Hannes Obererlacher

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Hannes Obererlacher
Nazionalità Bandiera dell'Austria Austria
Altezza 186 cm
Peso 75 kg
Biathlon
Squadra SV Zollwache Tirol
Termine carriera 1997
 

Johannes Obererlacher detto Hannes (Mayrhofen, 27 dicembre 1962) è un ex allenatore di biathlon ed ex biatleta austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Ginzling di Mayrhofen, in Coppa del Mondo ottenne il primo risultato di rilievo[1] il 17 dicembre 1992 a Pokljuka (75°) e l'unica vittoria, nonché unico podio, il 12 gennaio 1997 a Ruhpolding.

In carriera prese parte a tre edizioni dei Campionati mondiali (8° nella staffetta a Ruhpolding 1996 il miglior piazzamento).

Carriera da allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro è diventato allenatore dei biatleti nei quadri della nazionale austriaca. In questa veste fu testimone dei comportamenti scorretti che portarono allo scandalo doping che coinvolse la squadra ai Giochi olimpici invernali di Salt Lake City 2002 e Torino 2006; in particolare, riferì di aver visto l'allenatore Walter Mayer praticare un'autoemotrasfusione al fondista Christian Hoffmann a Salt Lake City[2]. In seguito Mayer, Hoffmann e vari altri membri della nazionale austriaca subirono pesanti squalifiche sportive e condanne penali, mentre Obererlacher lasciò il suo incarico presso la squadra.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1 podio (a squadre[1]):
    • 1 vittoria

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Nazione Spec.
12 gennaio 1997 Ruhpolding Bandiera della Germania Germania TM
(con Reinhard Neuner, Wolfgang Perner e Ludwig Gredler)

Legenda:
TM = gara a squadre

Campionati austriaci[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dati parziali fino al 1994 per le prove individuali, fino al 1997 per le prove a squadre.
  2. ^ Doping. Austria – Mayer condannato a 15 mesi, in Sottozeronews.com, 18 agosto 2011. URL consultato il 28 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2013).
  3. ^ ÖSV-Siegertafel, su oesv.at. URL consultato il 2 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]