Uraeginthus

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Uraeginthus
Illustrazione di un maschio di cordon blu
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Passeroidea
Famiglia Estrildidae
Genere Uraeginthus
Cabanis, 1851
Specie

vedi testo

Uraeginthus Cabanis, 1851 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia degli Estrildidi[1].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Al genere vengono ascritte cinque specie[1]:

Nell'ambito della famiglia degli estrildidi, le specie ascritte al genere Uraeginthus appaiono vicine al clade formato dai pirenesti (genere Pyrenestes) e dai becco azzurro (genere Spermophaga)[2].

Secondo alcuni autori, le due specie di granatino andrebbero ascritte a un genere a sé stante, Granatina, col nome rispettivamente di Granatina granatina e Granatina ianthinogaster[2][3].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie ascritte a questo genere sono diffuse in gran parte dell'Africa subsahariana: il loro habitat d'elezione è rappresentato dalla savana con presenza di macchie di boscaglia alberata o cespugliosa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Le specie ascritte al genere raggiungono una lunghezza massima di 13–14 cm.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto, muniti di lunga coda rettangolare e becco conico e appuntito.
La colorazione è perlopiù grigio-brunastra su tutto il corpo, con l'area ventrale e la coda di colore più sgargiante (violaceo nelle due specie di granatino, azzurro nelle restanti tre specie): in generale, le femmine presentano colorazione più spenta rispetto ai maschi.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli diurni, che vivono perlopiù in piccoli gruppi, ma che durante il periodo riproduttivo tendono a stare in coppie: essi passano la maggior parte del tempo fra la vegetazione o al suolo, alla ricerca di cibo.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le specie sono perlopiù granivore, nutrendosi di piccoli semi ed integrando la propria dieta con piccoli invertebrati, bacche e frutta.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione di questi uccelli segue, per modalità e tempistica, il pattern tipico degli estrildidi, coi due sessi che collaborano nella costruzione del nido, nella cova e nelle cure parentali verso i nidiacei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Estrildidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 10 maggio 2014.
  2. ^ a b John Boyd, TiF Checklist: Core Passeroidea I, su jboyd.net, 2013.
  3. ^ Nicolai J., Steinbacher J., van den Elzen R., Hofmann G., Mettke-Hofmann C., Prachtfinken - Afrika, Serie Handbuch der Vogelpflege, Eugen Ulmer, 2007, p. 196-204, ISBN 978-3-8001-4964-3.

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