Harry Payne Whitney

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Harry Payne Whitney

Harry Payne Whitney (New York, 29 aprile 1872Portland, 26 ottobre 1930) è stato un imprenditore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Era il figlio maggiore di William Collins Whitney, un ricco uomo d'affari e segretario della Marina degli Stati Uniti, e di sua moglie, Flora Payne. Whitney ha studiato alla Groton School di Groton, Massachusetts, poi ha frequentato la Yale University, laureandosi in giurisprudenza nel 1894. Era un membro dello Skull and Bones. Nel 1904, dopo la morte di suo padre, ereditò 24000000 $ e nel 1917 ereditò circa 12000000 $ da suo zio, Oliver Hazard Payne[1].

Appassionato sportivo, era un giocatore di polo. Il suo amore per lo sport lo ereditò da suo padre. È stato membro del consiglio di amministrazione del Montauk Yacht Club e ha gareggiato con lo yacht Vanitie in America's Cup. Whitney è stato anche membro del consiglio di amministrazione della Long Island Motor Parkway, costruita dal cugino di sua moglie, William Kissam Vanderbilt II[2]. Whitney era un appassionato della caccia alle quaglie e acquistò la Foshalee Plantation di 14.000 acri (57 km²) nel nord della contea di Leon, in Florida, da Sydney E. Hutchinson[3].

Corse[modifica | modifica wikitesto]

Whitney era una figura importante nelle corse di cavalli purosangue. Ha ereditato una grande scuderia da suo padre, e nel 1915 ha fondato un allevamento di cavalli a Lexington, nel Kentucky. La sua scuderia a Lexington, nel Kentucky, fu ceduta a suo figlio, Cornelius, che lo possedette fino al 1989 quando entrò a far parte della Gainesway Farm.

Filantropia[modifica | modifica wikitesto]

Whitney è stato un benefattore di molte organizzazioni. Nel 1920 finanziò la Whitney South Seas Expedition dell'American Museum of Natural History. La Whitney Collection of Sporting Art è stata donata nella sua memoria alla Yale University Art Gallery.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 agosto 1896 sposò Gertrude Vanderbilt (1875-1942), membro della ricca famiglia Vanderbilt. Avevano anche una tenuta di campagna a Westbury, Long Island. Ebbero tre figli[4][5]:

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Harry Whitney morì nel 1930 all'età di cinquantotto anni[2][7]. Lui e sua moglie sono sepolti nel Cimitero di Woodlawn, nel Bronx. La rivista Time ha riferito che al momento della sua morte, la proprietà di Whitney è stata valutata dallo Stato di New York per scopi di riscossione delle tasse per 62808000 $ netti[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gertrude Vanderbilt Whitney [1875-1942], su nnp.org, New Netherland Institute. URL consultato il 17 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2009).
  2. ^ a b Times Wide World, H.P. WHITNEY DIES AT 58 OF PNEUMONIA; ILL ONLY A FEW DAYS; Sportsman and Financier Succumbs Unexpectedly at HisFifth Avenue Home.CAUGHT COLD ON TUESDAY His Wife, the Former GertrudeVanderbilt, and Their ThreeChildren at Bedside.HE INHERITED A FORTUNE Built Up Vast Properties and Became One of Nation's Richest Men-- Famed for Racing Stables. One of America's Richest Men. H.P. WHITNEY DIES AT 58 OF PNEUMONIA Heir to Wealth and Prestige. Guggenheim Guided His Start. Known Also as Dog Fancier. Many Concerns Now Merged., in The New York Times, 27 ottobre 1930. URL consultato il 30 novembre 2016.
  3. ^ Paisley, Clifton, From Cotton To Quail: An Agricultural Chronicle of Leon County, Florida, 1860-1967, University of Florida Press, 1968. ISBN 978-0-8130-0718-2 pp. 83
  4. ^ Arthur T., II Vanderbilt, Fortune's Children: The Fall of the House of Vanderbilt, New York, Morrow, August 1989, ISBN 0-688-07279-8. URL consultato il 17 dicembre 2014.
  5. ^ Frank N. Magill (a cura di), Gertrude Vanderbilt Whitney, in Dictionary of world biography, Chicago, Fitzroy Dearborn, 1999, pp. 3969–3971, ISBN 1-57958-048-3. URL consultato il 27 dicembre 2014.
  6. ^ Gertrude Vanderbilt Whitney Archiviato il 6 settembre 2009 in Internet Archive. at www.nnp.org
  7. ^ Vanderbilt, 354.
  8. ^ Harry Payne Whitney, Youthful Guard of Millions; He Says His Life Will Be Devoted to Business -- He May Sell Horses Some Day, but Not Now. (PDF), in Time Magazine. URL consultato il 30 novembre 2016.

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