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Grotta a Male

Coordinate: 42°26′00.5″N 13°28′26.42″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Grotta a Male
Stato
Regione  Abruzzo
Provincia  L'Aquila
Comune  L'Aquila
FrazioneAssergi
Altitudine956[1] m s.l.m.
Profondità84[1] m
Lunghezza480[1] m
Esplorazione1573
Coordinate42°26′00.5″N 13°28′26.42″E
Mappa di localizzazione: Italia
Grotta a Male
Grotta a Male

«In questa oscurissima Grotta precipitosa si vede figure d’huomeni fatti dalla natura, altre d’animali, et altri di serpenti, ma Colone, Candele, e Torcie, e lastroni infiniti. Et questo procede dall’acque che colano di continuo.»

La Grotta a Male, anticamente Grotta Amare[1] (in dialetto aquilano, “impervia” o “difficile”),[3] è una grotta carsica situata nella valle del Vasto, nei pressi di Assergi, nel territorio del comune dell'Aquila. È ricompresa all'interno del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Venne esplorata da Francesco De Marchi il 20 agosto 1573,[1][4] il giorno dopo la sua ascensione al Corno Grande del Gran Sasso d'Italia. È pertanto considerata la prima cavità esplorata in senso speleologico in Italia[5] e per questo è stata omaggiata venendo rappresentata sul primo annullo postale figurativo dedicato alla speleologia dell'8 dicembre 1973.[6] Nel XX secolo all'interno della grotta sono stati poi eseguiti scavi archeologici — condotti da Ugo Rellini negli anni Trenta, da Sergio Pannuti negli anni Settanta e da Vincenzo D'Ercole negli anni Novanta[1] — che hanno portato alla luce stratigrafie risalenti al Neolitico, all'Eneolitico ed all'Età del Bronzo.[4] La grotta era utilizzata sia come luogo di culto e sepoltura sia per la lavorazione dei metalli;[4] al suo interno sono stati rinvenuti i resti di una fornace per la fusione del bronzo.[1]

La grotta è fornita di illuminazione e di un percorso attrezzato,[1] assai tortuoso e pertanto consigliato solamente a gruppi equipaggiati.[3] Il percorso attraversa numerosi ambienti (tra cui l'iniziale Sala del Tronco, la Sala dell'Organo così chiamata per via del suono prodotto dall'acqua e la Sala della Croce per via di una croce incisa sulle pareti dal De Marchi durante la sua esplorazione) e alcuni laghi,[1][6] sviluppandosi per una lunghezza complessiva di 480 metri e con una profondità massima di 84 metri.[1] La temperatura interna è di circa 12 °C mentre l’umidità relativa è superiore al 90%.[6]

  1. ^ a b c d e f g h i j Touring Club Italiano, p. 135.
  2. ^ La cronaca di Francesco De Marchi, su eneafiorentini.it. URL consultato il 31 dicembre 2017.
  3. ^ a b Antonio Giampaoli, Grotta a Male, su assergiracconta.altervista.org. URL consultato il 31 dicembre 2017.
  4. ^ a b c Regione Abruzzo, Grotta a Male, su regione.abruzzo.it. URL consultato il 31 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2018).
  5. ^ Gruppo Speleologico Aquilano (a cura di), Francesco De Marchi, Speleologo del 1500, in Atti del IX Congresso Nazionale di Speleologia, Trieste, 1963.
  6. ^ a b c G.G.F. L'Aquila, Grotta a Male, su ggfaq.it. URL consultato il 31 dicembre 2017.
  • Sergio Pannuti e Renato Peroni, Gli scavi di Grotta a Male presso L'Aquila, L'Aquila, 1969.
  • Provincia dell'Aquila, Guida turistica della Provincia dell'Aquila, L'Aquila, Provincia dell'Aquila, 1999.
  • Touring Club Italiano, L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Editore, 2005.