Hagilar

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Hagilar
Hacılar Höyük
Statuette femminili da Hagilar (Museo di preistoria e protostoria di Berlino)
Utilizzocentro abitato
Epoca5400 - 4800 a.C.
Localizzazione
StatoBandiera della Turchia Turchia
ProvinciaBurdur
Scavi
Data scoperta1956
Date scavi1957 - 1960
ArcheologoJames Mellaart
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 37°35′03.48″N 30°05′04.2″E / 37.5843°N 30.0845°E37.5843; 30.0845
Siti neolitici del Vicino Oriente (le dimensioni del Golfo Persico sono quelle ipotizzate per il 3000 a.C.)

Hagilar (in turco Hacılar Höyük) fu un villaggio neolitico, situato nell'attuale Turchia, 25 chilometri a sudovest dell'odierna cittadina di Burdur, nella provincia omonima. È uno dei siti guida del neolitico anatolico.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Si sviluppò su sei livelli, con una durata che andò dal 5400 al 4800 a.C. circa. Dal punto di vista cronologico, subentrò a Çatalhöyük, ma con notevoli differenze sul piano della tipologia abitativa: in questo caso si trattava di case pluricellulari e dotate di cortili. La circolazione interna era possibile a livello del terreno, al contrario di Çatalhöyük, dove si accedeva agli ambienti dai terrazzi, tramite scale di legno rimovibili. Il corredo domestico restava quello tipico di Çatalhöyük, ma erano assenti i giacigli su panche lungo i perimetri delle stanze, sotto le quali gli abitanti di Çatalhöyük seppellivano i propri morti. Mancavano inoltre decorazioni cultuali dedicate ai parenti defunti.

Il villaggio di Hagilar appare povero, con una industria litica di scarsa qualità. La ceramica era dipinta.

La successione dei livelli presenta cambiamenti anche importanti: mentre il livello VI si presentava come un villaggio aperto, con un ruolo evidente dell'interscambio pluri-familiare, il livello II era racchiuso in un recinto di forma quadrangolare, strutturato su base mono-familiare. Il livello I, infine, quello più prossimo alla superficie, presentava strutture compatte, a cui si accedeva dal terrazzo, del tipo di Çatalhöyük.

Al sito guida di Hagilar succedette quello di Gian Hasan (datazione approssimativa: 4900-4500 a.C.).

La scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Il sito venne scoperto nel 1956 dall'archeologo britannico James Mellaart, guidato da un insegnante del posto. Nel 1957 venne iniziato uno scavò che si concluse nel 1960.

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

Schema cronologico della rivoluzione neolitica[1]
15000 Periodizzazione Palestina Siria Tauro Anatolia Kurdistan Luristan Khūzestān
10000 Caccia e
raccolta

intensificata


Kebara

 
     

Zarzi

 
   
7000 Produzione
incipiente

Natufiano
(10000-8500)
PPNA
(8000-7300)
 
  Hagilar
aceramico
(7500-7000)
 

Zawi Chemi
Shanidar
(9000-8000)
Karim Shahir
(7500-7000)

Ganjdareh
Asiab
(8000-7500)

 




Bus Mordeh
(7500-6500)
6000 Neolitico
aceramico

PPNB (Gerico)
(7000-6000)

Beidha
(7000-6000)
 

PPNB (Mureybat)
(ca. 6500)

Buqros, el-Kom
(6500-6000)
 
Çayönü
(7500-6500)
Giafer Hüyük
Çatalhöyük
aceramico
(7000-6000)
Jarmo
aceramico
(6500-6000)
Tepe Guran
(6500-6000)
 
Ali Kosh
(6500-6000)
 
Schema cronologico del neolitico del Vicino Oriente[2]
6000 Khabur Gebel Singiar
Assiria
Medio Tigri Bassa
Mesopotamia
Khuzistan Anatolia Siria
5500   Umm Dabaghiya     Muhammad Giaffar Çatalhöyük
(6300-5500)
 
Amuq A
5200
Halaf antico

Hassuna
Samarra antico
(5600-5400)

Samarra medio
(5400-5000)

Samarra tardo
(5000-4800)
 
Susiana A
Hagilar

Mersin 24-22
 

Amuq B
4800
Halaf medio
Hassuna tardo

Gawra 20
Eridu
(= Ubaid 1)
Eridu 19-15

Tepe Sabz
Hagilar

Mersin 22-20

Amuq C
4500 Halaf tardo Gawra 19-18   Haggi Muhammad
(= Ubaid 2)

Eridu 14-12
Khazineh

Susiana B
Gian Hasan

Mersin 19-17

Amuq D

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Liverani 2009, p. 64.
  2. ^ Liverani 2009, p. 84.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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