Grande offensiva

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Grande offensiva
Büyük Taarruz
parte della guerra greco-turca (1919-1922) e della guerra d'indipendenza turca
Ingresso dell'esercito turco a Smirne (dipinto al Museo della Guerra d'Indipendenza, Ankara)
Data16 agosto - 18 settembre 1922
LuogoAnatolia occidentale (Afyon, Kütahya, Uşak, Smirne)
EsitoVittoria turca
Modifiche territoriali
  • Conquista turca di Smirne
  • Ritiro dell'esercito greco dall'Anatolia occidentale
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
98.670 - 103.000 fanti
5.286 cavalieri
323 armi d'artiglieria[1][2][3][4]
130.000 - 1.300 cavalieri
348 armi d'artiglieria[1][2][3][4]
Perdite
2.318 morti, 9.360 feriti,1.697 dispersi e 101 prigionieri
Totale: 13.476[5]
Fino al 7 settembre:
35.000 tra morti e feriti, 15.000 prigionieri
Totale:50.000[6][7][8][9]
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La Grande offensiva[10][11][12][13] (in turco Büyük Taarruz; in turco ottomano بیوك تعرض) è stata la più grande e ultima operazione militare della Guerra d'indipendenza turca, combattuta tra le forze armate turche fedeli al governo della Grande Assemblea Nazionale di Turchia, e il Regno di Grecia, ponendo fine alla guerra greco-turca. L'offensiva iniziò il 26 agosto 1922 con la battaglia di Dumlupınar. I turchi ammassarono circa 98.000 uomini, il numero più alto dall'inizio della guerra, per iniziare l'offensiva contro l'esercito greco composto da circa 130.000 uomini.[14][15] Dal 31 agosto al 9 settembre il fronte si spostò di 300 km (190 mi) mentre le truppe greche si ritiravano.[16] L'esercito turco non disponeva di veicoli a motore e le sue forze erano costituite da unità di fanteria e cavalleria mentre il supporto logistico era fornito da un sistema di rifornimento basato su carri trainati da buoi.[17]

Le truppe turche raggiunsero il mare il 9 settembre con la riconquista di Smirne. L'operazione terminò il 18 settembre 1922 con la liberazione di Erdek e Biga. La sconcertante sconfitta causò un grande dissenso all'interno dell'esercito greco e una generale perdita del morale, che portò alla riluttanza di continuare a combattere. Numerose divisioni greche, inoltre, erano state circondate e distrutte come unità combattenti coese. Ciò significava che l'esercito greco aveva perso la sua capacità offensiva e non era in grado di organizzare una ritirata controllata, motivo che causò numerosi prigionieri greci di guerra.

Progressione[modifica | modifica wikitesto]

