Grande museo egizio

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Grande museo egizio
(AR) المتحف المصري الكبير
(EN) Grand Egyptian Museum
GEM Conservation Center, 2015
Ubicazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
LocalitàGiza
IndirizzoEl Remayah Sq., Cairo-Alex. Road, Giza e ميدان الرماية ، طريق القاهرة الإسكندرية الصحراوي ، الجيزة
Coordinate29°59′37″N 31°07′11″E / 29.993611°N 31.119722°E29.993611; 31.119722
Caratteristiche
TipoArcheologico, egittologico
Periodo storico collezioniAntico Egitto
Superficie espositiva480 000 
Istituzione2021 e 1902
Apertura2023 (non ancora aperto)
[www.gem.gov.eg Sito web]

Il Grande museo egizio (in arabo المتحف المصري الكبير?, al-Matḥaf al-Maṣriyy al-Kabīr, in inglese Grand Egyptian Museum, GEM), noto anche come Museo di Giza (Giza Museum), è un museo di arte egizia, considerato il più grande al mondo con oltre 100 000 manufatti in esposizione, sito nei pressi della Necropoli di Giza[1]. L'apertura era prevista nel novembre 2022.[2] Ma, in seguito a dei disguidi l'apertura è stata spostata ai primi mesi del 2024.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto dell'edificio è stato deciso durante una concorso di architettura[3], annunciato il 7 gennaio 2002 e conclusosi il 2 giugno 2003, con la vittoria di Heneghan Peng di Dublino. Tra i classificati vi sono stati: Coop Himmelblau, Héctor Vigliecca, Luciene Quel, Ruben Verdi, Michael Zimmermann, Engel und Zimmermann, Fernando Pardo Calvo, Bernardo Garcia Tapia, Nuno Filipe Morais Monteiro e Martin Roubik, i quali ricevettero una menzione d'onore.[4] Il 2 febbraio 2010, Hill International annunciò che il Ministero della Cultura egiziano ha firmato un contratto con essa e l'EHAF Consulting Engineers, per fornire servizi di project management durante la progettazione e la costruzione del museo.[5]

Il 5 gennaio 2002, l'allora presidente egiziano Hosni Mubarak pose la prima pietra del Grand Egyptian Museum e il 25 agosto 2006 la Statua di Ramses II è stata spostata da Piazza Ramses al Cairo all'altopiano di Giza, in previsione della costruzione del museo, ed, in seguito, è stata trasferita all'ingresso del museo nel gennaio 2018.[6][7] Nel 2007, il museo ha ottenuto un prestito di 300 milioni di dollari dalla Japan Bank for International Cooperation.[8]

Nel 2015 il ministro Mamdouh al-Damaty annunciò che il museo sarebbe stato aperto parzialmente a maggio 2018.[9] Il 29 aprile 2018 è scoppiato un incendio vicino all'ingresso, ma i manufatti non sono stati danneggiati e le cause dell'incendio sono sconosciute.[10] Nel maggio 2018, l'ultimo dei carri del faraone Tutankhamon fu trasferito al Grande Museo Egizio.[11] Molti dei reperti del museo sono stati trasferiti sia dal Museo Egizio del Cairo che dai musei egizi minori di tutto l'Egitto.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio ha la forma di un triangolo smussato nel piano ed è sito a due chilometri a nord-ovest delle piramidi di Giza, vicino allo svincolo autostradale Cairo-Alex. Le pareti nord e sud dell'edificio si allineano direttamente con la Piramide di Cheope e la Piramide di Micerino. Di fronte all'edificio vi è una grande piazza, piena di palme di dattero. Una delle caratteristiche principali del museo è il muro di pietra traslucido, realizzato in alabastro, che costituisce la facciata anteriore dell'edificio. L'interno dell'ingresso principale si apre in un grande atrio, da cui si accede alle sale del museo.

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Tra i reperti che verranno mostrati al museo vi sono:

  • la collezione completa della tomba di Tutankhamon.
  • 5398 manufatti trasferiti dal Museo Egizio del Cairo.
  • Reperti scelti dai musei egizi di Luxor, Minya, Sohag, Assiut, Beni Suef, Fayoum, Delta e Alessandria.[12]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nancy Farghalli, Marketplace: Egypt's next big thing, su marketplace.publicradio.org, Marketplace, 25 luglio 2006. URL consultato il 31 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
  2. ^ NEL REGNO DI TUTANKHAMON. APRIRÀ NEL 2021 IL GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA, su arte.it.
  3. ^ Yasser Mansour, The Grand Museum of Egypt: International Architecture Competition, American Univ in Cairo Press, 2003, ISBN 9789773054717. URL consultato il 1º novembre 2016.
  4. ^ Archived copy, su server.uia-architectes.org. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2014).
  5. ^ Hill International-Led Joint Venture Selected as Project Manager for the Grand Egyptian Museum, su money.cnn.com.[collegamento interrotto]
  6. ^ Egypt's treasures to receive a new $1 billion home - CNN, CNN, 5 giugno 2018. URL consultato il 9 giugno 2018.
  7. ^ Ramses II statue to be transferred to Grand Egyptian Museum entrance - Egypt Independent, Egypt Independent, 18 gennaio 2018. URL consultato il 26 febbraio 2018-02-26.
  8. ^ Grand Egyptian Museum project moves forward, su thenational.ae, Thenational. URL consultato il 16 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2009).
  9. ^ Great Museum to be inaugurated in May 2018 - Egypt Independent, Egypt Independent, 10 maggio 2015. URL consultato il 26 febbraio 2018.
  10. ^ Investigators Continue to Probe Grand Egyptian Museum Blaze in Giza, Albawaba, 1º maggio 2018. URL consultato il 6 maggio 2018.
  11. ^ King Tutankhamen's military chariot moved to new Egyptian museum, Reuters, 6 maggio 2018. URL consultato il 6 maggio 2018.
  12. ^ Allison Keyes, For the First Time, All 5,000 Objects Found Inside King Tut’s Tomb Will Be Displayed Together, su smithsonianmag.com, 21 dicembre 2016.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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