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Haliaeetus

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Aquile di mare
Aquila calva
(Haliaeetus leucocephalus)
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
OrdineAccipitriformes
FamigliaAccipitridae
SottofamigliaHaliaeetinae
GenereHaliaeetus
Savigny, 1809
Nomenclatura binomiale
Falco albicilla
Linnaeus, 1758
Specie

Haliaeetus Savigny, 1809 è un genere di uccelli rapaci diurni della famiglia degli Accipitridi, noti come aquile di mare, strettamente imparentate con le aquile pescatrici del genere Icthyophaga. In passato erano anche noti come piparghi[1] (cfr. fr. pygargue e sp. pigargo), con particolar riferimento alla H. albicilla. Le diverse specie sono assai variabili per dimensioni: si va dall'aquila di mare di Sanford (H. sanfordi) che pesa in media 1–2 kg, all'aquila di mare di Steller (H. pelagicus) che raggiunge i 12 kg.[senza fonte] La seconda specie per grandezza è l'aquila di mare testabianca (H. leucocephalus) che arriva a 7 kg.[senza fonte]

Nel 2023, sulla base degli ultimi studi sistematici molecolari, l'Unione internazionale degli ornitologi ha resuscitato il genere Icthyophaga con il suo nome giusto, trasferendo quattro specie da Haliaeetus a questo genere.[2] Pertanto questo genere comprende ora le seguenti quattro specie:

Specie di Icthyophaga
Nome comune e binomiale Immagine Distribuzione
Aquila di mare testabianca
(Haliaeetus leucocephalus)
La maggior parte del Canada e dell'Alaska, tutti gli Stati Uniti contigui e il Messico settentrionale
Aquila pescatrice di Pallas
(Haliaeetus leucoryphus)
Kazakistan, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Mongolia, Cina, India, Nepal, Bangladesh, Myanmar e Bhutan
Aquila di mare codabianca
(Haliaeetus albicilla)
Groenlandia e Islanda attraverso l'Europa e l'Asia fino all'estremo oriente fino a Hokkaido, in Giappone
Aquila di mare di Steller
(Haliaeetus pelagicus)
Russia, Corea, Giappone, Cina e Taiwan

Come suggeriscono sia i nomi comuni che quelli generici, sia le aquila di mare che le aquile pescatrici si nutrono principalmente di pesci, catturati principalmente in acque dolci di laghi e grandi fiumi, ma occasionalmente anche in acque salmastre negli estuari e lungo le coste.[3]

  1. ^ Palmiro Premoli, Il vocabolario nomenclatore, Milano, Società Editrice Aldo Manuzio, 1909-12.
  2. ^ F Gill, D Donsker e P Rasmussen (a cura di), IOC World Bird List (v 13.2), 2023, DOI:10.14344/IOC.ML.13.2.
  3. ^ del Hoyo, J., Elliott, A., & Sargatal, J., eds. (1994). Handbook of the Birds of the World Vol. 2. Lynx Edicions, Barcelona ISBN 84-87334-15-6

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Controllo di autoritàLCCN (ENsh85058435 · BNF (FRcb12274717v (data) · J9U (ENHE987007548222005171
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