Granze

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Disambiguazione – Se stai cercando la frazione di Arquà Polesine in provincia di Rovigo, vedi Granze (Arquà Polesine).
Granze
comune
Granze – Stemma
Granze – Bandiera
Granze – Veduta
Granze – Veduta
Granze, Via della Libertà, la principale via che attraversa l'abitato. Sulla sinistra l'edificio che ospita il Municipio, sulla destra la chiesa parrocchiale di Santa Cristina.
Localizzazione
StatoItalia Italia
Regione Veneto
ProvinciaPadova
Amministrazione
SindacoDamiano Fusaro (lista civica) dall'11-6-2017
Territorio
Coordinate45°11′N 11°43′E / 45.183333°N 11.716667°E45.183333; 11.716667 (Granze)
Altitudinem s.l.m.
Superficie11,47 km²
Abitanti1 970[1] (31-8-2021)
Densità171,75 ab./km²
FrazioniGorzon, Savellon, Quattro vie, Ponticelli
Comuni confinantiSant'Elena, Sant'Urbano, Solesino, Stanghella, Vescovana, Villa Estense
Altre informazioni
Cod. postale35040
Prefisso0429
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT028043
Cod. catastaleE146
TargaPD
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 410 GG[3]
Nome abitantigranzesi
Patronosanta Cristina
Giorno festivo24 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Granze
Granze
Granze – Mappa
Granze – Mappa
Posizione del comune di Granze nella provincia di Padova
Sito istituzionale

Granze (Grànse in veneto[4]) è un comune italiano di 1 970 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese sorge in una zona agricola: il nome sembra ricondursi ai centri di raccolta dei prodotti agricoli delle proprietà monastiche[5]. Si ipotizza che la zona ai tempi dei romani fosse centuriata, poiché sono stati rinvenuti nei campi vari reperti dell'epoca, quali tombe, anfore, basamenti di murature di antiche domus. Per essi è stato costituito un apposito museo insieme alla vicina Solesino.

La municipalità nasce nel 1914 dalla separazione da Vescovana, comune limitrofo a Granze che si incontra procedendo verso il Polesine.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 aprile 1987.[6]

«D'argento, alla spiga di frumento, fogliata di quattro, posta in palo, al naturale; alla bordatura d'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo trinciato d'azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiosi[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Santa Cristina, completata nel 1582 ma più volte rimaneggiata, comprende un campanile e un pozzo in trachite del 1556.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristica dell'abitato è la Villa Ca' Conti attualmente Rusconi-Camerini, il cui corpo centrale, splendidamente affrescato, risaleal 1580, in stile palladiano e impreziosita dal romantico giardino all'italiana. La villa presenta inoltre un oratorio, ancora attivo. La villa sorge sui resti di una stazione di controllo benedettina.

Di pregio è anche la Casa Prosdocimi, un tipico edificio rurale veneziano, con ampia barchessa porticata.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il sindaco di Granze è Damiano Fusaro di Italia In Comune.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 315, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Comune di Granze, comuni-italiani.it
  6. ^ Granze, decreto 1987-04-06 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 28 agosto 2022.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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