Gran Premio d'India

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Gran Premio d'India
Sport Automobilismo
CategoriaFormula 1
FederazioneFIA
PaeseBandiera dell'India India
LuogoBuddh International Circuit
OrganizzatoreFédération Internationale de l’Automobile
CadenzaAnnuale
FormulaGran Premio di Formula 1
Storia
FondazioneGP 2011
SoppressioneGP 2013
Numero edizioni3 valevoli per il mondiale
Ultimo vincitoreBandiera della Germania Sebastian Vettel

Il Gran Premio d'India è stata una gara automobilistica di Formula 1 che si è svolta dal 2011 al 2013 al Buddh International Circuit, sito a Greater Noida, nell’Uttar Pradesh in India.

La storia[modifica | modifica wikitesto]

La genesi[modifica | modifica wikitesto]

Sin dal 1997, si è discusso di ospitare un Gran Premio d'India a Calcutta.[1] Nel 2003, l'India disponeva soltanto di due circuiti automobilistici permanenti, uno a Chennai (Irungattukottai) ed il Kari Memorial Speedway a Coimbatore.[2] A quel tempo erano in esame due terreni di 243 ettari siti nelle vicinanze dell'aeroporto di Bangalore. Inoltre, nello Stato di Andhra Pradesh, il primo ministro Chandrababu Naidu mise a disposizione circa 600 ettari vicino all'aeroporto di Hyderabad. Vicky Chandhok, padre di Karun Chandhok, disse in un'intervista: "Lo stato di Andhra Pradesh sta operando come nessun altro in India! È bello vedere un primo ministro portare avanti un progetto così difficile. Bangalore è una grande posizione soprattutto a causa del tempo".[1] Nel dicembre 2003, venne firmato un preaccordo, della durata di sette anni, per la disputa di un Gran Premio a Hyderabad nel 2007.

Il circuito Irungattukottai Race Track a Chennai

Il tracciato si sarebbe sviluppato nei dintorni del villaggio di Gopanapally, alla periferia di Hyderabad, su un terreno di circa 550 ettari.[3]

Comunque, nel 2004 entrò in competizione Mumbai, per spostare il tracciato da Hyderabad a Mumbai.[4] Il capo dell'organizzazione della Formula 1 Bernie Ecclestone si attendeva che l'India potesse ospitare un Gran Premio entro tre anni, non importava se a Hyderabad od a Mumbai.[5] Ma questo progetto non andò a buon fine, forse per la legislazione contro il tabagismo,[3] ed una modifica delle politiche governative.[6][7] Entrambi i progetti vennero cancellati nella seconda metà del 2004, quando il governo di Mumbai decise di "sprecare denaro per una competizione automobilistica in presenza di problemi più seri",[8] ed il terreno di Hyderabad venne convertito a zona industriale per aziende per le tecnologie IT.[9] Comunque degli altri siti presso Mumbai erano ancora fra i prescelti (Gorai e Navi Mumbai). Nel 2005 Narain Karthikeyan avrebbe dovuto esibirsi al volante della Jordan, ma il percorso si rivelò essere troppo accidentato.[10]

Nel 2007, cinque siti rimasero in corsa per l'organizzazione di un Gran Premio d'India: Bangalore, il distretto di Gurgaon nello Stato di Haryana, un circuito permanente vicino a Nuova Delhi, un circuito stradale a Nuova Delhi proposto da Vijay Mallya[11][12], ed un sito a Lucknow, nell'Uttar Pradesh.[13].

Dopo mesi di negoziati, il Comitato Olimpico Indiano (IOA) e Bernie Ecclestone annunciarono, nel giugno 2007, un accordo preliminare con il quale l'India avrebbe ospitato il suo primo Grand Prix nella stagione 2009 della Formula 1.[14][15] Il tracciato sarebbe stato costruito a Gurgaon, su progetto dell'architetto Hermann Tilke.[1][16][17]

Nel settembre 2007 la IOA annunciò che la gara iniziale si sarebbe tenuta nel 2010 sul Buddh International Circuit a Greater Noida.[18][19] Dopo ulteriori valutazioni dei tempi necessari, Bernie Ecclestone ha annunciato nel settembre 2008 che il primo Grand Premio d'India si sarebbe disputato nel 2011.[20]

