territorio era stato considerato dalle autorità militari sovietiche troppo vicino al confine con la Turchia, paese appartenente alla NATO, e non idoneo ad ospitare grandi aeroporti per via della conformazione prevalentemente montuosa.[3]
Come altre aeronautiche militari dell'ex Unione Sovietica, la Hayastani R'azmao'dayin Owjher viene fondata nell'ottobre 1992 acquisendo una piccola parte dell'equipaggiamento bellico disponibile. Si trattava di 3 velivoli da combattimento, 13 tra elicotteri da attacco Mil Mi-24 Hind e da trasporto Mil Mi-17PS.[4] in forza al 17º Reggimento della Guardia sovietico di stanza a Erebuni,[3] di alcuni addestratori Aero L-39 Albatros e 10 Yakovlev Yak-52.[3] Gli aerei da trasporto disponibili erano sei Antonov An-2, un Antonov An-24 and e un Antonov An-32.[5] Incertezze vi erano su tre velivoli da combattimento, che sono stati poi identificati con un caccia intercettore MiG-25 Foxbat e due cacciabombardieri Sukhoi Su-25 Frogfoot probabilmente appartenenti all'80º Reggimento cacciabombardieri allora di stanza sulla base aerea di Sitalçay, in Azerbaijan.[2] Oltre ai velivoli militari della V-VS vi erano velivoli civili appartenenti alla Dosaaf (Dobrovol-noe-Obshchestvo-Sodeistviia-Armii, Aviatsi-i-Flotu), l'aviazione sportiva.[3]

Poco tempo dopo la sua costituzione l'aeronautica armena venne impegnata nella prima guerra del Nagorno Karabakh, nell'omonima regione situata nel Caucaso meridionale, fino alla conclusione della stessa nel 1994.[3] I principali combattimenti avvennero nel cosiddetto corridoio di Lachin che collegava l'Armenia al Nagorno-Karabakh, e videro l'abbattimento di numerosi velivoli ed elicotteri dei due paesi e anche di quelli della Federazione russa intervenuta in supporto alle forze armate armene.[3] Al termine del conflitto la dotazione di velivoli ed elicotteri si era ridotta a poca cosa, efu avviato un piccolo programma di riequipaggiamento che portò all'acquisto di 10 cacciabombardieri Su-25K/UKB e di alcuni addestratori L-39 Albatros dalla Slovacchia.[3]

I principali programmi di riequipaggiamento[modifica | modifica wikitesto]

Non si hanno indicazioni esaurienti a proposito dei programmi di riequipaggiamento della HRO. La più volte ipotizzata acquisizione di aeroplani da combattimento di prima linea (come i Mikoyan-Gurevich MiG-29 Fulcrum o i Sukhoi Su-30 Flanker) non sembra assolutamente all'ordine del giorno, data la garanzia fornita dall'"ombrello russo e la buona dotazione di sistemi missilistici terra-aria. È considerata probabile, invece (e vi sono indicazioni al riguardo da parte della Irkut russa), l'acquisizione di un piccolo numero di addestratori avanzati Yakovlev Yak-130 per integrare o sostituire gli L-39C, così come vi è la necessità di almeno quattro-otto aerei da trasporto tattico e strategico per sostituire i tipi più anziani in servizio.[6]

Basi aeree[modifica | modifica wikitesto]

Le basi aeree dell'Aviazione Militare Armena sono tre:

Coordinate: 40°17′38″N 44°33′52″E / 40.293889°N 44.564444°E40.293889; 44.564444 (Yerevan Yegvard Airport)
Coordinate: 40°45′01″N 43°51′33″E / 40.750278°N 43.859167°E40.750278; 43.859167 (Shirak Airport)
Coordinate: 40°07′19″N 44°27′53″E / 40.121944°N 44.464722°E40.121944; 44.464722 (Erebuni Airport)

Aeromobili in uso[modifica | modifica wikitesto]

Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.

In base al Trattato sulle forze armate convenzionali in Europa, l'Armenia ha la possibilità di equipaggiarsi con un tetto massimo di 100 velivoli da combattimento ad ala fissa e di 50 elicotteri d'attacco.[5]

