Classica di Amburgo 2005

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Bandiera della Germania Classica di Amburgo 2005
Edizione10ª
Data31 luglio
PartenzaAmburgo
Percorso250,5 km
Tempo6h00'59"
Media44,212 km/h
Valida perUCI ProTour 2005
Ordine d'arrivo
PrimoBandiera dell'Italia Filippo Pozzato
SecondoBandiera dell'Italia Luca Paolini
TerzoBandiera dell'Australia Allan Davis
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Classica di Amburgo 2004Classica di Amburgo 2006

La Classica di Amburgo 2005, (ufficialmente HEW Cyclassics per motivi di sponsorizzazione), decima edizione della corsa, valevole come diciottesimo evento del circuito UCI ProTour, si svolse il 31 luglio 2005 su un percorso di 250,5 km. Fu vinta dall'italiano Filippo Pozzato, che terminò la gara in 6h 00' 59".

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

La prima parte del percorso prevedeva un anello di 90 km nel sud della città, che prevedeva l'ascesa del Langenrehm (km 59). Poi, passando sul Köhlbrandbrücke, la corsa entrava nel centro di Amburgo, dove si affrontava un circuito con l'ascesa del Waseberg.[1]

Squadre e corridori partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Al via si presentarono le venti squadre del circuito ProTour. Invitate fra le squadre continentali furono l'inglese Team Barloworld, la francese AG2R Prévoyance e la tedesca Team Wiesenhof.

N. Cod. Squadra
1-8 COF Bandiera della Francia Cofidis
11-18 PHO Bandiera della Svizzera Phonak Hearing Systems
21-28 DVL Bandiera del Belgio Davitamon-Lotto
31-38 RAB Bandiera dei Paesi Bassi Rabobank
41-48 CSC Bandiera della Danimarca Team CSC
51-58 SDV Bandiera della Spagna Saunier Duval-Prodir
61-68 FAS Bandiera dell'Italia Fassa Bortolo
71-78 C.A Bandiera della Francia Crédit Agricole
81-88 LSW Bandiera della Spagna Liberty Seguros
91-98 DSC Bandiera degli Stati Uniti Discovery Channel
101-108 TMO Bandiera della Germania T-Mobile Team
111-118 GST Bandiera della Germania Gerolsteiner
N. Cod. Squadra
121-128 LIQ Bandiera dell'Italia Liquigas-Bianchi
131-138 QST Bandiera del Belgio Quick Step-Innergetic
141-148 IBA Bandiera della Spagna Illes Balears-Caisse d'Epargne
151-158 LAM Bandiera dell'Italia Lampre-Caffita
161-168 BTL Bandiera della Francia Bouygues Télécom
171-178 SDM Bandiera dell'Italia Domina Vacanze
181-188 FDJ Bandiera della Francia Française des Jeux
191-198 EUS Bandiera della Spagna Euskaltel-Euskadi
201-208 TBL Bandiera del Regno Unito Team Barloworld-Valsir
211-218 A2R Bandiera della Francia AG2R Prévoyance
221-228 WIE Bandiera della Germania Team Wiesenhof

Resoconto degli eventi[modifica | modifica wikitesto]

La prima fuga di giornata arrivò dopo 34 km, quando Jörg Ludewig (Domina Vacanze) si staccò dal gruppo e riuscì a guadagnare diversi minuti prima che Leif Hoste (Discovery Channel) e André Greipel (Wiesenhof) si lanciarono all'inseguimento. Il primo fuggitivo fu raggiunto solo a metà del percorso e i tre insieme riuscirono a guadagnare 12 minuti, vantaggio con cui affrontarono la prima scesa del Waseberg (600m con una pendenza del 16%) a 115 km dal traguardo, su cui Greipel si staccò.

