Gymnoderus foetidus

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Corvo beccafrutta collonudo
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Tyranni
Infraordine Tyrannides
Famiglia Cotingidae
Genere Gymnoderus
É. Geoffroy Saint-Hilaire, 1809
Specie G. foetidus
Nomenclatura binomiale
Gymnoderus foetidus
(Linnaeus, 1758

Il corvo beccafrutta collonudo (Gymnoderus foetidus (Linnaeus, 1758)) è un uccello passeriforme della famiglia Cotingidae, unica specie ascritta al genere Gymnoderus É. Geoffroy Saint-Hilaire, 1809[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Maschio in natura.
Femmina ad Apiacás.

Il nome scientifico del genere, Gymnoderus, deriva dall'unione delle parole greche γυμνος (gymnos/gumnos, "nudo") e δερα (dera, "collo"), col significato di "dal collo nudo": quello della specie, foetidus, significa "fetido" in latino.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 30–38 cm di lunghezza, per 220-359 g di peso[3]: a parità d'età, i maschi sono più grossi e pesanti delle femmine di circa un terzo[3].

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dall'aspetto massiccio, muniti di piccola testa allungata con becco relativamente piccolo e sottile, di forma conica, ali lunghe e arrotondate, zampe forti e coda dall'estremità squadrata: nel complesso, questi uccelli somigliano a un bizzarro incrocio fra un merlo indiano, un avvoltoio e un piccione.

Il piumaggio presenta dicromatismo sessuale: i maschi presentano testa, collo e coda neri, dorso nero-bluastro e petto, ventre e fianchi di colore blu scuro: le ali presentano copritrici e remiganti di colore grigio-azzurro, e dello stesso colore è anche il codione.
Caratteristica peculiare di questi uccelli, alla quale essi devono sia il nome comune che il nome scientifico, è la presenza di caruncole nude sulle guance e ai lati del collo, che nei maschi sono molto estese e di colore blu brillante.

Le femmine presentano invece livrea quasi completamente nera, con la superficie inferiore della coda di colore biancastro, mentre le caruncole del collo sono poco accentuate e rappresentate da ispessimenti cutanei glabri e nerastri sui lati della testa.

In ambedue i sessi il becco e le zampe sono di colore nero, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro, con evidente cerchio perioculare azzurro nei maschi e grigio-nerastro nelle femmine.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dalle abitudini diurne, che vivono in gruppi anche numericamente consistenti, passano la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo nella canopia o fra le fronde di alberi e csepugli, mentre è piuttosto raro che questi animali scendano al suolo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La dieta del corvo beccafrutta collonudo è essenzialmente frugivora, nutrendosi perlopiù di frutti maturi di cecropia, euterpe e arecacee e melastomacee[3]: verosimilmente, una piccola parte della dieta di questo animale si compone anche di piccoli insetti.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La stagione riproduttiva sembrerebbe andare da settembre a febbraio: i maschi competono in lek disponendosi in modo tale da avere contatto uditivo fra loro ed emettendo potenti richiami mugghianti simili a quelli degli uccelli parasole[4]: ciascun maschio cerca di accoppiarsi col maggior numero di femmine possibile, non partecipando in alcuna maniera al resto dell'evento riproduttivo.

Il nido è fatto di rametti e fibre vegetali, ha la forma di una coppa e viene ubicato in alto fra gli alberi[5][6]: al suo interno la femmina depone 1-2 uova, che cova da sola. Le tempistiche di cova e di allevamento dei pulli non sono ancora note: essi vengano imbeccati principalmente con frutta[5].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questi uccelli sono diffusi in Sudamerica settentrionale, dove popolano la foresta amazzonica dall'area pedemontana andina della Colombia centro-meridionale (a sud del dipartimento di Meta) alla Bolivia centrale attraverso la porzione orientale di Ecuador e Perù, mentre ad est essi giungono attraverso Rondônia e sud di Amazonas e Pará fino al rio Tocantins ed al Mato Grosso meridionale, ed a nord abitano l'area delle foci del Rio delle Amazzoni e la fascia costiera di Guyana francese, Suriname e Guyana, il Roraima ed il sud del Venezuela, mentre appaiono a senti da gran parte del Massiccio della Guiana, dall'area delle sponde settentrionali del Rio delle Amazzoni e dal bacino del Rio Negro.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla foresta pluviale riparia, dalla Várzea e dalla foresta a galleria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2013, Gymnoderus foetidus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Cotingidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  3. ^ a b c (EN) Bare-necked Fruitcrow (Gymnoderus foetidus), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  4. ^ Lane, D. F., First description of song display and other notes on the Bare-necked Fruitcrow (Gymnoderus foetidus, Cotingidae), in Ornitologia Neotropical, n. 14, 2003, pp. 491–497.
  5. ^ a b Marlon, T., First information concerning nestling diet in the Bare-necked Fruitcrow Gymnoderus foetidus, in ACI Avances en Ciencias e Ingenierías, vol. 9, n. 15, 2017.
  6. ^ Béraut, E., The nesting of Gymnoderus foetidus, in Ibis, n. 112, 1970, p. 256, DOI:10.1111/j.1474-919X.1970.tb00097.x.

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