Gregorio Ronca

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Gregorio Ronca (Solofra, 14 dicembre 1859Napoli, 18 agosto 1911) è stato un ammiraglio, scienziato e scrittore italiano.

Orfano di madre fu educato dalla nonna paterna, cugina di Carlo Pisacane. Insieme al fratello Alessandro intraprende la carriera militare, optando per la Marina del nuovo Regno d’Italia.

Corazzata Lauria

Nel 1879 è assegnato alla fregata Amedeo, poi alla Caracciolo sulla quale nel 1881 partecipa ad un viaggio di circumnavigazione del globo. Al comando di Carlo De Amezaga, salpata da Napoli nel novembre 1881 e dopo numerose soste esplorative, attraverso il canale di Suez la missione fa ritorno a Venezia nel settembre 1884; Ronca dona all’Università di Roma la sua raccolta etnica e zoologica frutto del viaggio.

È quindi alla Scuola Cannonieri di La Spezia e, sulla corazzata Ruggiero di Lauria, appositamente attrezzata, inizia i suoi studi sulle armi subacquee e svolge esperimenti sull’elettricità applicata. Progetta un nuovo sistema per manovrare a distanza i proiettori di bordo per il tiro notturno.

Incrociatore Garibaldi

Per l’importanza dei suoi studi il Ronca viene destinato all’Accademia navale di Livorno nel 1889 come insegnante di Artiglieria e Balistica. Con l’aiuto del matematico Alberto Bassani crea un nuovo sistema di calcolo della traiettoria dei proiettili migliorando la precisione. Su questo argomento scrive anche un testo ("Metodo di tiro navale" che da lui prende il nome) che viene adottato anche dalla marina giapponese nella battaglia di Tsushima.

Negli anni di Livorno dirige l'incrociatore Garibaldi, dove sono applicati i risultati dei suoi studi e al quale dona la Preghiera del marinaio che aveva ottenuto dal poeta Antonio Fogazzaro e che è tuttora in uso su tutte le navi della Marina Militare.

A Napoli dirige la sezione Armamenti ed Artiglieria dove studia la tecnica di trasmissione di ordini a distanza, necessaria per le nuove esigenze di guerra marittima.

Nel 1904 gli viene affidato il comando del cacciatorpediniere Dogali per compiere missioni scientifiche e di rappresentanza alle Antille e in America del sud. Del viaggio scrive il libro Dalle Antille, alle Gujane e alla Amazzonia e tiene conferenze a Roma e Milano. Entra in contatto con Guglielmo Marconi.

Trasferito sulla corazzata Sardegna, vi dirige la scuola di tiro navale con esperimenti nel Mar Ligure.

Nel grado di contrammiraglio muore improvvisamente a Napoli nel 1911.

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