Nell'ottobre 2008, il team Renault F1 portò le sue vetture in un giro presso i circuiti che erano stati in precedenza proposti per ospitare una gara di Formula 1 in India (ad eccezione di Mumbai): Gurgaon, Lucknow, Bangalore, Hyderabad e Calcutta,[21] e nel novembre 2008 fecero anche una dimostrazione per le strade di Rajpath con alla guida Nelson Piquet Jr..[22][23] Nell'agosto 2009, la McLaren F1 portò le sue macchine a Lucknow.[24] L'11 ottobre 2009, la Red Bull Racing diede una dimostrazione a Mumbai. David Coulthard guidò la Red Bull F1 nel quartiere di Mumbai, Bandra Worli Sealink.[25]

La difficile prima edizione[modifica | modifica wikitesto]

Il gran premio 2011 viene minacciato dalla proteste degli agricoltori della zona che accusano gli organizzatori di aver utilizzato dei metodi non corretti per l'acquisto dei terreni, nonché di aver pagato degli indennizzi troppo bassi.[26] Tre settimane prima dell'evento gli stessi agricoltori hanno organizzato un sit-in nei pressi del circuito per evidenziare la loro protesta. Gli organizzatori hanno però risposto affermando di aver speso 400 milioni di $ per la gara e che non vi saranno problemi il giorno del gran premio in ordine alla sicurezza.

Un altro tema di discussione è rappresentato dalle tasse doganali, imposte alle scuderie per far entrare nel Paese i loro materiali. Gli organizzatori si erano interessati affinché il circuito potesse diventare un'area duty free. Tale proposta però non è stata accettata dalle autorità indiane.[27] È stato poi affermato che, in accordo con la legislazione fiscale indiana, il governo locale potrebbe chiedere una parte degli introiti che le scuderie ottengono per il gran premio.[28] Questa ipotesi ha portato anche a immaginare che le scuderie potessero boicottare tale evento, anche se poi tale minaccia è stata fatta rientrare.

In seguito gli stessi organizzatori si sono offerti di pagare qualsiasi tassa richiesta alle scuderie. Infine il governo indiano ha stabilito di non chiedere il pagamento di nessuna tassa per il gran premio.[29]

Un ulteriore problema è sorto in merito alla concessione dei visti a piloti e scuderie. Nico Rosberg e parte dell'HRT hanno affermato di aver visto rifiutate le loro richieste di visto per la gara.[30]

Le edizioni 2012-2013 e l'uscita dal calendario[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione 2012 fu ostacolata, con un'azione di boicottaggio da parte dell'Italia promossa dal Movimento Politico Alternativa Tricolore, che a firma del suo Segretario Nazionale Luigi Cortese, chiese ai suoi connazionali di non guardare il Gran Premio, come forma di protesta verso l'incarcerazione dei due fucilieri della Marina Militare Italiana da parte delle autorità del Kerala. Pur con le difficoltà che vi si sono presentate, sia nel 2011 che nel 2012 l'evento è stato premiato col Race Promoters' Trophy, quale miglior gran premio organizzato nella stagione.

Il Gran Premio d'India non è stato inserito nel calendario per la stagione 2014, vista la contrarietà degli organizzatori a spostare la gara a marzo. Vicky Chandhok, presidente della Federazione Motoristica Indiana, ha affermato di temere che la gara non rientrerà nel calendario iridato dal 2015.[31]

La stessa edizione 2013 è messa in dubbio da una petizione inviata da Amit Kumar alla Corte Suprema Indiana, in merito alla natura dell'evento. Secondo Kumar il gran premio andrebbe catalogato come evento d'intrattenimento e perciò gli organizzatori della Jaypee Sports dovrebbero versare tasse più elevate di quanto previsto per un evento sportivo. La richiesta di Kumar è impedire lo svolgimento della gara. La tassa per gli spettacoli d'intrattenimento è stata comunque inserita nei biglietti per l'edizione 2013.[32] Successivamente la Corte indiana ha deciso di posticipare l'udienza a data da destinarsi.[33] Al termine dell'edizione 2013 Sebastian Vettel e la Red Bull Racing si sono laureati campioni del mondo di Formula 1, rispettivamente piloti e costruttori, per la quarta volta consecutiva.