Aeromobile Origine Tipo Versione
(denominazione locale)
In servizio
(2023)[7][6]
Note Immagine
Aerei da combattimento
Sukhoi Su-30 Flanker Bandiera della Russia Russia caccia multiruolo Su-30SM 4[7][8][9] Il 30 gennaio 2019, il Ministero della Difesa di Erevan ha confermato la firma di un accordo per l’acquisto dei Su-30SM.[10] Non sono stati resi noti, ne l'importo dell'accordo, ne il numero degli esemplari ordinati (secondo fonti russe, quattro aerei).[10] A marzo 2019 è stato confermato il numero degli esemplari ordinati che è di 4 esemplari, e l'intenzione di ordinarne ulteriori.[7][11][12] I 4 esemplari sono stati consegnati a fine dicembre 2019.[8][9]
Sukhoi Su-25 Frogfoot Bandiera della Russia Russia attacco al suolo
conversione operativa
Su-25SM
Su-25K
Su-25UBK
8[7][13]
1[7]
10 Su-25 (9 monoposto Su-25K e 1 biposto Su-25KUB acquisiti dalla Slovacchia nel settembre 2005.[6][14] Il Ministero degli esteri armeno ha dichiarato che un monoposto è stato abbattuto a settembre 2020 durante la Guerra nel Nagorno-Karabakh.[13]
Aerei da trasporto
Ilyushin Il-76 Candid Bandiera della Russia Russia trasporto strategico IL-76M
IL-76TD
2[7]
Airbus A319 Bandiera dell'Unione europea Unione europea Aereo da trasporto A319CJ 1
Aerei da addestramento
Aero L-39 Albatros Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca aereo da addestramento L-39C 6[7] Alcuni armati con mitragliatrici in pod
Elicotteri
Mil Mi-8 Hip Bandiera della Russia Russia elicottero utility Mi-8S Hip-C
Mi-8MTV-1 Hip-H
Mi-9 Hip-G
Mi-17PS Hip-H
Mi-8MTV-5
11[7][15]
4[15]
4 Mi-8MTV-5 ricevuti a partire dal 25 gennaio 2022.[15] Il Mi-9 è una versione posto di comando mobile del Mi-8.
Mil Mi-24 Hind Bandiera della Russia Russia elicottero d'attacco Mi-24P Hind-F
Mi-24RCh Hind-G1
Mi-24K Hind-G2
15[7]
Mil Mi-2 Hoplite Bandiera della Russia Russia elicottero da addestramento Mi-2 3[7] 16 consegnati.

Aeromobili ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Armenian Transliteration and Spell Checker, su am.translit.cc, AM Translit. URL consultato il 6 gennaio 2021.
  2. ^ a b Tom Cooper, “Air War over Nagorniy-Kharabakh, 1988–1994”, su acig.org, Air Combat Information Group (ACIG), 29 settembre 2003. URL consultato il 15 dicembre 2007.
  3. ^ a b c d e f g h Viroli, Bacciocchi 2005, p. 14.
  4. ^ David Willis (a cura di), “Armenia”, in Aerospace Encyclopedia of World Air Forces, Londra, Aerospace Publishing Ltd., 1999, p. 162, ISBN 1-86184-045-4.
  5. ^ a b Paul Jackson, Kenneth Munson e Lindsay Peacock (a cura di), Jane’s World Air Forces, Coulsdon (Surrey), Jane's Information Group Limited, 13 giugno 2007, ISBN 0-7106-2684-3.
  6. ^ a b c "Le forze aeree del mondo. Armenia" - "Aeronautica & Difesa" N. 349 - 11/2015 pag. 68
  7. ^ a b c d e f g h i j (EN) World Air Force 2024 (PDF), su Flightglobal.com, p. 12. URL consultato il 6 dicembre 2023.
  8. ^ a b “Now That’s a Gift” – Armenia Receives SU-30SM Fighter Jets on Defense Minister's Birthday, su armenpress.am, 27 dicembre 2019. URL consultato il 30 dicembre 2019.
  9. ^ a b Armenia Receives First of new SU-30SM Jets, 27 dicembre 2019. URL consultato il 29 dicembre 2019.
  10. ^ a b L’Armania acquista i primi sukhoi SU-30SM, su analisidifesa.it, 1º febbraio 2019. URL consultato il 1º febbraio 2019.
  11. ^ L’Armania intende acquistare altri sukhoi SU-30SM, su analisidifesa.it, 16 marzo 2019. URL consultato il 20 marzo 2019.
  12. ^ Armenia. Sono previsti altri Sukhoi Su-30SM, in Aeronautica & Difesa, n. 391, maggio 2019, p. 68.
  13. ^ a b Armenia Says It's Fighter Jet ‘Shot Down by Turkey’, BBC. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2020).
  14. ^ Slovakia Sells Surplus Su-25s to Armenia, su researchgate.net, 1º luglio 2004. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  15. ^ a b c "MI-8MTV-5 HELICOPTERS DELIVERED TO ARMENIA", su scramble.nl, 27 gennaio 2022, URL consultato il 27 gennaio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • Elio Viroli, Stenio Bacciocchi, L'Aeronautica della Repubblica di Armenia, in Rivista Aeronauticaa, n. 5, Roma, Stato Maggiore Aeronautica Militare, 2005, pp. 14-15, ISSN 1 (WC · ACNP).[1]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) John Pike, Armenian Air Force, su globalsecurity.org, Global Security, 22 marzo 2010. URL consultato il 5 agosto 2010.