Guglielmo IV di Henneberg-Schleusingen
| Guglielmo IV di Henneberg-Schleusingen | |
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| Conte principesco di Henneberg | |
| In carica | 26 maggio 1480 – 24 gennaio 1559 |
| Predecessore | Guglielmo III di Henneberg |
| Successore | Giorgio Ernesto di Henneberg-Schleusingen |
| Nascita | 1475 circa |
| Morte | Salorno, 24 gennaio 1559 |
| Dinastia | Casato di Henneberg |
| Padre | Guglielmo III di Henneberg |
| Madre | Margherita (1451–1509), figlia di Enrico il Pacifico di Brunswick-Lüneburg |
| Consorte | Anastasia di Hohenzollern |
Guglielmo IV di Henneberg-Schleusingen (1475 circa – Salorno, 24 gennaio 1559), membro del Casato di Henneberg, fu conte principesco di Henneberg, all'interno del Sacro Romano Impero.
Figlio di Guglielmo III di Henneberg, ereditò il principato di Henneberg alla morte del padre, il 26 maggio 1480, e regnò fino alla propria morte per quasi ottant'anni, il 24 gennaio 1559.[1] Sposò Anastasia di Brandeburgo, figlia di Alberto Achille, elettore di Brandeburgo.
Tra il 1543 e il 1544, Guglielmo aderì alla Riforma protestante.[2] Nel 1554 firmò un trattato di eredità con Giovanni Federico II di Sassonia. Guglielmo morì a Salorno cinque anni dopo. Tuttavia, alla morte del suo successore, Giorgio Ernesto, l'ultimo principe di Henneberg, sia la linea ernestina che quella albertina della Casata di Wettin rivendicarono le sue proprietà, che nel 1660 furono infine divise tra i ducati ernestini di Sassonia-Weimar e Sassonia-Gotha e l'albertino Maurizio di Sassonia-Zeitz, mentre la signoria di Smalcalda andò al lagravio Guglielmo IV d'Assia-Kassel, in forza di un trattato di eredità del 1360.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (DE) Franziskus Lubecus e Reinhard Vogelsang (a cura di), Göttinger Annalen. Von den Anfängen bis zum Jahr 1588, collana Quellen zur Geschichte der Stadt Göttingen, vol. 1, Wallstein Verlag, 1994, p. 224, ISBN 3-89244-088-3.
- ^ (EN) Johannes A. Mol, Klaus Militzer e Helen J. Nicholson, The Military Orders and the Reformation, 2006, p. 108.
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