Gueragama

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Gueragama
Immagine di Gueragama mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Iguania
Clade Acrodonta
Genere Gueragama
Simões et al., 2015
Nomenclatura binomiale
† Gueragama sulamericana
Simões et al., 2015[1]

Gueragama è un genere estinto di lucertola iguanide vissuto nel Cretaceo superiore, circa 85 milioni di anni fa (Turoniano-Campaniano), in Brasile. L'unica specie ascritta a questo genere è G. sulamericana.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene si conoscano pochi elementi ossei dell'animale, si può evincere che la Gueragama avesse circa le stesse dimensioni di una moderna iguana verde, e la sua stessa struttura corporea. Gli unici fossili conosciuti di questo animale è una mandibola completa di denti. A differenza degli acrodonti moderni, il cui denti si trovano ai margini delle ganasce, la Gueragama ha i denti lungo la superficie interna della mandibola, una caratteristica comune nella maggior parte delle lucertole non acrodonte e caratteristico del secondo grande gruppo di iguania, i Pleurodonta. La dentatura non-acrodonte di Gueragama è la prova della sua basale posizione all'interno degli Acrodonta, ed è condivisa con un gruppo di parenti del Cretaceo superiore, chiamato Priscagamidae.[1]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La Gueragama appartiene ad un gruppo di iguania, chiamato Acrodonta, che include anche specie moderne come i camaleonti e gli agami, che tuttavia sono limitati nell'areale al Vecchio Mondo. La Gueragama è l'unico acrodonte conosciuta in Sud America, fornendo un'ulteriore prova del fatto che un tempo i continenti di Africa e Sud America, era uniti nel Gondwana, per poi separarsi in seguito. L'olotipo della specie tipo, Gueragama sulamericana, è stato descritto e nominato nel 2015 sulla base di una mascella inferiore isolata risalente ad un periodo compreso tra il Turoniano e il Campaniano, nella Formazione Goio-Erê, nel bacino del Bauru, in Brasile.[1]

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Il fossile di Gueragama è stato ritrovato in quello che un tempo era luogo arido e desertico. La flora del luogo era molto scarsa e la fauna era abitata in prevalenza da sauropodi titanosauri e da coccodrilli terrestri di tutte le forme come lo stravagante Armadillosuchus e Mariliasuchus. In particolare il fossile di Gueragama erano associati a diversi scheletri dello pterosauro tapejaride Caiuajara. La presenza di uno pterosauro conosciuto per una dieta piscivora (o eventualmente frugivora) fa pensare che nell'area desertica sorgesse un'oasi o una zona lacustre in cui questi rettili volanti nidificavano. Se l'alimentazione della Gueragama fosse simile a quella della moderna iguana verde, l'animale si sarebbe nutrito prevalentemente di vegetazione, integrando nella sua dieta insetti e, forse, anche uova.[1] Nel 2019, dallo stesso letto d'ossa sono stati descritti e nominati altri due taxon: il teropode noasauride Vespersaurus[2], e lo pterosauro tapejaromorpho Keresdrakon.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Tiago R. Simões, Everton Wilner, Michael W. Caldwell, Luiz C. Weinschütz e Alexander W. A. Kellner, A stem acrodontan lizard in the Cretaceous of Brazil revises early lizard evolution in Gondwana, in Nature Communications, vol. 6, 26 agosto 2015, p. 8149, DOI:10.1038/ncomms9149.
  2. ^ Max Cardoso Langer, Neurides de Oliveira Martins, Paulo César Manzig, Gabriel de Souza Ferreira, Júlio César de Almeida Marsola, Edison Fortes, Rosana Lima, Lucas Cesar Frediani Sant’ana, Luciano da Silva Vidal, Rosangela Honório da Silva Lorençato e Martín Daniel Ezcurra Ezcurra, A new desert-dwelling dinosaur (Theropoda, Noasaurinae) from the Cretaceous of south Brazil, in Scientific Reports, vol. 9, 2019, DOI:10.1038/s41598-019-45306-9.
  3. ^ (EN) Alexander W. A. Kellner, Luiz C. Weinschütz, Borja Holgado, Renan A. M. Bantim e Juliana M. Sayão, A new toothless pterosaur (Pterodactyloidea) from Southern Brazil with insights into the paleoecology of a Cretaceous desert, in Anais da Academia Brasileira de Ciências, vol. 91, 19 agosto 2019, DOI:10.1590/0001-3765201920190768, ISSN 0001-3765 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]