Hoste e Ludewig continuarono invece a guadagnare sul gruppo, arrivando al passaggio sul traguardo con 15 minuti di vantaggio a 100 km dalla fine. La pioggia però rallentò i due battistrada che al secondo passaggio sul traguardo, con 56 km ancora da percorrere, avevano già perso circa 6 minuti dal gruppo tirato da Gerolsteiner e T-Mobile. Al terzo giro del circuito del Waseberg il vantaggio scese ulteriormente e, quando Hoste staccò Ludewig e prodseguì da solo, il gruppo era ormai a 1'21".

Dal gruppo attaccò Jan Ullrich, seguito a ruota da Fabrizio Guidi (Phonak), Luca Paolini e Filippo Pozzato (Quick Step). Diversi altri corridori raggiunsero al quartetto durante la salita e la discesa del Waseberg e Ullrich, rimasto senza compagni di squadra in testa, si alzò favorendo il contrattacco di Vladimir Gusev (CSC), Bram Tankink (Quick Step) e Marco Velo (Fassa Bortolo), che riuscirono a guadagnare circa mezzo minuto dal gruppo ritornato compatto, con ancora la T-Mobile a lavorare.

Il trio di attaccanti raggiunsero prima Ludewig, poi Hoste che venne ripreso a 19 km dal traguardo. Sull'ultima scesa del Waseberg, Hoste si alzò, Ullrich attaccò verso i fuggitivi e si formò un gruppo di quindici corridori - Ullrich (T-Mobile), Velo, Bernucci, Flecha, Cancellara (Fassa Bortolo), Tankink, Pozzato, Paolini (Quick Step), Davis (Liberty Seguros), Rebellin (Gerolsteiner), Elmiger, Grabsch (Phonak), Commesso (Lampre), Gusev (CSC) e Hončar (Domina Vacanze). Grabsch fu l'unico a cercare l'attacco verso il traguardo, ma il treno della Fassa portò il gruppo compatto alla volata, tirando per Cancellara. A 150 metri dalla fine attaccò Allan Davis, ma Pozzato lo sorpassò agevolmente tagliando per primo il traguardo, seguito dal connazionale e compagno di squadra Paolini, secondo al photofinish.[1]

Ordine d'arrivo (Top 10)[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Corridore Squadra Tempo
1 Bandiera dell'Italia Filippo Pozzato Quick Step 6h00'59"
2 Bandiera dell'Italia Luca Paolini Quick Step s.t.
3 Bandiera dell'Australia Allan Davis Liberty Seg. s.t.
4 Bandiera della Svizzera Fabian Cancellara Fassa Bortolo s.t.
5 Bandiera dell'Italia Davide Rebellin Gerolsteiner s.t.
6 Bandiera della Svizzera Martin Elmiger Phonak s.t.
7 Bandiera dell'Italia Salvatore Commesso Lampre s.t.
8 Bandiera della Russia Vladimir Gusev Team CSC s.t.
9 Bandiera della Spagna Juan Antonio Flecha Fassa Bortolo s.t.
10 Bandiera della Germania Bert Grabsch Phonak s.t.

Punteggi UCI[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Corridore Squadra Punti
1 Bandiera dell'Italia Filippo Pozzato Quick Step 40
2 Bandiera dell'Italia Luca Paolini Quick Step 30
3 Bandiera dell'Australia Allan Davis Liberty Seg. 25
4 Bandiera della Svizzera Fabian Cancellara Fassa Bortolo 20
5 Bandiera dell'Italia Davide Rebellin Gerolsteiner 15
6 Bandiera della Svizzera Martin Elmiger Phonak 11
7 Bandiera dell'Italia Salvatore Commesso Lampre 7
8 Bandiera della Russia Vladimir Gusev Team CSC 5
9 Bandiera della Spagna Juan Antonio Flecha Fassa Bortolo 3
10 Bandiera della Germania Bert Grabsch Phonak 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Jeff Jones, Pippo pips Paolini in Hamburg, in Cyclingnews.com, 31 luglio 2005. URL consultato il 13-8-2010.

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