Grattacielo di Fiume
| Grattacielo di Fiume Riječki neboder | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Località | Fiume |
| Indirizzo | Jadranski trg |
| Coordinate | 45°19′40.59″N 14°26′17.68″E |
| Informazioni generali | |
| Condizioni | In uso |
| Costruzione | 1939-1942 |
| Inaugurazione | 1942 |
| Stile | razionalismo |
| Altezza |
|
| Piani | 12 |
| Realizzazione | |
| Architetto | Umberto Nordio |
| Committente | Marco De Albori |
Il Grattacielo di Fiume o Casa Albori (in croato: Riječki neboder) è un grattacielo della città di Fiume. L'edificio si affaccia sulla centrale Jadranski Trg, a pochi passi dal palazzo Adria ed è tutelato dalla legislazione croata "come patrimonio culturale immateriale individuale"[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo fu costruito tra il 1939 ed il 1942 secondo il progetto dell'architetto triestino Umberto Nordio[2]. Durante la costruzione vi furono numerosi attriti tra i committenti la sovraintendenza sia perché nel cantiere fu rinvenuta una necropoli romana[1] sia perché lo stabile, situato nel centro storico di Fiume, andava ad impattare fortemente sul tessuto urbano circostante. L'edificio infatti chiude idealmente la principale arteria stradale della città quarnerina: il Corso.
Casa Albori fu concepita come un moderno grattacielo alto 53 m in stile razionalista, identificativo del regime fascista. I locali al piano terra del grattacielo vennero destinati alle attività commerciali, mentre quelli dal primo al quinto e dal settimo al dodicesimo ad appartamenti residenziali[2]. Il sesto piano venne riservato ad abitazioni di extra-lusso. Nell'ingresso, abbellito con marmo di Carrara e marmo rosso toscano, fu realizzato da Carlo Sbisá un affresco, ora in gran parte rimosso, raffigurante Gabriele D'Annunzio mentre legge la Carta del Carnaro[1].
Note
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