HMS Audacity

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HMS Audacity
La portaerei di scorta HMS Audacity, affondata dall'U-751 il 21 dicembre 1941
Descrizione generale
Classeunica
In servizio con Royal Navy
IdentificazioneD10
Destino finaleAffondata dall'U-751 il 21 dicembre 1941 al largo di capo Finisterre
Caratteristiche generali
LunghezzaHannover: 134,65 m
HMS Audacity: 142,42 m
Larghezza17,15 m
PescaggioHannover: 7,04
HMS Audacity: 18 m
Propulsione1 motore diesel MAN a 7 cilindri
1 asse
Velocità15 nodi (27,78 km/h)
EquipaggioHMS Audacity: 480
Armamento
ArmamentoHMS Audacity:
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L'HMS Audacity fu la prima portaerei di scorta in forza alla Royal Navy, durante la seconda guerra mondiale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del tempo assunse i nomi di Hannover (1939-40), Sinbad (1940), Empire Audacity (1940-41), HMS Empire Audacity (1941) ed infine HMS Audacity (1941).

La nave fu creata nella sua configurazione finale sulla base di un mercantile catturato ai tedeschi nel 1940, lo Hannover. Dopo varie utilizzazioni come cargo, fu deciso di convertirla in una portaerei piccola ed economica destinata alla scorta dei convogli impegnati nella battaglia dell'Atlantico. Le sovrastrutture furono eliminate; non essendo dotata di hangar, gli aerei erano ricoverati sul ponte di volo.

Entrò in servizio con a bordo il No. 802 Squadron della Fleet Air Arm dotato di caccia Martlet e fu assegnata alla scorta di convogli per Gibilterra. In tutta la sua carriera operò di scorta a quattro convogli.

L'affondamento[modifica | modifica wikitesto]

La nave fu assegnata alla scorta del Convoglio HG-76 nel dicembre 1941.

Alle 09.10 del 21 dicembre uno degli aerei in missione di pattugliamento avvistò due U-Boot affiancati ed uniti da una passerella, forse intenti a fare delle riparazioni, l'aereo attaccò immediatamente ma senza esito e, dopo che i due sommergibili si furono separati ed allontanati, fu segnalata la loro posizione alle navi di scorta ed iniziarono le ricerche che tuttavia risultarono infruttuose.

Lo Stork, una delle navi di scorta, navigava con difficoltà, dati i danni subiti a causa dello speronamento precedente di un U-Boot, ed il sonar aveva smesso di funzionare, mentre a bordo dell'Audacity il capitano MacEndrick chiese senza successo di riavere la corvetta di scorta che gli era stata sottratta per la caccia ai sommergibili; Walker, ottenuta la segnalazione sulla presenza di sommergibili, ritenne di attuare un piano diversivo: organizzare una visibile e rumorosa battaglia fittizia con alcune unità, allo scopo di attirare i sommergibili e permettere al convoglio di proseguire indisturbato. La diversione ebbe inizio alle 20.00 ma nelle vicinanze del convoglio venne a trovarsi senza essere stato avvistato l'U-567, un sommergibile di Tipo VII comandato dal capitano Engelbert Endrass,[1] che alle 20.32 silurò il cargo norvegese Annavore, di 8.324 tonnellate, affondandolo.

Le navi di scorta iniziarono immediatamente a dare la caccia al sommergibile, che però riuscì ad allontanarsi; contemporaneamente comparve un altro "lupo", l'U-751, un U-Boot Tipo VII comandato dal capitano Gerhard Bigalk, che dal primo pomeriggio aveva iniziato a seguire il convoglio. L'U-751 si trovò nelle vicinanze di quella che credeva una grossa petroliera, ma i lampi delle esplosioni illuminarono la Audacity, che fu silurata una prima volta alle 20.35 ed una seconda subito dopo affondando rapidamente; a nulla valsero le richieste di soccorso inviate da MacEndrick in quanto le unità di scorta si erano allontanate per la diversione e, una volta giunta la corvetta Pentsemon, essa iniziò le operazioni di recupero dei naufraghi ma, a causa delle condizioni del mare, non fu possibile salvare il comandante.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il capitano Endrass era il secondo del tenente Günther Prien durante l'azione che, il 14 ottobre 1939, permise al comandante dell'U-47 di forzare le difese della base navale inglese di Scapa Flow e di affondare la nave da battaglia HMS Royal Oak. V. AA.VV., Il terzo Reich, vol. Branchi di Lupi, cit., pag. 32.
  2. ^ Il comandante MacEndrick galleggiava svenuto tra i rottami ed il tenente di vascello Williams si tuffò per recuperarlo ma, dopo che gli fu fatta passare una cima intorno al corpo ed i marinai avevano iniziato ad issarlo a bordo, una grossa ondata strappò la corda dalle mani dei soccorritori ed il capitano scomparve sott'acqua e si riuscì a recuperare il solo Williams. V. Léonce Peillard, op. cit., pag. 198.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Il terzo Reich, vol. Guerra sul Mare, 1993, H&W ISBN non esistente
  • AA.VV., Il terzo Reich, vol. Branchi di Lupi, 1993, H&W ISBN non esistente
  • John Keegan, La seconda guerra mondiale, 2000, Rizzoli ISBN non esistente
  • Léonce Peillard, La Battaglia dell'Atlantico, 1992, Mondadori ISBN 88-04-35906-4
  • Salmaggi e Pallavisini, La seconda guerra mondiale, 1989, Mondadori ISBN 88-04-39248-7

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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