Gyaru

Gyaru o gal (ギャル Gyaru?) è una moda abituale giapponese, riguardanti in particolare le ragazze e le donne urbane.
Spesso una kogaru è una giovane ragazza dai 15 ai 25 anni con i capelli decolorati (biondi), a volte abbronzate artificialmente nella carnagione (vengono poi chiamati ganguro o mamba/yamamba), che indossa microgonne, vestiti alla moda e accessori appariscenti agli occhi. "Kogaru" (il « gals » delle scuole superiori) è in realtà una sottocategoria di gals.
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
L'etimologia è controversa, il termine è generalmente visto come derivato dal termine giapponese kōkō (高校? liceo), ma altri pensano che l'origine venga da ko (子? ragazza o bambino). Alcuni hanno affermato che il ko è una contrazione di "komuro" cognome di Tetsuya Komuro, produttore del cantante J-pop Namie Amuro che ha lanciato la moda « kogal » nei primi anni '90, sebbene questa ipotesi sia probabilmente fantasiosa e posteriore. La seconda parte " garu" viene dalla inglese gal ("girl"). A volte incontriamo l'ortografia "kogyaru" che è l'esatta trascrizione di kana "コギャル" ma che viene usato molto meno quotidianamente sia da giapponesi che da stranieri.

Stili di gyaru[modifica | modifica wikitesto]


- Hime-gyaru - Principessa gyaru
- Agejo (上げ序?)
- Kyabajō (キャバ嬢?)
- Amekaji (アメカジ?) - American casual
- Western gyaru o gaijin-gyaru ("外人ギャル"?) - Gyaru occidentale o Gyaru straniera
- Gyaruo (ギャル男?) - Homme gyaru
- Kogyaru : Di solito uno studente delle superiori (高校生kōkōsei).
- JK gyaru : termine per kogyaru nelle uniformi scolastiche.
- Ane gyaru
- Gyaru-mama (ギャルママ?)
- Bibinba (ビビンバ?)
- Neo-gyaru (ネオギャル?)
- Gyaru-Den (ギャル電機?)
Aspetto sociale[modifica | modifica wikitesto]
Le gals si incontrano nelle zone alla moda delle grandi città, come Shibuya a Tokyo, dove hanno i loro posti preferiti, i grandi negozi di abbigliamento come la torre 109 e altri luoghi di ritrovo come il karaoke e gli izakaya (bar-ristoranti).
L'immagine delle gals è associata alla prostituzione giovanile: molte di queste ragazze ricorrono infatti all'enjo kōsai o enkō per permettersi gli ultimi accessori di moda. Può capitare che alcune scappino e non frequentino più la scuola, preferendo frequentare i quartieri alla moda in gruppi di ragazze. Ai problemi dell'assenteismo e della fuga, si possono collegare casi più preoccupanti di prostituzione giovanile.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Angèle Bafounda, Deux sous-cultures japonaises : les kogyaru et les gyaru, sotto la direzione di Maud Berthomier, Università Sorbonne Nouvelle-Paris 3, 2014. - tesi di laurea in mediazione culturale
- Nicole Miura, I LOVE JAPAN! 101 Cose da Sapere sulla Cultura del Giappone e le sue Ultime tendenze, HOW2 Edizioni, 2015, ISBN 978-88-99356-11-8.