Il 30 luglio 2013, Bernie Ecclestone, dopo aver messo in dubbio la tenuta del Gran Premio d'India per il 2014, ne ha confermato l'esclusione dal calendario mondiale.[34] Dopo esser stato escluso dal calendario iridato anche nel 2015, il Gran Premio sembrava sul punto di ritornare in F1 a partire dal 2016.[35] Successivamente, i consueti problemi di carattere economico, ne hanno portato all'abbandono definitivo da parte del "Circus", divenendo a tutti gli effetti una cattedrale nel deserto.[36] Anche l'ex pilota di Formula 1, Narain Karthikeyan, ha confermato che l’India non ospiterà più il suo Gran Premio in futuro.[37]

Il circuito[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Buddh International Circuit.

La corsa si è sempre tenuta al Buddh International Circuit, a 50 km da Delhi.[38] Il circuito ha una lunghezza di 5,5 km ed è stato disegnato da Hermann Tilke. Un contratto decennale venne firmato con la compagnia di costruzioni indiana Jaiprakash Associates.[39]

Il circuito si sviluppa su un terreno di 4000 ettari e la costruzione delle infrastrutture del circuito è costata circa 216 milioni di euro.[39]

Lo sviluppo più recente (gennaio 2010) del circuito in India è stata la nomina di Mark Hughes, ex numero 2 al Bahrain International Circuit per 5 anni e consigliere dello Yas Marina Circuit per il loro primo Gran Premio alla fine del 2009.

Benefici economici[modifica | modifica wikitesto]

Delhi ha avuto un notevole sviluppo delle infrastrutture per i Giochi del Commonwealth 2010, tuttavia, non vi è stato alcun finanziamento diretto per il Gran Premio d'India.[14]

Secondo alcuni esperti, i benefici, per un paese in via di sviluppo come l'India, di entrare nel calendario della F1 sarebbero molteplici. Non solo il settore alberghiero e del turismo otterrebbe un impulso immediato, ma il profilo del paese stesso ne troverebbe un gran vantaggio.

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

L'uomo di affari indiano Vijay Mallya, dopo aver firmato un accordo di sponsorizzazione fra la sua Kingfisher Airlines e la squadra Force India disse: "È sempre stato il mio sogno quello di portare la Formula 1 in India. Il governo di Delhi penso voglia davvero la Formula 1 in India e sono ottimista che forse saremo in grado di ospitare la nostra prima gara nel 2009."[40]

Sia la Motorsports Association of India sia la Federation of Motorsports Clubs of India hanno espresso scetticismo. Il presidente di quest'ultima, Rajat Mazumbar, ha dichiarato che: "L'unico organismo abilitato ad organizzare sport motoristici nel paese è nostro", nonostante l'accordo sia stato firmato con il Comitato Olimpico Indiano.

Una maggiore consapevolezza ha portato alla popolarità i gadget, i biglietti per le gare di Formula 1 ed i viaggi per assistere alle stesse su altri circuiti del mondo.[41]

Gare valide per il mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Anno Circuito Pilota Vettura Resoconto
2011 Buddh International Circuit Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria Red Bull-Renault Resoconto
2012 Buddh International Circuit Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria Red Bull-Renault Resoconto
2013 Buddh International Circuit Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria Red Bull-Renault Resoconto