L'offensiva iniziò con la battaglia di Dumlupınar, dove l'esercito turco sconfisse l'esercito greco in quattro giorni, aprendo la strada a una rapida offensiva. Dopo l'ordine di Mustafa Kemal Atatürk emesso nelle Forze della Grande Assemblea Nazionale della Turchia, la parte principale dell'esercito turco iniziò a muoversi verso Smirne e una forza secondaria iniziò a muoversi da Eskişehir verso Bursa.[18] Il 7 settembre, Aydın, Germencik e Kuşadası caddero sotto il controllo turco. Il 16 settembre, le ultime truppe greche lasciarono Çeşme e due giorni dopo il III corpo greco lasciò Erdek. Il capo di stato maggiore britannico espresse la sua ammirazione per l'operazione militare turca.[19]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (TR) Belgelerle Türk tarihi dergisi, Menteş Kitabevi, 1999, p. 35. URL consultato il 9 agosto 2021.
  2. ^ a b A. Baran Dural, His story : Mustafa Kemal and Turkish revolution, iUniverse, 2007, p. 93, ISBN 978-0-595-67883-9, OCLC 154694008. URL consultato il 9 agosto 2021.
  3. ^ a b (TR) Nizamettin Nazif Tepedelenlioğlu, Bilinmiyen taraflariyle Atutürk, Yeni Çığır Kitabevi, 1959, p. 64. URL consultato il 9 agosto 2021.
  4. ^ a b Assertion of unitary, independent national states in central and southeast europe (1821–1923), Bibliotheca historica romaniae Edition 62, Edited by Viorica Moisuc and Ion Calafeteanu, Section des sciences historiques de l'Académie de la République Populaire Roumaine., 1980, p. 340 (nota 94)
  5. ^ Göknur Akçadağ. Göğebakan, Tarihi değiştiren savaşlar, 2nd ed, Timaş Yayınları, 2007, p. 321, ISBN 975-263-486-9, OCLC 181327725. URL consultato il 9 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Copyright, 1922 e by the New York Times Company Special Cable To the New York Times, ARMISTICE SOUGHT BY GREEKS AS TURKS PRESS NEAR SMYRNA; Offer to Evacuate Asia Minor Sent to Angora Through Allied Commissioners. TURKS CLEAR GREAT AREA Advance Now 25 Miles From Smyrna, Where 200,000 Refugees Create Grave Perils.VENIZELISTS ARE RECALLED Angora Confirms Capture of Commander--Whole Southern Army Reported Prisoners of Turks., in The New York Times, 8 settembre 1922. URL consultato il 9 agosto 2021.
  7. ^ Micheal Clodfelter, Warfare and armed conflicts : a statistical encyclopedia of casualty and other figures, 1492-2015, Fourth edition, 2017, p. 346, ISBN 978-1-4766-2585-0, OCLC 984342511. URL consultato il 9 agosto 2021.
  8. ^ Chronicling America - Historic American Newspapers, Turk Cavalry Routs Greeks Turk Cavalry Routs Greeks, The Ogden standard-examiner (Ogden, Utah), 7 September 1922, p. 2.
  9. ^ Armistice Sought By Greeks As Turks Press (PDF), su timesmachine.nytimes.com, 8 settembre 1922.
  10. ^ La Storia: L'età contemporanea: 4. Dal primo al secondo dopoguerra, UTET, 1988, p. 150, ISBN 978-88-02-03992-3. URL consultato il 9 agosto 2021.
  11. ^ P. di Roccalta, Angora e Kemal pascia: problemi politici ed economici della moderna Turchia, A.R.E., 1932, p. 36. URL consultato il 9 agosto 2021.
  12. ^ L'Universo, Istituto geografico militare., 1953, p. 355. URL consultato il 9 agosto 2021.
  13. ^ Paola Pizzo, L'Islam nel Mediterraneo: l'incontro con l'Europa, le sfide della modernità, Carabba, 2010, p. 51, ISBN 978-88-6344-132-1. URL consultato il 9 agosto 2021.
  14. ^ Bruce Clark: Twice a Stranger: The Mass Expulsions That Forged Modern Greece And Turkey, Harvard University Press, 2006, ISBN 0674023684, page 22.
  15. ^ International Committee of Historical Sciences, 1980, page 227.
  16. ^ International Committee of Historical Sciences. 1980, page 227.
  17. ^ International Committee of Historical Sciences, 1980, page 227.
  18. ^ International Committee of Historical Sciences.
  19. ^ Elisabeth Özdalga: The Last Dragoman: The Swedish Orientalist Johannes Kolmodin as Scholar, Activist and Diplomat, Swedish Research Institute in Istanbul, 2006, ISBN 9789186884147, page 62.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (TR) Kemal Niş, Reşat Söker, Türk İstiklâl Harbi, Batı Cephesi, Büyük Taarruz'da Takip Harekâtı (31 Ağustos – 18 Eylül 1922), Cilt 2, Kısım. 6, 3. Kitap, Genkurmay Başkanlığı Basımevi, Ankara, 1969.
  • (TR) İsmet Görgülü, Büyük Taarruz: 70 nci Yıl Armağanı, Genelkurmay Başkanlığı Basımevi, Ankara, 1992.
  • (TR) Celal Erikan, Komutan Atatürk, Cilt I-II, Üçüncü Basım, Türkiye İş Bankası Kültür Yayınları, stanbul, 2001,ISBN 975-458-288-2.

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