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) F1 in India not before 2007–2008, su rediff.com, Rediff, 28 luglio 2003. URL consultato il 29 maggio 2010.
  2. ^ Kari Memorial Speedway at etracksonline.co.uk Archiviato il 3 dicembre 2010 in Internet Archive.
  3. ^ a b India Times, 23 dicembre 2003
  4. ^ India Times, 26 gennaio 2004
  5. ^ BBC, 11 February 2005
  6. ^ gpupdate.net, 17 May 2004
  7. ^ gpupdate.net, 07 June 2004
  8. ^ gpupdate.net, 22 July 2004
  9. ^ gpupdate.net, 27 September 2004
  10. ^ gpupdate.net, 20 October 2005
  11. ^ New Delhi GP on dancewithshadows.com Archiviato il 27 settembre 2011 in Internet Archive.
  12. ^ New Delhi GP on gpupdate.net
  13. ^ Express India, 8 ottobre 2007 Archiviato il 10 ottobre 2012 in Internet Archive.
  14. ^ a b Indian Grand Prix 2009, 14 giugno 2007. URL consultato il 23 giugno 2007 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  15. ^ India agree deal on Grand Prix, su news.bbc.co.uk, BBC News, 17 giugno 2007. URL consultato il 23 giugno 2007.
  16. ^ Haryana GP on dnaindia.com
  17. ^ [1] Haryana on gpupdate.net
  18. ^ 2010 GP on gpupdate.net
  19. ^ India to host its first Formula One race in 2010, su bangkokpost.com, The Bangkok Post, 17 settembre 2007. URL consultato il 17 settembre 2007.
  20. ^ Indian Grand Prix debut pushed back to 2011, su telegraph.co.uk, The Daily Telegraph, 30 settembre 2008. URL consultato l'8 ottobre 2008.
  21. ^ Renault F1 tour at reachouthyderabad.com
  22. ^ F1 Rajpath at youtube.com
  23. ^ F1 India gate at youtube.com
  24. ^ vodafone India website, August 2009
  25. ^ F1 mumbai lap at youtube.com
  26. ^ (EN) Farmers threaten to 'dismantle Indian GP circuit with force', in crash.net, 11-8-2011. URL consultato il 17-10-2011.
  27. ^ Matteo Nugnes, India: il problema con le tasse è ancora irrisolto, su omnicorse.it, 27-9-2011. URL consultato il 16-10-2011 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2011).
  28. ^ (EN) Adam Cooper, Formula One: Indian Grand Prix under threat due to tax dispute with teams, su autoweek.com, 9-9-2011. URL consultato il 17-10-2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2014).
  29. ^ (EN) Government exempts Indian GP from paying huge taxes, su zeenews.india.com, 14-9-2011. URL consultato il 17-10-2011.
  30. ^ (EN) Ruhi Batra, Visa woes for Indian Grand Prix, su articles.timesofindia.indiatimes.com, timesofindia.indiatimes.com, 15-9-2011. URL consultato il 17-10-2011 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  31. ^ Matteo Sala, F1 Vicky Chandhok: “Verso l’ultimo GP d’India?”, su formulapassion.it, 23 ottobre 2013. URL consultato il 24 ottobre 2013.
  32. ^ Luca Manacorda, F1 Questione tasse: GP India a rischio annullamento!, su f1passion.it, 23 ottobre 2013. URL consultato il 24 ottobre 2013.
  33. ^ Matteo Nugnes, La Corte Suprema Indiana rinvia l'udienza sul Gp, su omnicorse.it, 25 ottobre 2013. URL consultato il 25 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2013).
  34. ^ Ecclestone conferma che nel 2014 non si correrà in India, su gpupdate.net, 30 luglio 2013. URL consultato il 31 luglio 2013.
  35. ^ F1- GP India, ritorno più vicino, su formulapassion.it, 20 novembre 2014. URL consultato il 20 novembre 2014.
  36. ^ F1- Jean Todt: "Dobbiamo ridurre significativamente i costi", su formulapassion.it, 12 marzo 2015. URL consultato il 12 marzo 2015.
  37. ^ F1 Karthikeyan: “L’India non ospiterà più il Gran Premio”, su formulapassion.it, 29 dicembre 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  38. ^ Indian Grand Prix: Indianexpress
  39. ^ a b Deepa Jainani, India on course for 2011 F1 Grand Prix, in The Financial Express, The Indian Express Limited, 16 gennaio 2009. URL consultato il 6 maggio 2009.
  40. ^ India 'could host F1 race in 2009', su theage.com.au, The Age, 13 gennaio 2007. URL consultato il 23 giugno 2007.
  41. ^ Destination Shanghai For Indian Fans, su rediff.com, Rediff, 23 gennaio 2007. URL consultato il 23 gennaio 2008.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]